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Cronaca

GRUMO NEVANO, indagini al Comune per un certificato falso

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Apposta abusivamente la firma di un dirigente il quale ha dichiarato che quella firma sotto l’autorizzazione non è assolutamente la sua, così come una diversa modulistica rispetto a quella in vigore. Qualcuno ha manipolato la firma. La Polizia Provinciale su mandato della magistratura, ha interrogato e continua ad interrogare tutti i dipendenti comunali per individuare gli esecutori della falsa attestazione che sembra interessi un consigliere comunale di maggioranza.

Il fatto è ormai noto a tutti, ma sarebbe importante conoscere la posizione del responsabile dell’organo anticorruzione locale, il Segretario Generale Vittorio Ferrante oltre a quella del sindaco e degli assessori alla legalità Carla Cimmino e urbanistica Mario Lamanna. Il Piano Triennale per la prevenzione alla corruzione adottato dal Comune, prevede al punto 3 …che le concessioni e le autorizzazioni fanno parte delle attività ad alto rischio corruzione…Al punto 4 relativo alla individuazione dei rischi, comma 12, troviamo ….alterazione e manipolazione di dati, informazioni e documenti…..Al punto 9 si specifica …..che per ogni segnalazione ricevuta, il responsabile per la prevenzione della corruzione è di norma impegnato a svolgere una adeguata attività istruttoria per verificare quanto segnalato…Al punto 12 relativo ai responsabili di settore, è scritto….Essi informano tempestivamente il responsabile della prevenzione della corruzione in merito al mancato rispetto dei tempi procedimentali e di qualsiasi altra anomalia accertata costituente la mancata attuazione del presente piano, adottando le azioni necessarie per eliminarle…

Alla luce del dettato del piano, se tutto risultasse a vero, è allarmante il silenzio dell’amministrazione sul gravissimo episodio in quanto ad oggi non si riscontrano particolari azioni o provvedimenti sia da parte del Segretario che del sindaco. Visto che forse è interessato alla vicenda un consigliere comunale della maggioranza, appare molto più grave il silenzio degli amministratori, il sindaco dovrebbe tutelare l’immagine dell’ente comunale in un così gravissimo episodio di ipotesi di manipolazione e falsificazione di atti, almeno con dichiarazioni opportune e azioni politiche tendenti ad eliminare qualsiasi ombra sull’intera macchina amministrativa. Eppure la Polizia Provinciale è stata per intere giornate a sottoporre ad interrogatorio i dipendenti e i funzionari e non crediamo fossero semplici fantasmi.

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Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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