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Cronaca

Napoli. Percepiscono il Reddito di Cittadinanza ma lavorano in un bar: nei guai il titolare

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Continuano in città i controlli serrati dei Carabinieri del comando provinciale di Napoli. E’ ancora alta l’attenzione prestata al rispetto della normativa anti-contagio: 52 le sanzioni complessivamente elevate.

Durante un servizio pianificato nel centro città, i militari della compagnia locale, insieme a quelli del NIL di Napoli, hanno ispezionato alcune attività commerciali per verificare il rispetto delle normative sul lavoro.

Il titolare di un bar in via Pasquale Placido è stato denunciato per aver impiegato 6 lavoratori irregolari: tra questi un extracomunitario e 3 indebiti percettori di reddito di cittadinanza. L’attività è stata sospesa e l’imprenditore sanzionato per circa 35mila euro.

In via Mezzocannone, invece, il titolare di un bar è stato denunciato e sanzionato perché all’interno dei locali è stato identificato un lavoratore “in nero”.

A Scampia, i militari del Nucleo Radiomobile di Napoli, durante i controlli alla circolazione pianificati nell’intero quartiere, hanno arrestato per violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale un 48enne del posto già noto alle forze dell’ordine.

L’uomo è stato sottoposto anche a fermo di indiziato di delitto per ricettazione. Quando è stato controllato in Via Fellini, guidava un veicolo risultato oggetto di un furto commesso il giorno precedente. Finito in manette, il 48enne è stato tradotto al carcere di Poggioreale.

I controlli sono stati estesi anche nel Rione Sanità dove i carabinieri motociclisti del nucleo radiomobile di Napoli hanno controllato 13 pregiudicati, fermato e controllato 11 motocicli sottoponendone 2 a sequestro: 8 le contravvenzioni per violazioni al codice della strada.

Nel quartiere Vomero sono 65 le persone e 20 i veicoli controllati dai carabinieri della locale Compagnia.

I parcheggiatori abusivi denunciati sono stati 4. Segnalato alla Prefettura anche un giovane trovato in possesso di una dose di hashish.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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