MELITO – Anche oggi arriva un altro schiaffo morale da parte del Commissario Prefettizio all’indirizzo dell’ex Sindaco f.f. Luciano Mottola. Altra revoca in autotutela e siamo a tre. Il Dott. Enrico Gullotti in quel di Melito sta facendo scuola amministrativa ai dilettanti allo sbaraglio che l’hanno preceduto. Eppure questi hanno anche l’ardire di ricandidarsi di nuovo ed avere la presunzione di amministrare di nuovo la città e come? Continuando ad affidare appalti in maniera diretta ed illegittima? Ma veniamo ai fatti.
Dopo la revoca in autotutela delle nomine del Nucleo di Valutazione e dell’impegno di spesa circa l’acquisto di software per l’Anagrafe, stamattina ad essere stato revocato è un altro impegno di spesa, quello relativo ai servizi di piattaforma per la firma digitale – SPID, PAGO PA, APP IO – coincidenza vuole che anche questo impegno di spesa è stato affidato alla stessa società – Dedagroup Public Services Srl – per una cifra pari ad € 14.030,00.
La revoca in autotutela viene applicata dal Responsabile del Settore Dott.ssa Silvana Pellecchia su indirizzo del Commissario Prefettizio per gli stessi motivi dell’altra, ossia, perché non si è tenuto conto del Decreto “Cura Italia” sostituito dal “Milleproroghe” che con l’art.75, comma1 stabilisce che le forniture informatiche devono essere effettuate selezionando l’affidatario tra almeno quattro operatori economici (di cui almeno una start-up innovativa o una piccola e media impresa innovativa), anche oltre i limiti della soglia comunitaria. Mentre l’ex Sindaco f.f. lo aveva selezionato tra due operatori economici compreso l’affidatario e poi come nell’altra determina, anche in questa si legge che non è stata previamente acquisita una relazione tecnica volta ad attestare la compatibilità tra la piattaforma di cui il Comune è già dotato ed i software da acquistare, per cui allo stato non si è a conoscenza dell’idoneità di questi ultimi al soddisfacimento del fabbisogno dell’amministrazione.
Praticamente in poco tempo il Commissario Prefettizio ha scovato tre determinazioni del tutto illegittime fatte sotto l’amministrazione dell’ex vicesindaco Luciano Mottola e allora le riflessioni che si possono fare, dopo questa oggettiva dimostrazione che finora a governare la città ci sono stati dei veri e propri dilettanti allo sbaraglio, sono tante: Perché Luciano Mottola, in odore di sfiducia, nomina tre componenti del Nucleo di valutazione a cavallo tra Capodanno e l’Epifania, tra l’altro affidandosi al Responsabile di un settore diverso da quello competente? Perché il burocrate f.f. ha sentito l’esigenza, dopo gli scricchiolii della sua maggioranza, di affidare ben due appalti in maniera diretta alla stessa ditta per prodotti di cui il Comune ne era già provvisto? Ai posteri l’ardua sentenza!