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Cronaca

Strappa davanti al cliente un biglietto sul Duce: rider licenziato in tronco

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Un rider 30enne residente a Bologna è stato licenziato in tronco dopo aver strappato davanti ad un cliente un biglietto sul Duce.

Da febbraio lavorava per conto di Winelivery, una piattaforma che garantisce la consegna di vino direttamente a casa.

La sera del 25 aprile Luca, rider 30enne residente a Bologna, avrebbe dovuto consegnare presso l’abitazione di un cliente due bottiglie con un bigliettino allegato. “In questo giorno di lutto, recitava il foglietto, che il nostro Duce possa guidare da lassù la rinascita“.

Ci siamo guardati tutti in faccia imbarazzati poi qualcuno ha commentato. Io ho provato indignazione per quel messaggio. Ero stupito che ancora oggi possano accadere certe cose” ha raccontato il rider ricordando il momento in cui il personale ha letto il biglietto.

Ciò nonostante il 30enne è salito sul suo motorino per effettuare la consegna. Il tutto doveva essere recapitato entro 30 minuti, così come previsto dalla piattaforma.

Una volta giunto a destinazione, però, Luca ha preso il biglietto e lo ha strappato davanti alla destinataria del regalo. La donna ha chiesto cosa vi fosse scritto. “Oscenità“, avrebbe risposto il rider.

Hanno avuto così inizio i guai per il fattorino, perché il 26 mattina si è visto recapitare un’email che lo informava del licenziamento in tronco.

Interrogata sull’accaduto, l’azienda ha spiegato che alla voce “termini e condizioni” è reso chiaro che il personale può non consegnare un biglietto ritenuto offensivo. Il problema, quindi, sarebbe stato alla base: il biglietto non doveva essere strappato ma semplicemente non consegnato.

Secondo i datori di lavoro vi sarebbe stata inoltre violazione della privacy: il sacchetto non avrebbe dovuto essere aperto per leggere il messaggio contenuto. Nonostante il reato di apologia del fascismo, ha spiega la piattaforma, il destinatario non aveva alcuna colpa.

Nessuna violazione della privacy. Sì, ho sbagliato a strapparlo, ma la reazione dell’azienda è eccessiva. Impugnerò il licenziamento in tribunale”, ha ribadito ancora Luca come riporta Fanpage.it.

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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