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Cronaca

Brutta sorpresa nell’uovo di Pasqua: una pistola e 12 proiettili in un bussolotto

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Su disposizione del comando provinciale di Napoli, i carabinieri della compagnia Napoli centro hanno setacciato le strade dei Quartieri Spagnoli e del centro storico.

Massimo l’impegno profuso dai militari dell’arma, che sono stati impegnati, durante i controlli di verifica del rispetto delle normative per il contenimento del fenomeno epidemiologico, in perquisizioni alla ricerca di armi e droga e nel contrasto ai reati predatori.

I cittadini identificati sono stati 108, mentre i veicoli controllati 73.

32 le sanzioni anti-covid: cittadini che non indossavano i previsti dispositivi di protezione o che erano residenti in altri comuni.

Durante le operazioni, i carabinieri hanno presidiato i Quartieri Spagnoli. E’ stata rinvenuta e sequestrata una pistola calibro 6,35 con canna modificata e matricola abrasa. I Carabinieri sono intervenuti all’alba in un’area condominiale di un palazzo in vico Storto della Concordia. L’arma, pronta all’uso e con 12 proiettili, era tra vari rifiuti edili nascosta in un bussolotto, generalmente utilizzato per le “soprese” delle uova di pasqua, avvolto in una busta.

I carabinieri hanno effettuato anche controlli presso le attività commerciali.

La stazione san Giuseppe ha monitorato la posizione di un 33enne di Casalnuovo sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. L’uomo aveva ottenuto la possibilità di lavorare presso un panificio in via Francesco Saverio Correa. I militari, insieme a quelli del nucleo ispettorato del lavoro partenopeo, hanno trovato il 33enne mentre lavorava nel previsto panificio, ma nella realtà non era mai stato assunto. Irregolari anche altre tre persone, tra l’altro percettori del reddito di cittadinanza. Per la titolare, che è stata denunciata a piede libero, sanzioni amministrative e penali per un totale di 93mila e 725 euro. L’attività è stata sospesa in base alle normative anti-covid.

I Carabinieri hanno poi arrestato, in esecuzione di un provvedimento emesso dal tribunale di Napoli Enrico Piciocchi, 47enne di Chiaia già noto alle forze dell’ordine.

I militari hanno segnalato all’autorità giudiziaria diverse violazioni commesse dall’uomo durante il periodo trascorso agli arresti domiciliari a cui era sottoposto. Il tribunale ha emesso il provvedimento di carcerazione ed è ora in carcere.

Denunciato per guida senza patente e false dichiarazioni a un pubblico ufficiale un ragazzo fermato alla guida di un’auto in viale Antonio Dohrn. Non aveva mai conseguito la patente e per eludere la sanzione ha fornito ai militari delle generalità false. Facilmente scoperto, è stato denunciato.

Nel corso dei controlli sono stati segnalati alla prefettura anche 4 ragazzi quali assuntori di sostanza stupefacente. I Carabinieri li hanno sorpresi in largo San Giovanni Maggiore: per loro, oltre alla segnalazione in prefettura, anche le sanzioni anti-contagio.

Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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