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Cronaca

Dramma nel napoletano. Dennis si toglie la vita a 20 anni: i dettagli

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Choc a Mariglianella, in provincia di Napoli, per la tragica morte di Dennis Perobelli, 20 anni. Il giovane, di appena 20 anni, è stato trovato morto dalla madre che ha subito chiamato i soccorsi: una volta giunti sul posto, i sanitari del 118 hanno solo potuto constatarne il decesso. Al momento l’ipotesi più probabile sarebbe quella del suicidio: Dennis infatti, si sarebbe impiccato in casa.

Questa la struggente dedica via Social da parte della cugina, Perla:

Voglio ricordarti così. Non mi importa cosa le persone dicano, abbiano detto o diranno di te. Io continuerò a ricordarti così. Ricordo di come insieme da piccoli imitavamo ogni cosa che Nicola facesse: Nicola cenava con latte e plasmon? Io e te, insieme a lui, cenavamo con latte e plasmon. Nicola si faceva preparare il “riso verde”? Io e te eravamo lì pronti a mangiare il “riso verde” insieme a lui. Nicola giocava ad Habbo? Io e te eravamo lì a giocare ad Habbo insieme a lui. Ricordo come ogni giorno dopo scuola eravamo pronti tutti e 3 a giocare e saltare sul letto mentre guardavamo Dragon Ball, a far finta di combattere tra di noi come facevano in tv, incuranti delle urla di zia dalla cucina. Ricordo quando alle scuole medie i professori venivano a chiamarmi perché tu eri sempre quello che faceva baccano in classe e non seguiva. Sei sempre stato un ribelle. Eppure quando ti ci mettevi, riuscivi a far sentire le persone orgogliose di te e a quel punto, ti si dipingeva un sorriso enorme sul viso che non si può dimenticare. Ricordo quando da piccolo ti operasti a causa dell’appendicite e piangevi, ed io, non riuscivo a non piangere insieme a te. Allora tu mi dicevi “ma che piangi a fa’? Sono io che sto soffrendo” e io non riuscivo a esprimerti che vederti soffrire mi faceva soffrire. Ricordo come giocavamo nello sgabuzzino, lo stesso da cui sto scrivendo, lo stesso che negli ultimi anni è diventato il mio rifugio. Ricordo di come scrivevamo sui muri marcando il territorio. Tanto nessuno ci entrava in questo posto, lo usavamo noi per giocarci. Era nostro e non ci importava dei rimproveri di mamma e di zia, io avrei comunque continuato a giocare alla maestra insegnandoti a scrivere. Ora c’è della vernice che copre quelle scritture, ma non come dovrebbe. Sono indelebili. Inevitabilmente da sotto la pittura bianca si vede il nostro segno. Ricordo quando andasti su insieme a Nicola per trovare un lavoro, per garantirti un futuro ed io, ero così contenta per te ma allo stesso tempo dispiaciuta, perché stavi andando via anche tu e mi stavi lasciando sola quaggiù. Non avevo ancora capito cosa significasse essere lasciata davvero sola quaggiù. Ricordo quando scendesti di nuovo a Napoli, un anno fa, e mi trovasti a preparare il dulce de leche per la cheesecake. Ti piaceva quell’odore dolce e volevi provarlo. Mi chiedesti di dartene un po’ ed io ti risposi che ti avrei lasciato una fetta da parte. La mangiasti e mi dicesti che ti era piaciuta molto e io mi sentii così orgogliosa. Il modo in cui tu riuscivi a far sentire le persone orgogliose di sé stesse…Sei sempre stato uno che dalla vita fuggiva, in qualsiasi modo. Sei sempre stato sfuggente. Non era semplice muoversi alla stessa velocità con cui ti muovevi tu. Ti chiedo scusa se non sono stata abbastanza veloce. Nella vita bisogna essere veloci e pronti, sempre. E non dare nulla per scontato. Per me eri come un fratello minore. Ti ricorderò per sempre come il mio primo fratellino minore. Oggi, soffro per te come soffrivo da piccola, ed ancora una volta non posso esprimerti a parole perché sto soffrendo. Non potrai nemmeno leggere queste mie parole, ma la gente deve sapere chi era Dennis e io ho bisogno di sentirmi utile, anche se è troppo tardi”.

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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