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Cronaca

Ornella Pinto: fu pugnalata nel sonno dal suo aguzzino

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Oggi, martedì 30 marzo, il personale della Squadra Mobile ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica,  nei confronti di Pinotto Iacomino, nato a Cercola (NA) il 5.6.1978, ritenuto gravemente indiziato di omicidio aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà e dall’aver commesso il fatto nei confronti di una persona con la quale era legato da relazione affettiva.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, hanno permesso di acquisire gravi indizi a carico dell’indagato in ordine all’omicidio di Ornella Pinto, uccisa con 15 coltellate alle ore 4,00 del 13 marzo scorso nella sua abitazione in via Cavolino a Napoli.

L’insegnante di sostegno 39enne non fu però aggredita durante un litigio ma l’ex marito, dal quale si stava separando, la colpì mentre stava dormendo, alle spalle e, molto probabilmente, morì prima ancora di riuscire a difendersi.

La prima ricostruzione dell’anatomo-patologo che ha esaminato il corpo della donna è nettamente in contrasto con quanto raccontato dall’uxoricida, Pinotto Iacomino, che aveva invece detto di avere colpito la moglie durante un furioso litigio scoppiato di notte.

Le conclusioni del medico legale avvalorano la pista dell’omicidio premeditato. Quella notte tra il 12 e il 13 marzo, il 43enne sarebbe entrato nell’abitazione, che fino a pochi mesi fa condivideva con la moglie e il figlio piccolo, usando le proprie chiavi. E avrebbe portato con sé il coltello, avvolto in uno straccio: l’utensile non si trovava nella casa, non era stato preso da un cassetto all’ultimo istante. Iacomino avrebbe quindi aggredito la moglie mentre lei ancora dormiva, non dandole modo di difendersi né di chiedere aiuto: il medico non ha riscontrato sul corpo ferite da “difesa”, quindi tagli alle braccia o segni di colluttazione.

Poche ore dopo l’omicidio l’uomo si è costituito ai carabinieri di Montegabbione, in provincia di Terni, in Umbria, raccontando di avere ammazzato la moglie a Napoli

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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