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Cronaca

Ladri di vaccini all’Asl di Salerno: prendono vaccini pediatrici al posto di quelli anti-covid

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Numerose dosi di vaccini pediatrici, per un valore complessivo di circa 20mila euro, sono stati rubati dalla farmacia territoriale dell’Asl di Salerno, in via Leucosia.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri: gran parte della refurtiva è stata trovata nei pressi dell’Asl.

I ladri se ne erano disfatti: tra le ipotesi, quella secondo cui non fossero interessati ai vaccini pediatrici ma a quelli anti Covid, che erano stipati negli stessi locali e che, però, non sono stati portati via.

Il furto è stato scoperto dai responsabili della struttura, che immediatamente hanno allertato i militari. Secondo una prima ricostruzione i ladri sarebbero entrati dal lato della spiaggia.

A quanto si apprende avrebbero portato via soltanto numerose confezioni di vaccini pediatrici.

Durante il sopralluogo, però, i carabinieri hanno trovato gran parte delle dosi asportate: erano state abbandonate a terra nei pressi della farmacia.

È possibile che i ladri se ne siano disfatti perché scoperti da qualcuno subito dopo il furto e abbiano preferito lasciare tutto per scappare, ma alle centrali operative delle forze dell’ordine non sarebbe arrivata nessuna segnalazione durante la notte.

Molto probabilmente i criminali hanno deciso di buttare i vaccini dopo essersi resi conto di avere afferrato i farmaci sbagliati. 

È infatti probabile che non mirassero a quelli destinati alle vaccinazioni di routine per i bambini ma a quelli anti Covid, che erano conservati all’interno della stessa farmacia e, vista la carenza generale, avrebbero avuto un valore molto più alto sul mercato nero.

Al momento non è possibile nemmeno escludere che fossero alla ricerca di medicinali di altro genere.

Le indagini sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Salerno e del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Salerno.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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