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Cronaca

Omicidio Ornella Pinto: il Gip convalida il fermo dell’assassino

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Un omicidio brutale, nel cuore della notte, all’interno della casa in cui viveva con il figlio di tre anni. Dodici coltellate inflitte in modo crudele che non le hanno lasciato scampo: Ornella Pinto è morta credendo in uomo che era il padre del suo bambino e che, proprio per questo, poteva sempre entrare in casa.

E’ stato convalidato dal Gip di Terni il fermo a carico di Pinotto Iacomino, il 43enne che ha ucciso Ornella, madre del loro bambino di appena tre anni, con 12 coltellate, nella notte tra venerdì e sabato.

L’uomo si era separato solo da due mesi dalla donna, 39 anni, laureata in Filosofia e insegnante di sostegno nel liceo artistico di Largo Apostoli a Napoli. Il giudice ha poi disposto che l’uomo rimanga in cella, emettendo un’ordinanza di custodia cautelare.

La famiglia di Ornella ha sottolineato come per loro quell’uomo che gli ha portato via la figlia, era considerato come uno di famiglia: “noi come famiglia e Ornella prima di tutti avevamo voluto conservare con lui un rapporto civile, e lui non aveva rivelato una natura violenta fino a quel momento“.

E’ per questo che la vittima non aveva cambiato la serratura né aveva chiesto aiuto: non si aspettava assolutamente tanta ferocia dall’uomo che, tempo prima, aveva amato.

Nessuna lite, nessun conflitto. L’ha uccisa alle spalle, ha cominciato a colpire mentre mia sorella dormiva. E’ stato un omicidio premeditato: lui si è portato il coltello da fuori, avvolto in uno straccio, e vogliamo che paghi con una pena esemplare per questo dolore assurdo che ha arrecato a tutta la nostra famiglia, e soprattutto a suo figlio, privandolo di una madre come Ornella“, ha raccontato in lacrime una delle sue sorelle, Valeria, a Repubblica, due giorni fa.

Nelle prossime ore gli atti saranno trasferiti da Terni, dove l’uomo si era costituito ai carabinieri, al termine di una fuga durata poche ore, alla Procura di Napoli, che procederà per competenza.

La Squadra Mobile partenopea è già al lavoro, dalla notte dell’omicidio, su ricostruzione e testimonianze utili all’inchiesta.

Anche la polizia scientifica si  è chiusa per ore nelle stanze sporche di sangue: saranno fondamentali proprio questi rilievi, con gli esiti dell’autopsia, per comprendere l’esatta dinamica dei fatti. Nessun dubbio, invece, sulla ferocia che ha spazzato via un’altra donna.

Cronaca

Napoli, Mdma in auto come comuni sali da bagno: arrestati

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Nel pomeriggio di ieri, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale, durante il servizio di controllo del territorio, nel transitare in corso Umberto I, hanno notato un’autovettura con a bordo due persone – un uomo e una donna – che, alla loro vista, hanno assunto un atteggiamento circospetto.

Gli operatori le hanno controllate rinvenendo nella borsa della donna una busta contenente sostanza solida in blocchi che hanno tentato di confondere con comuni sali da bagno, ma, come intuito dagli agenti, si trattava di MDMA per un peso complessivo di circa 500 grammi; mentre l’uomo è stato trovato in possesso di 260 euro suddivisi in banconote di vario taglio.

Pertanto, i due, un 28enne tunisino con precedenti di polizia e una 22enne di Castel Volturno, sono stati tratti in arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

Il 28enne è stato, altresì, denunciato per guida senza patente reiterata nel biennio mentre il veicolo sottoposto a sequestro.


(fonte: ilmattino.it)

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Cronaca

Operaio scivola da impalcatura nel Salernitano: morto 66enne

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Un 66enne di Nocera Inferiore (Salerno) ha perso la vita a seguito di un incidente sul lavoro avvenuto a Nocera Superiore.

L’uomo, regolarmente assunto dall’impresa edile, è scivolato da un’impalcatura da un’altezza di due metri, impattando con la testa.

Le sue condizioni sono apparse sin da subito critiche. Trasportato d’urgenza in ospedale a Nocera Inferiore, è deceduto. Il cantiere è stato sequestrato, la Procura di Nocera Inferiore dovrà decidere se conferire, o meno, l’incarico per l’autopsia. Le indagini sono state delegate ai carabinieri della Stazione di Nocera Superiore e al personale dello Spresal.

Sul caso sono intervenuti i rappresentanti della Cgil Salerno e della Fillea, Antonio Apadula e Luca Daniele. “A sessantasei anni, un operaio edile dovrebbe già essere in pensione – dichiarano Antonio Apadula e Luca Daniele rispettivamente Segretario Generale della Cgil di Salerno e Segretario Generale della Fillea di Salerno-. La caduta dall’alto continua ad essere la principale causa di decesso. Nei primi otto mesi del 2024 sono morti circa 600 lavoratori sul lavoro. Una sciagura senza fine. Occorrerebbero almeno 10mila nuovi ispettori del lavoro per avere un adeguato numero di visite ispettive, volte a garantire controlli efficienti in quasi la totalità degli ambienti lavorativi. Come Cgil e Fillea chiediamo un piano straordinario di formazione obbligatoria sulla prevenzione che garantisca davvero un immediato stop a queste stragi quotidiane. La patente a punti dal governo Meloni è una ennesima occasione persa, una norma farraginosa che non apporterà alcun miglioramento delle condizioni attuali anzi, tutelerà ulteriormente tutte quelle imprese che già oggi, con superficialità, affrontano il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro”. 

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Cronaca

Gragnano, arrestato il ‘Lupin’ dei Monti Lattari

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Tre colpi in una sola notte, fermato il “Lupin” dei Monti Lattari.

La scorsa notte, i carabinieri della stazione di Gragnano hanno fermato il 31enne Vincenzo Paduano, pregiudicato di Pimonte, negli anni scorsi accusato anche del furto delle offerte in una chiesa. L’uomo è accusato stavolta di due furti consumati ed un terzo tentato, tre colpi in una sola notte, tutti ripresi dalle telecamere di videosorveglianza. 

I carabinieri della stazione di Gragnano hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto a carico del 31enne, ora finito in carcere in attesa della convalida perché ritenuto il ladro seriale entrato in azione tre volte in una notte. Paduano è accusato del furto di una moto a Gragnano, poi ritrovata in una località impervia di Pimonte. Un secondo furto sarebbe stato commesso ai danni di una pizzeria in via Motta Casa dei Miri, sempre a Gragnano, dove sarebbe riuscito a portare via da registratore di cassa 300 euro, dopo aver forzato la serranda del locale. In ultimo, l’uomo avrebbe tentato di entrare nei locali di un pastificio in via Ponte Trivione, senza riuscirci.

Grazie all’analisi delle immagini di videosorveglianza e alla conoscenza accurata del territorio, i carabinieri hanno riconosciuto il 31enne. Perquisita la sua abitazione, hanno trovato gli abiti utilizzati durante i colpi e ripresi con evidenza dalle telecamere visionate. Su disposizione della Procura di Torre Annunziata, l’uomo è stato trasferito nel carcere di Poggioreale, in attesa dell’udienza di convalida. 

(fonte: ilmattino.it)

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