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Cronaca

Salerno. Stalker si inventa un falso funerale per “conquistare” la vittima: 35enne in manette

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Atti persecutori, minacce, furto d’identità e accessi abusivi ai profili social, regali non graditi e persino un falso funerale di un familiare della vittima.

Gli agenti della Polizia di Stato hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Salerno nei confronti di un 35enne di Atripalda, nell’Avellinese, per atti persecutori, sostituzione di persona, accesso abusivo a sistemi informatici ed evasione, al termine dell’indagine condotta dai poliziotti del Commissariato di Battipaglia e coordinata dalla Procura di Salerno.

La ragazza per fortuna ha trovato il coraggio di denunciare e così l’uomo è stato arrestato dalla Polizia che ha posto fine alla grave vicenda.

Tutto è iniziato a gennaio di quest’anno, da quando la ragazza, di circa 20 anni è stata contattata di continuo e perseguitata dall’uomo che aveva incontrato una sola volta, alcuni anni fa e con il quale non aveva mai avuto relazioni di alcun tipo.

L’uomo ha fatto recapitare alla sua vittima doni non graditi ed altri gesti, tra i quali la colazione al lavoro, per lei e per tutte le sue colleghe.

Inoltre l’uomo ha contattato i familiari della ragazza e tutte le persone a lei vicine, anche attraverso degli accessi abusivi ai suoi account dei profili social riuscendo ad accedere ad essi nonché alla sua posta elettronica.

L’uomo è riuscito a prendere completo possesso dei suoi profili sostituendosi a lei nelle conversazioni con i suoi contatti e, nel mese di febbraio, avendo avuto accesso alla copia dei documenti tramite la mail personale, ha attivato alcune utenze a nome della vittima, creando nuove email e profili social tutti riconducibili alla ragazza.

Infine, lo stalker ha contattato un’agenzia funebre, chiedendo al relativo gestore di recarsi presso la casa della donna per l’organizzazione di un funerale di un familiare della vittima, per un decesso che, in realtà, non si era affatto verificato.

Le indagini hanno accertato la piena responsabilità dello stalker, arrestato dagli agenti della Polizia di Stato, e già responsabile del reato di truffa per il quale era agli arresti domiciliari in provincia di Avellino.

Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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