ARZANO – È di oggi la pubblicazione di ben due sentenze sfavorevoli per la Commissione straordinaria che regge il comune di Arzano, ancora una volta condannato a pagare le spese legali che ammontano complessivamente ad € 7.960,16.
Due associazioni, “Dal Basso” e “Donna Matilde Serao” di Arzano, ebbero in affidamento due beni dalla commissione straordinaria a guida Cimmino, la prima nel 2015, la seconda il 16 marzo 2017.
Molte sono state le difficoltà nella procedura di subentro dei beni: l’associazione “Dal Basso” si vide stralciata una porzione di proprietà per usucapione, subì un incendio e innumerevoli resistenze nella definizione delle particelle confiscate e da attribuire.
“Donna Matilde Serao” non riusciva ad ottenere le chiavi della saracinesca che sembravano perse dagli uffici.
Con il terzo scioglimento, la vicenda entrò nella Relazione della Commissione d’accesso che a pag. 42 affermava “nessun bene confiscato è stato assegnato” senza tener conto dei tre bandi pubblicati dall’amministrazione Esposito e andati deserti, nonchè “il Sindaco si è limitata alla attribuzione di un bene da ristrutturare alla “Matilde Serao”, inidonea in quanto non dispone di fondi per poter rendere fruibile il bene stesso, in violazione della normativa in materia”.
Sulla scorta di tale presupposto, dopo la presentazione del ricorso al TAR Lazio contro il commissariamento straordinario del Comune, le associazioni che avevano in gestione i due beni, subirono ripetutamente controlli e ispezioni da parte della Polizia Locale e, nonostante la presentazione di ampia documentazione, subivano la revoca dell’affidamento del bene.
Oggi, il Tar Campania ha reso giustizia ad ambedue.
Il Giudice ha respinto la richiesta del Comune di spostare le cause davanti al Tribunale di Napoli Nord, condannandolo a pagare le spese legali e sentenziando che il ricorso è fondato e va accolto.
Insomma, si tratta di due sentenze che arrivano dopo l’assoluzione “perché il fatto non sussiste” di un ex consigliere comunale ed un ex assessore della giunta Esposito, dopo il rigetto dell’appello sulla vicenda Amazon, dopo il proscioglimento dell’arch. Napolitano da vicende avvenute altrove, dopo il definitivo pronunciamento della Cassazione che ha prosciolto l’ex Sindaca dalla procedura di incandidabilità.
Lo zelo dalla Commissione straordinaria per dare sostanza alle accuse di pressione camorristica sull’amministrazione Esposito trova nella giustizia un vero baluardo, peccato che a pagare tante spese legali saranno solo i contribuenti, non gli estensori di atti illegittimi