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Cronaca

Terza ondata. Il Cardarelli è troppo pieno: “Bloccare ricoveri programmati”

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La “terza ondata” dell’epidemia Covid-19 ha portato a un aumento vertiginoso dei ricoveri negli ospedali, compreso ovviamente anche il Cardarelli di Napoli, il più grande del Meridione.

I pazienti sono così tanti, spiegano i sindacati degli infermieri, che si è venuto a creare una sorta di “reparto fantasma” tra il Pronto Soccorso e l’Obi, dove vengono stipati anche per diversi giorni i degenti: una situazione problematica in quanto, col riempimento di un’area che dovrebbe restare libera anche per consentire il distanziamento, vengono meno anche le norme anti contagio.

Pronto Soccorso ingolfato all’inverosimile addirittura registriamo la presenza di pazienti, anche per alcuni giorni, stipati nell’area che divide il Pronto Soccorso dall’OBI, creando, di fatto, un reparto “fantasma’” che va ad inficiare il distanziamento e l’osservanza delle più scrupolose regole di limitazione del contagio da SARS-COVID 2, oltre che compromettere l’assistenza erogata. Inoltre, la recente riduzione dei posti letto delle Unità Operative di Medicina Interna, scelta ineludibile a causa dei noti limiti strutturali, sta facendo il resto” si legge in una nota congiunta di Nursing Up e FSI-USAE.

Torna quindi di prepotenza un altro problema, da sempre presente nella realtà sanitaria napoletana, ma acuito con la pandemia: le altre grandi strutture della zona non sono provviste di Pronto Soccorso e, con la conversione a Covid di ospedali come il Loreto Mare e il San Giovanni Bosco, il Cardarelli resta l’unico ad occuparsi dei ricoveri in urgenza.

Non può reggere questo peso da solo occorre la collaborazione di tutti, laddove altre strutture, vedi i Policlinici, al momento non ancora provvisti di Pronto Soccorso attivo, risultano non in grado di soddisfare la richiesta di emergenza/urgenza che proviene dal territorio regionale” continua la nota del sindacato.

I sindacati chiedono quindi “il trasferimento dei pazienti che risultano essere in overcrowding presso altri presidi ospedalieri e il contestuale blocco immediato dei ricoveri programmati, al fine di decongestionare Pronto Soccorso, OBI e i reparti“.

 

 

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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