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Cucina

[Il piatto della Settimana] Tradizione e sacralità in questa pietanza

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Nella nostra rubrica ‘Il piatto della settimana’, stiamo per parlarvi di una prelibatezza, questa volta non molto ‘raffinata’ ma al contempo deliziosa, della cucina campana. Un piatto che ha una tradizione antica, annoverato anche da personaggi di alcuni secoli fa.

Nel 1837, un famoso scrittore, scrisse qualcosa in merito ad un piatto.

Nelle pagine di ‘Cucina teorico pratica’,  firmata IPPOLITO CAVALCANTI, c’è spazio per una pietanza che, all’apparenza non sembrerebbe ‘campana’, visto che noi amiamo mangiare la ‘sostanza’.

Si tratta, infatti, di un piatto semplice, ma allo stesso tempo appetitoso. La cosiddetta, fritta di Scammaro.

Per chi non lo sapesse, il termine deriva dalla parola scammare, che in dialetto napoletano significa “mangiar di magro”.

Infatti, questa succulenta frittata di spaghetti viene preparata spesso nel periodo della Quaresima, quando il Venerdì non bisogna infrangere il voto di astinenza dalle carni. Tradizione vuole che si mangi soprattutto nell’ultimo Venerdì, quello che precede Pasqua.

La preparazione è molto semplice e veloce: agli spaghetti passati in padella si aggiungono olive nere denocciolate, uva passa, acciughe sott’olio, capperi sotto sale, prezzemolo, peperoncino fresco, aglio, olio e sale.

Poiché si tratta di una frittata di pasta e non di uova, deve friggere a fuoco lento fino a raggiungere la doratura e la crosta croccante.

Dopodiché tutti a tavola, pronti a leccarsi i baffi.

Attualità

“Week of Italian Cuisine in the World”, il Maestro Pizzaiolo Alberto Buonocore rappresenterà l’Italia a Londra

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Un nuovo, grande traguardo è stato raggiunto da Alberto Buonocore, stimato Maestro Pizzaiuolo che con la sua bravura, professionalità e disponibilità è una vera colonna portante dell’azienda Federgroup.

Alberto rappresenterà – su invito dell’Ambasciata d’Italia a Londra – l’arte della cucina italiana durante la “Week of Italian Cuisine in the World”.

Il tema di quest’anno, “Italian Cuisine in the UK: From the Roots to the Future”, è perfetto per chi, come Alberto, sa unire tradizione e innovazione, rappresentando l’eccellenza italiana anche fuori dai confini nazionali.

Bravo Alberto!


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campania

Vietri sul Mare. Al via Borgo Di Vino in Tour, una tre giorni dedicata al vino e al turismo esperenziale ed enogastronomico

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A Vietri sul Mare al via venerdì 2 settembre l’ottava tappa di BorgoDiVino in Tour, la manifestazione enologica organizzata dalla tourist marketing company Valica e promossa dall’associazione “I Borghi più belli d’Italia”. Una tre giorni all’insegna del buon bere italiano, delle degustazioni di prodotti locali e della scoperta delle eccellenze del territorio. Dal 2 al 4 Settembre, dalle ore 18 alle ore 24, all’interno della Villa comunale di Vietri sul Mare, con un panorama mozzafiato, si potranno degustare i vini prodotti da 100 etichette di 30 cantine partecipanti alla kermesse, alle quali si aggiungono i vini prodotti in Campania e in Costiera amalfitana (tra cui Fiano di Avellino, Greco di Tufo, Taurasi, Agianico del Taburno): con l’acquisto del voucher si ha diritto a 8 degustazioni a scelta; venti pannelli espositivi accompagneranno i visitatori in un percorso formativo sul mondo del vino. Ogni buon vino va accompagnato da prodotti dell’eccellenza gastronomica: in Villa grazie a Confagricoltura si potranno acquistare le specialità del borgo, da primi piatti a verdure di stagione, a crostini con salumi e formaggi.

Ospiti della manifestazione Giuseppe Calabrese, meglio conosciuto come Peppone, inviato Linea Verde Rai Uno; Laura Placenti, giornalista inviata Agorà estate – Rai Tre; Carlo Verna, conduttore Rai Tre. Domenica 4 settembre alle 19,30 nel Borgo di Albori una degustazione guidata di abbinamento vino/cibo – con le famose bruschette di Albori – con un sommelier esperto che spiegherà i migliori abbinamenti partendo da una selezione dei vini di Marisa Cuomo e Le Vigne di Raito. “BorgoDiVino in Tour contribuisce ad una nuova visione del turismo, che punta ad una visita del territorio lenta all’insegna del gusto, del piacere e del buon vivere, lontano dalla vita frenetica quotidiana, che offre attività esperenziali uniche nel nostro angolo di Paradiso. I nostri vigneti che si snodano lungo ripidi pendii su terrazzamenti di muri a secco, dove il lavoro agricolo è arduo e sofferto, danno vita a quella che a piena ragione viene definita una viticoltura eroica”, ha affermato il sindaco di Vietri sul Mare, Giovanni De Simone. Alfonso Giannella, membro del direttivo nazionale “I Borghi più belli d’Italia”: “E’ un evento particolare per Vietri sul Mare e l’abbinamento enogastronomico dà ulteriore impulso alla nosrea stagione turistica già di per sé eccellente: oltre al turismo legato al mare avremo anche quello enogastronomico, ringrazio chi ha creduto in Vietri come sito per poter svolgere al meglio questa iniziativa.

Ci sarà l’opportunità nei prossimi anni di continuare l’evento e, in più, nell’ambito di questo progetto legato al vino sono riuscito ad inserire la nostra cittadina negli itinerari europei turistici enologici Iter Vitis, un percorso ideato dall’Unione europa per le aziende vinicole che potranno usare una cartellonistica da mettere su tutto il territorio, mi attiverò da subito al termine di questa manifestazione: così chi arriverà a Vietri saprà anche che ci sono percorsi enologici da fare”. Così Fiorello Primi, presidente dell’Associazione I Borghi più belli d’Italia “BorgoDiVino è una delle manifestazioni nazionali più importanti che l’associazione, grazie all’apporto organizzativo di Valica promuove, per rilanciare il turismo enogastronomico, settore importante per la ripresa post-covid. Le produzioni agricole, quella del vino soprattutto, rappresentano un elemento fondamentale per la tutela del paesaggio e dell’ambiente”.

Una voce alla quale ha fatto eco Luca Cotichini, marketing manager di Valica: “BorgoDiVino è un evento nazionale itinerante capace di fondere al meglio il turismo con l’esperienza enogastronomica, di fare incontrare produttori appassionati in contesti favolosi ed unici, come i Borghi più belli d’Italia. Obiettivo del tour è la promozione turistica ed enogastronomica”.

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Cucina

Quanto costava mangiare una pizza a Napoli negli anni ‘9o

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Un salto indietro nel tempo, nella Napoli degli anni Novanta (oppure Ottanta), grazie al listino prezzi di una pizzeria pubblicato dalla pagina Facebook Nostalgia 90. La pizza più economica, la Marinara, costava 2000 lire, una Margherita invece 2500 lire. Per l’altra “classica”, la salsiccia e friarielli, si doveva pagare 4500 lire.

Il pezzo più economico in assoluto era la pasta cresciuta, ossia la zeppolina, che si pagava 150 lire; con 50 lire in più si poteva comprare lo scagliuozzo, il triangolino di polenta fritto. Da notare la differenza di prezzo tra acqua naturale e frizzante: la prima 1200 lire, la seconda 1800.

Si tratta davvero di un listino prezzi degli anni Novanta? A guardare le cifre, probabilmente è più plausibile che si tratti di un prezzario degli anni Ottanta, a meno che non si riferisse ad una pizzeria particolarmente popolare di provincia dei primi anni ’90. È proprio questo l’orientamento degli utenti che hanno commentato. Una donna scrive: “Da me una pizza Margherita negli anni ’90 costava 5000/6000 lire”; un uomo invece afferma che “Negli anni 90 direi di no. Io mi ricordo Margherita con coca e coperto circa 10000lire”. Un ragazzo invece dice: “Io vivo in provincia di Napoli, la Margherita costava 2.500 lire, ancora a fine anni ’90”.

Da allora sono quindi passati trenta, se non addirittura quaranta anni. Con l’inflazione è normale vedere un aumento dei prezzi, tuttavia è evidente come rispetto a quegli anni sia notevolmente diminuito il potere di acquisto delle famiglie. Una serata in pizzeria pesa maggiormente sul bilancio familiare rispetto ad uno stipendio medio.

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