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Cronaca

Truffa ad anziana, 8mila euro per un pacco: nei guai un 20enne

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NAPOLI PONTICELLI E CASORIA: Truffa anziana ma le impronte lasciate sul pacco lo tradiscono. 20enne arrestato dai Carabinieri

E’ finito in manette Giuseppe Borrelli, 20enne di Ponticelli già noto alle ffoo, in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal GIP del Tribunale di Napoli Nord su richiesta della procura aversana. Ad arrestarlo i carabinieri della stazione di Scampia.

E’ ritenuto gravemente indiziato di una truffa commessa il 30 giugno scorso ai danni di una donna 81enne
utilizzando l’inganno del “finto nipote” ha sottratto alla vittima 8mila euro in cambio di un pacco al cui interno vi erano prodotti di scarso valore. Il copione sempre lo stesso. L’anziana viene contattata telefonicamente, l’interlocutore si finge un familiare che chiede di poter anticipare una somma di denaro, in cambio di un pacco che un corriere avrebbe consegnato a domicilio.

Questa volta, tuttavia, il truffatore non ha badato alle diverse impronte papillari lasciate sui pacchi consegnati. E’ così che i carabinieri intervenuti – tra questi quelli della 7^ sezione del Nucleo Investigativo di Napoli, specializzati nelle indagini scientifiche – hanno ricostruito la sua identità.

Il GIP del tribunale di Napoli Nord ha concordato con le risultanze investigative dell’Arma ed emesso ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari.

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Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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