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In Italia un caso Covid su cinque è variante inglese: “Diventerà la forma prevalente”

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La variante inglese è presente in circa un caso su cinque nei contagi da Covid-19 in Italia.

A rivelarlo è stata un’indagine inviata dalle Regioni al ministero e all’Istituto Superiore di Sanità, realizzata sui risultati dei test effettuati tra il 3 e il 4 febbraio, come riportato in una circolare emessa la scorsa settimana.

L’indagine rapida è stata effettuata su oltre 3.500 campioni, e il risultato è stato che circa il 20% (Precisamente il Ministero della Salute ha comunicato il 17,8%) dei casi positivi analizzati è riconducibile al ceppo britannico del Coronavirus.

Il campionamento è stato fatto sui campioni positivi alle prime diagnosi dei tamponi molecolari effettuati nei giorni 3 e 4 febbraio. I campioni sono stati scelti garantendo una rappresentatività geografica.

Il dato è preoccupante, se si pensa che supera non di poco l’ipotesi di partenza di una circolazione del 5% della variante inglese.

Il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore della Sanità, comunicando i risultati sui preliminari della ‘flash survey’, avvertono che la variante inglese del virus SarsCov2 è destinata a diventare la forma di infezione prevalente nei prossimi mesi. Nel resto d’Europa la variante britannica è presente in Francia al 20-25% e in Germania al 30%.

Il Mistero della Salute ha confermato che il virus SarsCov2 “muta continuamente e sono già state isolate centinaia di varianti“, ma assicura che “la maggior parte” di queste “non cambia le caratteristiche del virus”. Comunque la vigilanza deve restare “alta per individuare, come viene già fatto, quelle che potrebbero peggiorare la situazione in termini di trasmissibilità, sintomatologia o sensibilità nei confronti di vaccini e anticorpi, tenendo presente che questi possono essere comunque modificati per adeguarli alle versioni più pericolose“.

Il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, ha spiegato, durante l’analisi dei dati di monitoraggio settimanali, che sulla presenza della variante inglese l’Iss “ha riscontrato una prevalenza nazionale del 17,8% ma con un range molto alto tra regioni, con aree che arrivano anche a oltre il 50%, altre da 0 a 5%“.

Spiegando poi “Differenze dovute al caso, cioè alla data di introduzione della variante. Perché corre più dei ceppi circolanti ‘normali’, e tende a diventare predominante. Questo fa sì che si sostituisca agli altri ceppi circolanti“.

Secondo Rezza “questa epidemia di variante inglese non è ancora matura, il virus ha cominciato a circolare da poco, per questo è stato importante riuscire a identificare il fenomeno precocemente”.

Nello studio sulle varianti in Italia sono emerse 495 varianti UK, ma con una prevalenza molto differente tra regione e regione. Si tratta, di differenze dovute al caso, cioè alla data di introduzione della variante che, abbiamo visto, corre di più rispetto ai ceppi circolanti ‘normali” ha concluso il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute.

In 5-6 settimane la variante inglese potrebbe sostituire il virus SarsCov2 ora circolante“, ha aggiunto il presidente Iss Silvio Brusaferro alla conferenza stampa al ministero della Salute, sottolineando che comunque tale variante risponde al vaccino.

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Guerra, Putin avverte: “Il conflitto è globale, pronti a colpire Usa e Gran Bretagna”

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Durante un drammatico discorso alla nazione, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il test su un obiettivo militare in Ucraina di un nuovo missile balistico ipersonico, l’Oreshnik. Ecco le dichiarazioni del leader del Cremlino:

“Il permesso dato dagli Usa e dalla Gran Bretagna a Kiev di attaccare in profondità il territorio russo con i missili da loro forniti ha fatto assumere al conflitto un carattere globale, e Mosca si riserva il diritto di colpire anche le infrastrutture militari di Washington e Londra”.

Inoltre Putin ha precisato che contro il nuovo missile, capace di viaggiare a 2-3 km al secondo, non esistono difese aeree efficaci. Mosca continuerà a testarlo in questo conflitto, scegliendo gli obiettivi “sulla base delle minacce alla sicurezza della Federazione Russa”, ma avvertendo in anticipo i civili perché abbandonino le aree che potrebbero essere attaccate.

Tuttavia, il monito più inquietante lo ha lanciato agli Usa e alla Gran Bretagna, confermando che sei missili Atacms americani e un numero imprecisato di Storm Shadow britannici sono stati lanciati tra martedì e mercoledì sulle regioni russe di Bryansk e Kursk.

Pertanto, Putin ha aggiunto: “Ci consideriamo autorizzati a usare le nostre armi contro le strutture militari di quei Paesi che permettono l’impiego delle loro armi contro le nostre strutture. E in caso di un’escalation di azioni aggressive, risponderemo in modo deciso e simmetrico”.

Secondo il presidente, “la Russia è pronta a risolvere pacificamente tutti i problemi, ma è pronta anche a qualsiasi sviluppo degli eventi”.

Poi, l’attenzione del leader russo, si sposta sugli Stati Uniti e sul nuovo presidente Trump, il quale aveva promesso di riportare la pace tra Mosca e Kiev:

“Gli Stati Uniti hanno sbagliato a stracciare unilateralmente il Trattato sulle forze intermedie nucleari (Inf) che, firmato nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov, aveva messo al bando gli euromissili. E la decisione di abbandonarlo fu presa proprio durante la presidenza Trump, nel 2019. Quindi Mosca deciderà se e dove schierare missili a corto e medio raggio sulla base delle azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti”.

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Salvini sulla decisione della Corte Penale Internazionale: “Se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto”

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Il vicepremier Matteo Salvini è intervenuto a margine dell’assemblea Anci, parlando della recente decisione della Corte Penale Internazionale di elevare un mandato d’arresto nei confronti del leader israeliano Netanyahu.

Ecco le sue dichiarazioni:

“Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. I criminali di guerra sono altri. Non entro nel merito delle dinamiche internazionali. Israele è sotto attacco da decenni, i cittadini israeliani vivono con l’incubo dei missili e con i bunker sotto le case da decenni. Adesso dire che il criminale di guerra da arrestare è il premier di una delle poche democrazie che ci sono in Medioriente mi sembra irrispettoso e pericoloso, perché Israele non difende solo se stesso ma difende anche le libertà, le democrazie e i valori occidentali. Mi sembra evidente che sia una scelta politica dettata da alcuni paesi islamici che sono maggioranze in alcuni istituzioni internazionali”.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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