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Cronaca

Napoli. Uomo ferito resta a terra tra l’immondizia per più di un’ora: è una vergogna!

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La denuncia è partita dall’Associazione “I Figli in Famiglia di San Giovanni a Teduccio” dopo che un uomo a Napoli è rimasto a terra ferito tra la spazzatura per più di un’ora in attesa che arrivasse l’ambulanza.

A Napoli un uomo è rimasto a terra col volto tumefatto e semi-cosciente, ma, nonostante le nostre chiamate al 118, l’ambulanza è arrivata solo dopo oltre un’ora. Non è giusto che nel 2021 debba succedere ancora questo perché non ci sono mezzi di soccorso. È una vergogna. Questa responsabilità non è del popolo, ma di chi ha governato per anni e ha distrutto la sanità” ha raccontato Carmela Manco, presidente dell’associazione Figli in Famiglia di San Giovanni a Teduccio.

Proprio l’associazione onlus nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 5 febbraio, ha lanciato un appello tramite social per soccorrere l’uomo, trovato in pessime condizioni all’esterno della sede in via Ferrante Imparato, quando dopo ripetute chiamate ai numeri di emergenza ha visto che l’ambulanza non arrivava.

Il 118, contattato da Fanpage.it, ha spiegato che si trattava di un “codice giallo, con condizioni non particolarmente preoccupanti”.

Avevamo finito le nostre attività in associazione quando alcuni collaboratori che erano usciti sono stati avvicinati da un uomo che ha chiesto loro dei soldi. Noi non diamo soldi, gli abbiamo invece offerto di comprargli la spesa. Gli hanno chiesto poi se aveva un posto dove preparare il pasto e mangiare e lui ha risposto di sì. Poco dopo, però, una nostra collaboratrice ha visto poco distante una mano che emergeva dai cartoni della spazzatura vicino ai cassonetti che si trovano all’esterno della sede dell’associazione” ha raccontato Carmela a Fanpage.it.

Continuando “Ci siamo allarmati e quando ci siamo avvicinati abbiamo trovato lo stesso uomo, che prima stava bene, adesso riverso a terra col volto tumefatto. Erano circa le 19. Abbiamo chiamato subito il 118, ma ci hanno detto che erano impegnati in altre attività e ci sarebbe voluto tempo. Allora abbiamo chiamato il 113 che ci ha rimesso in contatto col 118, che ci ha ripetuto di questa difficoltà”.

Abbiamo continuato a chiamare i numeri di emergenza nel frattempo, sollecitati dal medico del 118, abbiamo cercato di tenere vigile l’uomo a terra, che però passava da momenti di lucidità ad assenza completa, a volte non rispondeva più e si lamentava. Non sembrava però ubriaco e non c’era odore di alcol. Finalmente, attorno alle 20,15, dopo oltre un’ora, è arrivata un’ambulanza. Il medico si è anche scusato quasi, perché si rendeva conto della necessità, ma ci ha fatto capire che stavano lavorando ininterrottamente da ore. Io non voglio accusare il 118, che lavora tanto e non ha colpe se non ci sono ambulanze. Ma è il sistema della Sanità che è sbagliato” ha aggiunto Carmela Manco.

Raccontando “Era probabilmente uno straniero, forse originario della Romania, di mezza età. Era trascurato e non parlava bene l’italiano. Ci è sembrato di capire che si chiamasse Nicola. Ci ha detto che viveva ai Ponti Rossi” .

L’associazione ha pubblicato anche un post con una richiesta di aiuto nel pomeriggio, alle 20,09. Alle 20,40 ha comunicato che erano “arrivati i soccorsi”.

L’intervento era un codice giallo e l’uomo non è mai stato in pericolo di vita. Gli è stato diagnosticato un piccolo trauma facciale. La persona, un uomo senza fissa dimora, non era incosciente ma aveva sprazzi di lucidità. È stato portato all’Ospedale del Mare dove le sue condizioni non hanno destato particolare preoccupazione e sono al momento stabili” è stata la risposta del 118.

 

 

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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