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Benevento

Ristoranti e bar aperti grazie al riciclaggio di “soldi sporchi”: il sequestro da mezzo milione di euro

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A Benevento due bar ed un ristorante sono stati sequestrati nell’ambito di un’inchiesta sul reimpiego di capitali illeciti.

Le attività commerciali sono riconducibili al pregiudicato Salvatore Polizia che avrebbe reinvestito in esse i soldi sporchi di usure, estorsioni e droga.

Un bar in zona Mercato, un altro nei pressi del Duomo, un ristorante in via Marmorale: parte di un piccolo impero imprenditoriale a Benevento dal valore di oltre 500mila euro, finiti sotto sequestro perché, secondo gli inquirenti sarebbero stati avviati con soldi provenienti da attività illecite come usura, estorsione e spaccio di droga.

Al centro dell’inchiesta Salvatore Polizia, 57enne pregiudicato di Benevento, non ritenuto associato a clan camorristici: per lui sono scattate le manette, è accusato di intestazione fittizia di beni e autoriciclaggio.

L’operazione, come riporta Fanpage.it, è scattata oggi, 1 febbraio, al termine dell’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento.

La custodia cautelare in carcere, disposta dal gip di Benevento, e le misure cautelari di sequestro finalizzato alla confisca sono state eseguite dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e dagli agenti della Questura locali.

Le indagini patrimoniali e le attività tecniche hanno trovato riscontro nelle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia.

Secondo quanto ricostruito Polizia, pluripregiudicato e già condannato per reati di droga, usura ed estorsione, nel corso degli anni aveva cominciato a reimpiegare i proventi illeciti in attività legali, investendo nel settore della ristorazione.

Le forze dell’ordine hanno appurato che il denaro proveniente dalle attività illecite era stato usato per avviare diverse società, in modo da rendere più difficile il collegamento coi delitti, che venivano però intestate non a se stesso ma a familiari, come la moglie e il figlio, stratagemma questo per aggirare le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione.

Gli accertamenti hanno però dimostrato una forte sproporzione tra i redditi dichiarati e quelli reali, rafforzando l’ipotesi che i capitali iniziali provenissero proprio da droga ed estorsioni.

Nel corso delle indagini sono state denunciate in stato di libertà 5 persone, accusate a vario titolo, in concorso, di intestazione fittizia di beni.

Il sequestro riguarda tre imprese individuali e una società attraverso cui venivano gestiti i due bar e il ristorante, per un valore complessivo stimato in oltre 500mila euro. La gestione delle attività è stata affidata a un amministratore giudiziario.

 

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Benevento

Notte da incubo in casa, Sindaco mette in fuga quattro banditi

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Notte da incubo ma con lieto fine per il Sindaco di Castelvenere (Benevento) Alessandro Di Santo, di professione medico.

L’uomo, che nella mattinata di ieri aveva subito un intervento agli occhi, ha affrontato e messo in fuga quattro malviventi entrati nella sua villa nel cuore della notte. Erano le 2,30 quando il primo cittadino del comune sannita che conta circa 2.400 abitanti, e che stava riposando su un lettino medico post operatorio al piano terra, si è accorto che un malvivente stava entrando in casa da una finestra con l’aiuto di altri tre complici.

Con lui e con altri due banditi è nata subito una colluttazione fatta di pugni e schiaffi.
Nel frattempo la moglie ed una delle figlie del primo cittadino sono scese in soccorso del congiunto allertando i carabinieri.

“Sono stati lunghi momenti concitati e di forte tensione e paura – racconta a caldo il Sindaco – terminati quando ho urlato a mia figlia di prendere il fucile. Così, dopo qualche attimo di esitazione, i malviventi hanno deciso di desistere e darsi alla fuga a bordo di un’auto”.
“Durante la colluttazione ho sferrato diversi pugni ma
– continua Di Santo – ne ho subiti tanti altri, soprattutto al torace, e per questo mi sto recando in ospedale a Cerreto Sannita per farmi visitare”.
A chi gli chiede se ha riflettuto sul fatto di aver reagito non sapendo se i malviventi fossero armati, Di Santo replica: “In quel momento mi è partita l’adrenalina. Non ho riflettuto sulle conseguenze e ho deciso di reagire. Devo ringraziare comunque i carabinieri che sono giunti tempestivamente appena siamo riusciti a dare l’allarme”.

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Benevento

Benevento, aggredisce la compagna per strada: arrestato

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Dopo l’ennesima lite per strada con la compagna, un cinquantatreenne di Benevento è finito agli arresti domiciliari per maltrattamenti in famiglia.

L’arresto è stato eseguito dagli investigatori della Squadra Mobile, congiuntamente a personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, in seguito ad alcune telefonate al 113 che segnalavano una lite in atto tra le strade del centro storico del capoluogo sannita.
Giunti sul posto, gli agenti si sono sincerati delle condizioni della donna, che appariva terrorizzata e presentava escoriazioni al volto e sulle braccia, richiedendo sul posto l’intervento del personale del 118.
Successivamente, acquisite le prime informazioni dalla persona offesa, è stato effettuato un sopralluogo nell’abitazione in cui la coppia conviveva, dove sono stati rinvenuti elementi compatibili con una precedente efferata aggressione.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti specifici nei confronti della ex moglie, è stato rintracciato e condotto negli uffici della Questura dove è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

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Benevento

Terremoto nel Beneventano poco fa

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Un terremoto di magnitudo 2.3 sulla scala Richter (con margine di 0.3) è stato registrato nella mattinata di oggi, 2 agosto, in provincia di Benevento: l’epicentro è stato localizzato a Paolisi, poco distante dal confine con la provincia di Caserta, ad una profondità di 6.5 chilometri. L’evento è stato rilevato da 43 stazioni alle ore 10.21 (ora italiana).

La scossa, preceduta da un boato, è stata avvertita in vari comuni della Valle Caudina: non solo a Paolisi, ma anche nei territori vicini di Airola, Montesarchio e Cervinara.

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