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Cronaca

Una speranza per il piccolo Davide. Realizzato il suo piccolo-grande sogno: diventare un Poliziotto!

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Alcune storie trasmettono sogni e speranza e aiutano ad andare avanti anche in un periodo come quello che stiamo vivendo in cui è difficile credere che possa esserci un domani migliore.

Eppure per il piccolo Davide il “domani migliore” è già arrivato ed è oggi. Venerdì 29 gennaio ha infatti terminato il ciclo di terapie presso l’ospedale Pausilipon. E’ stato forte e lo sono stati anche e soprattutto i genitori che l’hanno assistito. Ma allora perché non regalargli un piccolo-grande sogno?

E’ doveroso nella nostra società far credere ai bambini che se lo si vuole veramente i sogni si realizzano. E così ieri Davide ha iniziato a realizzare il suo: diventare un poliziotto!

Ieri il nostro piccolo Davide ha finalmente terminato le terapie e noi, per festeggiare un momento così importante, abbiamo deciso di realizzare un suo piccolo grande sogno: essere un vero ‘Poliziotto’, almeno per un giorno!!” si legge in un lungo post pubblicato sulla pagina FacebookSantobono Pausilipon Fondazione“.
Non saremmo riusciti nell’impresa senza il prezioso supporto del questore di Napoli, Alessandro Giuliano, sempre vicino al nostro ospedale e di tutto l’Ufficio Prevenzione regionale diretto dalla dr.ssa Fava che, senza pensarci un secondo, hanno dato la loro piena disponibilità nel realizzare il sogno di un piccolo grande uomo di appena 4 anni!” si legge ancora, lì dove anche i più grandi, nonostante le numerose responsabilità, non hanno smesso di credere ad un piccolo-grande sogno, contribuendo alla sua realizzazione.
Così Davide, finita l’ultima infusione, si è vestito di tutto punto con l’uniforme di ordinanza preventivamente acquistata da Mamma Maria Strazzullo e si è recato verso l’uscita…e lì, con sua somma sorpresa, ha trovato ad attenderlo ben due volanti della polizia pronte a scortarlo fino a casa!!” sembra quasi che il piccolo Davide sia riuscito a realizzare il sogno di tanti altri bimbi che come lui sperano un giorno di diventare poliziotti.
L’emozione è stata enorme e la dolcezza e l’amore con cui i poliziotti hanno gestito questo incredibile momento resterà impresso nei nostri ricordi più belli! In ospedale abbiamo avuto spesso modo di collaborare con la polizia in situazioni drammatiche e spesso estremamente delicate ed abbiamo sempre potuto constatare la serietà, la professionalità e soprattutto l’amore con cui questi uomini gestiscono anche le situazioni più complesse. Ieri abbiamo realizzato il sogno di Davide anche grazie a loro ed a loro va un ringraziamento speciale” si legge infine, con un ringraziamento di vero cuore a coloro che giorno dopo giorno lottano per costruire un mondo un pochino migliore.
Davide, che questo sia il primo dei tanti sogni che realizzerai nella tua vita” e che questo sia solo l’inizio di un futuro emozionante e straordinario per te così come per tanti altri bambini.

Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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