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Il prete Patriciello sprofonda il dibattito unioni civili. Arcigay: “Inaccettabile ingerenza, manifesteremo a Caivano”

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CAIVANO – “Le persone omosessuali hanno il diritto di essere in una famiglia. Sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia. Nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice per questo. Ciò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili. In questo modo sono coperti legalmente. Mi sono battuto per questo”. Queste le parole di Papa Francesco contenute in un documentario uscito il 21 Ottobre 2020 alla Festa di Roma a firma di Evgeny Afineevsky.

Le parole del Papa arrivano dopo un lungo percorso della Chiesa in merito. Soltanto negli ultimi anni la Chiesa ha riconosciuto la necessità di una legislazione ad hoc per le coppie omosessuali.

Come sempre accade, invece, in provincia di lamiera non siamo mai al passo con i tempi. Mentre il Papa apre alle unioni civili legittimando la felicità delle coppie omosessuali ritenendo i componenti delle “nuove” famiglie anch’essi figli di Dio, a Caivano c’è un prete, il solito, che sentendosi un influencer del web va in netta controtendenza alle linee guida dettate dal suo superiore e fa sprofondare di nuovo il dibattito sulle unioni civili nel baratro medievale.

Purtroppo è sempre da queste pagine che si solleva la critica più aspra nei confronti di chi è riuscito negli anni a fondare la sua popolarità su demagogia e populismo legati alle discutibili tesi sulla Terra dei Fuochi. Mi perdoneranno i suoi accoliti ma un personaggio pubblico come Maurizio Patriciello che non è assolutamente scevro da critiche, non può permettersi di elaborare proprie opinioni e sperare che una parte della popolazione non possa controbattere con la propria verità.

Forse gli anni passati con la testa nell’immondizia (nel senso di aver passato anni a lottare contro lo sversamento illecito di rifiuti nelle zone periferiche delle città) gli hanno un po’ offuscato la mente e fatto perdere di vista quelle che erano le evoluzioni sia della vita che della religione cattolica stessa ed è rimasto fermo ad un tempo in cui addirittura l’omosessualità veniva considerata la “malattia del diavolo”.

Pur di buttare tutto in Politica il prete originario di Frattaminore fa di tutto. Infatti il suo post, specialmente nell’ultima frase, la dice lunga sulla natura del suo intervento nel dibattito pubblico: “E badiamo ai veri problemi del Paese”. Come se i problemi delle minoranze in un Paese laico come l’Italia non fossero veri problemi o peggio ancora come se la colpa dei problemi reali del Paese dipendesse dalla comunità LGBT. E poi perché un semplice prete di periferia dovrebbe farsi carico di badare ai veri problemi del Paese? Si candidasse e si mettesse alla prova, deponendo la sua veste di opinionista e leader populista e facendoci vedere e toccare con mani le sue doti di risolutore a tutti i reali problemi del Paese.

A tal proposito abbiamo contattato il Presidente storico e attuale Segretario dell’Arcigay di Napoli Antonello Sannino che davanti ai nostri taccuini dichiara: “Non è la prima volta che questo prete scrive affermazioni inaccettabili per i tempi in cui viviamo, ricordo quando pur di giustificare il femminicidio di Maria Paola dichiarò che il fratello, in realtà, voleva dargli solo una lezione. Proprio quest’ultima parola può far capire con quale gergo si esprime questo prete. Un prete, oramai divenuto personaggio pubblico, non può, nella maniera più assoluta, esprimersi a mezzo social in questa maniera. Con la consapevolezza che a leggerlo ci siano migliaia di persone tra cui anche scalmanati ed estremisti, non si può rischiare di diffondere odio con le proprie opinioni. E se qualcuno, forte dell’opinione di un personaggio così in vista volesse farsi giustizia da solo e prendersela con qualche componente di una famiglia arcobaleno? Prima di scrivere, questo prete, pensa alle conseguenze? Un prete non dovrebbe stare dalla parte dei più deboli, delle minoranze? Puntare il dito contro altre persone non è la soluzione ai problemi del Paese come vorrebbe farci credere il Patriciello, tutto questo non appartiene alla dottrina cattolica. Ma poi perché, in un momento storico così delicato e deprimente questo prete ha voluto tirare fuori quest’argomento? Chi gli ha chiesto nulla? Forse ogni tanto per rimpinguare la sua popolarità sente il bisogno di tirare fuori argomenti a caso? Col suo post inzuppato di demagogia non fa altro che attirare su di sé le attenzioni della gente e dei media determinando ancor di più la sua azione politica sul territorio. Siamo pronti ad una manifestazione a Caivano. Gli speculatori sociali e i seminatori di odio, come Maurizio Patriciello, sono uno dei veri problemi di questo Paese. Parecchie persone mi stanno contattando invitandomi a segnalare i post del prete al Papa e non nascondo che ci stiamo già informando sull’iter da perseguire ma presto chiederemo un incontro col Vescovo Mons. Angelo Spinillo che sappiamo essere una persona di buon cuore che viene dalla strada, sempre vicino ai deboli, per farci spiegare se lui condivide la linea di condotta del prete caivanese.”

Ciro Pisano attivista di Caivano e associato Arcigay si esprime così a mezzo social: “Durante il funerale di Maria Paola Gaglione, parlava di Ciro e Paola e ammonì i presenti dicendo: “Chi siete voi per decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato? Per dire se un amore vale più di un altro? Dio ama tutti i suoi figli, a prescindere dall’orientamento sessuale. Fatevene una ragione!” Poi aggiunse che non c’era posto per l’odio. Oggi invece beffeggia l’amore, la famiglia e aizza la sua ignorante massa di proseliti contro gli omosessuali gettandoci in un clima medioevale. Non contento sminuisce anche le lotte sociali delle donne per la conquista dei propri diritti! SI VERGOGNI, VENGA AMMONITO DAL VESCOVO E SPOSTATO DA QUELLA PARROCCHIA IN CUI HA CONSOLIDATO POTERE E VISIBILITÀ!”

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Guerra, Putin avverte: “Il conflitto è globale, pronti a colpire Usa e Gran Bretagna”

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Durante un drammatico discorso alla nazione, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il test su un obiettivo militare in Ucraina di un nuovo missile balistico ipersonico, l’Oreshnik. Ecco le dichiarazioni del leader del Cremlino:

“Il permesso dato dagli Usa e dalla Gran Bretagna a Kiev di attaccare in profondità il territorio russo con i missili da loro forniti ha fatto assumere al conflitto un carattere globale, e Mosca si riserva il diritto di colpire anche le infrastrutture militari di Washington e Londra”.

Inoltre Putin ha precisato che contro il nuovo missile, capace di viaggiare a 2-3 km al secondo, non esistono difese aeree efficaci. Mosca continuerà a testarlo in questo conflitto, scegliendo gli obiettivi “sulla base delle minacce alla sicurezza della Federazione Russa”, ma avvertendo in anticipo i civili perché abbandonino le aree che potrebbero essere attaccate.

Tuttavia, il monito più inquietante lo ha lanciato agli Usa e alla Gran Bretagna, confermando che sei missili Atacms americani e un numero imprecisato di Storm Shadow britannici sono stati lanciati tra martedì e mercoledì sulle regioni russe di Bryansk e Kursk.

Pertanto, Putin ha aggiunto: “Ci consideriamo autorizzati a usare le nostre armi contro le strutture militari di quei Paesi che permettono l’impiego delle loro armi contro le nostre strutture. E in caso di un’escalation di azioni aggressive, risponderemo in modo deciso e simmetrico”.

Secondo il presidente, “la Russia è pronta a risolvere pacificamente tutti i problemi, ma è pronta anche a qualsiasi sviluppo degli eventi”.

Poi, l’attenzione del leader russo, si sposta sugli Stati Uniti e sul nuovo presidente Trump, il quale aveva promesso di riportare la pace tra Mosca e Kiev:

“Gli Stati Uniti hanno sbagliato a stracciare unilateralmente il Trattato sulle forze intermedie nucleari (Inf) che, firmato nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov, aveva messo al bando gli euromissili. E la decisione di abbandonarlo fu presa proprio durante la presidenza Trump, nel 2019. Quindi Mosca deciderà se e dove schierare missili a corto e medio raggio sulla base delle azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti”.

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Salvini sulla decisione della Corte Penale Internazionale: “Se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto”

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Il vicepremier Matteo Salvini è intervenuto a margine dell’assemblea Anci, parlando della recente decisione della Corte Penale Internazionale di elevare un mandato d’arresto nei confronti del leader israeliano Netanyahu.

Ecco le sue dichiarazioni:

“Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. I criminali di guerra sono altri. Non entro nel merito delle dinamiche internazionali. Israele è sotto attacco da decenni, i cittadini israeliani vivono con l’incubo dei missili e con i bunker sotto le case da decenni. Adesso dire che il criminale di guerra da arrestare è il premier di una delle poche democrazie che ci sono in Medioriente mi sembra irrispettoso e pericoloso, perché Israele non difende solo se stesso ma difende anche le libertà, le democrazie e i valori occidentali. Mi sembra evidente che sia una scelta politica dettata da alcuni paesi islamici che sono maggioranze in alcuni istituzioni internazionali”.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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