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Politica

Luigi Di Maio – M5S – attacchi risibili e inutili

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Accade che quando un corpo malato assume una medicina, la malattia comincia ad aumentare perché sente prossima la sua fine.
Accade che se chiudi una bestia feroce nello stretto di una gabbia i suoi denti si fanno più grossi ma hanno da mordere solo le sbarre.

Accade che in Italia diventare ridicoli è giustificato quando si cerca di difendere uno status quo che fa acqua da tutte le parti. Allora si comincia ad andare fuori di testa. Ci si sente spaventati perché l’ingiusto mondo, o sistema, che si è contribuito a edificare sta per crollare. Davanti a questo pericolo il panico assale anche i più calmi, i più sicuri, e si mettono a racimolare granelli difensivi risibili, inutili, ridicoli, pur di restare dove sono sempre stati. Ma nulla è per sempre, bisogna farsene una ragione.

Luigi Di Maio non ha bisogno di presentazioni o di essere difeso. La sua faccia, che conosco non solo dalla tv, è un temibile simbolo sovversivo, capace di incutere timore ai sostenitori delle vecchie logiche politiche, quelle che rappresentano da anni i pilastri di uno status quo iniquo, ma anche forte in apparenza, incrollabile, che ci fa credere di essere più astuto di quanto non sia, più intelligente della stupidità che in realtà coltiva nel retro bottega.

Se picchi bene e colpisci a dovere, prima o poi la crepa si crea. E questo comico sistema malato, indaffarato a combattere il potente farmaco a cinque stelle per conservare se stesso, ormai presenta una rete di crepe profonde prossime al crollo. Disperato si appiglia a qualsiasi cosa possa essere utile alla battaglia. Un po’ come un lottatore che persa la spada da mano, prende da terra una piccola pietra e con quella cerca di sfuggire al suo destino da sconfitto. Ma davanti a lui, l’avversario è vigoroso, pieno di energie. Indossa ancora una corazza per nulla scalfita, e impugna deciso il manico da cui fuoriesce una lama minacciosa.

Gli sms inviati dal Vice Presidente della Camera Di Maio alla Sindaca Raggi, sono una prova di quanto, pure nel retro, il movimento pratica realmente ciò che annuncia dai palchi. Evito di addentrami nei particolari che sono spiegati a dovere in questo articolo del blog del Movimento Cinque Stelle.

Quello che più mi interessa evidenziare in queste poche righe, è che i detrattori, i fautori di un imbarazzante tentativo di “screditamento”, teso a mettere in difficoltà uno dei volti simbolo del Movimento 5 Stelle, dimostrano soltanto quanto sia preoccupante lo stato di disorientamento che vivono. Sembrano  impacciati, maldestri,  quasi bisognosi di compassione.

La mala informazione è allo sbando. Cerca pulci sul pelo di un cane trattato da mesi con l’antiparassitario. Qualche volta le trova ma scopre che sono morte, prive di vita, secche. Montano notizie su questioni inesistenti, dove il “fatto non sussiste”. A mancare è proprio la notizia. Sperano di suggestionare l’opinione pubblica, impastando fango senza avere ne terra e ne acqua. Non sanno ancora che l’approccio degli utenti al mondo dell’informazione sta diventando sempre più critico e diffidente.

Al caro Luigi, oltre a mostrargli tutta la solidarietà, mi sento di dire: «dopo che avrai intrapreso la giusta azione legale a tua difesa, fatti un sorriso. Ridi di chi infierisce con un bastone di carta illudendosi di ammaccare un corpo d’acciaio.

Andrea Auletta

POLITICA

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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