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Politica

Esclusiva, la patata della Raggi

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Non quella di Berlusconiana memoria ovviamente, unta bisunta e usata, ma una fresca, di quelle che, almeno all’apparenza, danno il senso della spontaneità, esattamente quella della Virginia Raggi. È Libero ad annunciare la patata bollente, dalla penna di quel Feltri che già più volte ha rischiato di essere radiato dall’albo dei giornalisti, un giornale che di libero ha solo il titolo della testata, manco buono per certi bisogni fisiologici urgenti e improcrastinabili.

Paragonare le olgettine del suo benefattore è di una tristezza sconfinata, da taglio delle vene, anche per il ricordo che lo stesso giornale ci aveva lasciato di Ruby, la nipote di Mubarak, minorenne maggiorata da far credere al cavaliere che fosse una milf di consumata esperienza, e di tutte le altre ragazze ancora al soldo del presidente del consiglio più benvoluto dagli italiani.

Così, dopo le promesse “spromessate” del leader dell’accozzaglia politica di un Partito Democratico lacerato da lotte intestine e dal suo destino da prolasso emorroidario di esponenti rottamati e mai radiati dal registro dei mezzi fracassati, dopo le rassicurazioni di un certo Salvini attento al destino di profughi portatori di malattie e ladri di professione, arriva la patata “rovente” della Virginia, la sindaca di una capitale stuprata, abusata, violentata e depredata della sua bellezza, dagli stessi che finanziano certi giornali.

Non so se sia sessimo o semplice idiozia, in ogni caso mi fa schifo. La mia solidarietà a @virginiaraggi. La stampa ha superato ogni limite, così afferma il leader dei pentastellati Di Maio.

Ed è sessismo anche quando si pretende che un sindaco donna si chiami “sindaca”, che una donna non possa essere definita deputato o assessore, come se un sostantivo potesse modificare la sostanza di una persona, come se una donna potesse diventare più donna come sindaca mentre sarebbe costretta a radersi la barba se la si chiamasse sindaco.

Le donne non hanno bisogno di questi artefici, le donne non possono essere trattate da femmine da un Feltri qualunque e da donne quando rivestono un ruolo sociale, vanno rispettate con o senza patata rovente, vanno considerate quali esseri umani e sicuramente al di sopra di certi pennivendoli di regime.

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Politica

Elezioni regionali 2025, Piantedosi chiarisce la sua posizione: “Sono onorato, ma faccio un altro mestiere”

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Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è intervenuto ieri sera durante la presentazione del libro di Italo Bocchino a Napoli, rispondendo alle domande dei cronisti sulla diffusione delle armi tra i giovani nel capoluogo campano. Ecco le sue parole:

“C’è un piano straordinario che stiamo affinando e che si alimenterà, realizzabile anche attraverso un notevole sforzo di attribuzione di altre risorse che faremo adesso da dicembre a gennaio, e comunque nei primi mesi dell’anno tra Polizia e carabinieri. Metteremo a disposizione delle risorse che saranno quasi tutte dedicate al rafforzamento di questi servizi, che saranno fatti in quadranti cittadini e in orari soprattutto notturni, che sono quelli in cui certi fenomeni hanno fatto registrare la maggiore incidenza”.

Poi, aggiunge: “C’è sicuramente questa grande iattura che riguarda soprattutto Napoli, non solo ma soprattutto Napoli, di una diffusione che crea una disponibilità soprattutto per i ragazzi. Siamo impegnatissimi su questo, sono grato al Prefetto Questore e autorità giudiziaria. Abbiamo avuto uno scambio proficuo di opinioni sul punto anche con il procuratore Gratteri, che ringrazio per il supporto che dà con l’attività giudiziaria che porta avanti ma anche per il contributo che dà all’attività di prevenzione. Io spero di poter ritornare quanto prima e di poter commentare e raccontare anche qualche risultato tangibile di quello che verrà messo in campo”.

Inoltre, il ministro ha risposto alle domande su una sua eventuale candidatura alle prossime elezioni regionali del 2025:

“Sono molto onorato e ringrazio persone come Cirielli, ma faccio un altro mestiere, il ministro dell’Interno; è molto difficile, per motivi soggettivi e oggettivi, che ci sia la mia candidatura. Non sarei un papa straniero, sono avellinese nato a Napoli, sono intimamente legato, ma è giusto che ci sia qualcosa che maturi dalla classe dirigente locale”.

Poi, conclude parlando del diverso peso che potrebbero avere i partiti del centrodestra:

“Segnalo che tutti i partiti del centrodestra registrano un margine di crescita, la stessa Lega registra in alcune province del Sud percentuali maggiori rispetto ad altre del nord e lo stesso accade per Forza Italia, lo dico non per contraddire il rapporto squilibrato tra i partiti, con Fdl che è accreditato al 30%”.

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Politica

Casalnuovo si prepara ad accogliere gli Stati Generali di Forza Italia: i particolari

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Il comune di Casalnuovo si prepara ad accogliere gli Stati Generali di Forza Italia per la Provincia di Napoli in vista delle elezioni regionali del 2025.

L’incontro si terrà domani, sabato 23 novembre, a partire dalle 16:30 presso Palazzo Lancellotti. Pertanto saranno presenti all’appuntamento vari sindaci, consiglieri e dirigenti azzurri per discutere del rilancio politico del territorio e del ruolo centrale di Forza Italia nella prossima campagna elettorale. Ad aprire i lavori sarà il senatore Francesco Silvestro, in qualità di Commissario Provinciale.

Inoltre sono previsti gli interventi degli amministratori locali, sindaci, consiglieri metropolitani, consiglieri regionali e dirigenti del partito azzurro. Le conclusioni politiche saranno affidate a due figure chiave del partito: l’onorevole Tullio Ferrante, Sottosegretario al MIT, e l’onorevole Fulvio Martusciello, Segretario regionale di Forza Italia Campania.

A chiudere l’incontro sarà il senatore Maurizio Gasparri, Capogruppo di Forza Italia al Senato, con un intervento sulle prospettive nazionali e regionali del partito.

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POLITICA

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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