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Cronaca

Bonafede: “Chiediamo un gruppo lavoro di maggioranza per il Recovery Plan”

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Alfonso Bonafede, capodelegazione del Movimento 5 Stelle e ministro della Giustizia, ha chiesto di aprire un gruppo di lavoro con i rappresentanti delle forze di maggioranza per discutere del Recovery Plan.

Una mossa, questa, che serve anche per far passare i malumori di Italia Viva che da settimane ha chiesto chiarezza e trasparenza al presidente del Consiglio proprio su questo Recovery Plan.

“Bisogna fare in fretta. Ce lo chiede il Paese. I cittadini stanno per affrontare un Natale molto difficile, dobbiamo dare risposte”, ha affermato il pentastellato Bonafede.

Poi ha aggiunto. “Il recovery rappresenta l’occasione per una svolta per ridisegnare il Paese nei prossimi dieci anni. Lasciamo da parte ogni sterile polemica, i cittadini non meritano di assistere ad uno spettacolino della politica in cui si parla di crisi di governo o di rimpasto, i cittadini vogliono vederci lavorare”.

Infine.  “Su alcuni punti ci siamo trovati più vicini, su altri c’è ancora da lavorare come è normale che sia. Lo faremo discutendo, intorno a un tavolo, nella collegialità che richiede un progetto di questo tipo”.

Conclude. “In ogni caso, per il M5s la proroga fino al 2023 del Superbonus per l’edilizia è irrinunciabile. Oggi ci siamo confrontati su tanti temi che sono sul tavolo: svolta green, digitalizzazione, inclusione sociale rappresentano i temi che da sempre sono nel Dna del M5s. Oggi abbiamo puntato anche su alcuni singoli temi, come la scuola; il superbonus, sulla necessità di investire per consentire alle nostre imprese di ripartire”.

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Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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