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Napoli

NAPOLI. Passa anche il Consolidato e i partiti inghiottono la loro brama di sostituzione del potere

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NAPOLI – Anche il Bilancio consolidato è stato approvato. Consolidata è stata anche la tenuta di De Magistris fino a fine mandato e con essa anche tante promesse fatte che sicuramente verranno portate a termine.

Stamattina in aula si sentiva ancora aria di polemica, specialmente sul risultato di Giovedì scorso sul Bilancio previsionale. Il messaggio che quelli dell’opposizione vogliono far passare per forza è che l’ex magistrato sia salvo grazie alle assenze di Forza Italia, mentre dal suo canto il primo cittadino si difende asserendo ancora una volta che non è stato altro un voto di responsabilità da parte di chi ha realmente ha a cuore le sorti della città, come il la Consigliera Anna Ulleto – a cui vanno le condoglianze della nostra redazione per la triste dipartita del compagno – che per l’occasione non ha fatto mancare il suo voto favorevole sulla previsione di bilancio.

Col petto gonfio d’orgoglio e di soddisfazione, i vincitori morali della battaglia sul bilancio si sono ripresentati stamattina in aula per il voto sul consolidato, ovviamente anche quest’ultimo è stato approvato col voto responsabile della parte civica della città mentre tutti i partiti (PD, Italia Viva, M5S, Fratelli d’Italia e Forza Italia), ancora legati a vecchie logiche, hanno votato contro.

De Magistris si è detto soddisfatto e da oggi già sono partiti i lavori per nuove assunzioni e la stabilizzazione degli LSU così come promesso alcune settimane fa.

In realtà anche quest’ultima promessa è stata tema di discordia, proprio perché i detrattori della fascia tricolore hanno ostacolato in tutti i modi l’approvazione del bilancio per una mera opportunità politica legata alla prossima campagna elettorale. In poche parole boicottare le assunzioni per togliere merito al leader arancione di portare a casa un risultato che sicuramente avrebbe avuto, così come avrà, ripercussioni sulla prossima tornata elettorale. E non fa nulla se le azioni perpetrate in aula non vanno verso il bene collettivo, l’unica mira che hanno avuto i partiti finora è quella legata alla sostituzione del potere e non alla valutazione oggettiva legata all’interesse pubblico.

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Cronaca

Truffe ad anziani in tutto il Sud Italia, sgominata la centrale dei “finti carabinieri”

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Maxi operazione dei Carabinieri nel cuore di Napoli, dove i militari del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dei colleghi partenopei, hanno sgominato una ‘centrale delle truffe’, con base operativa nei pressi di Porta San Gennaro, ma che operava in tutto il Sud Italia.

L’operazione è stata avviata dai Carabinieri di Reggio Calabria grazie a una segnalazione su una truffa avvenuta lo scorso maggio a San Giorgio Morgeto, piccolo centro della provincia di Reggio Calabria. Nei guai due pregiudicati che, utilizzando l’ormai consueto metodo del ‘falso carabiniere’, avevano raggirato un’anziana signora, invalida al 100%, convincendola a consegnare tutti i gioielli che custodiva in casa.

Per persuaderla, avevano inscenato un falso incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il nipote, e avevano richiesto una finta cauzione per evitare l’arresto del giovane. Spaventata e preoccupata per il nipote, la donna ha ceduto i suoi preziosi, ricordi di una vita, per un valore stimato superiore ai 40mila euro.

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Cronaca

Droga e telefonini in carcere, beccati i corrieri

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Stamane è in corso un’operazione della Polizia a Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale partenopeo, su richiesta dalla Procura. Quindi sono 12 le persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate dei reati associativi di traffico di droga e l’accesso indebito di cellulari per i detenuti. I reati scoperti sono aggravati dal metodo mafioso.

Lo scorso settembre il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha tenuto una conferenza stampa in seguito al blitz contro i clan casertani. “I detenuti continuano a comunicare dal carcere, a mandare video di feste e compleanni, riescono a comunicare tra di loro e quando ho proposto di comprare i jammer almeno nelle carceri di alta sicurezza, non sono stato ascoltato, mi hanno detto che fanno male alla salute“. Gli jammer sono inibitori di segnale che costano ognuno 60mila euro.

Mi è stato detto – ha aggiunto il magistrato calabrese – che la penitenziaria deve comunicare con il telefonino, mi risulta invece che c’è un telefono con il filo per chiamare i superiori e gli uffici. Non avendo preso provvedimento seri, per ora vengono usati in alcune carceri l’inibizione dei droni anche se poi nella realtà sono già stati usate anche delle contromisure per inibire gli inibitori di droni“.

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Cronaca

“Renà non mi lasciare”, le ultime parole di Arcangelo Correra

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Prima di perdere i sensi avrebbe detto “Renà non mi lasciare”, Arcangelo Correra, il 18enne morto sabato scorso in ospedale dopo essere stato ferito a morte alla testa da un colpo di pistola esploso dall’amico Renato Caiafa di 18 anni che, a suo dire, stava maneggiando una pistola trovata poco prima sulla ruota di una macchina parcheggiata.
Il giovane ha voluto riferire la circostanza stamattina nel corso dell’udienza di convalida del fermo emesso dalla Procura di Napoli (pm Capasso) e notificato dalla Polizia di Stato; fermo che poco fa il gip non ha convalidato disponendo comunque la detenzione in carcere per l’indagato.

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