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Cronaca

Ospedale Cardarelli. Muore e “scompaiono” gli effetti personali, tra i quali anche la fede

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Dopo il caso del video che ha suscitato “scalpore”, continuano le notizie a dir poco spiacevoli per il più grande presidio ospedaliero di Napoli, il Cardarelli.

Questa volta, a raccontare una storia molto triste, è stata una figlia che a causa del Coronavirus ha perso il padre che era stato ricoverato presso il nosocomio, ma non le hanno più restituito gli effetti personali, tra i quali anche la fede.

In quest’ultimo caso (e non lo si dovrebbe neppure precisare) più che di effetti personali si dovrebbe parlare di “affetti” in quanto la fede prima di essere un oggetto di valore è qualcosa cui vengono associati ricordi, affetti, simboli, tutto ciò che forse oggi si sta perdendo più che mai.

La donna ha così raccontato durante la trasmissione “Tagadà” su La7, che il padre era giunto in ospedale sabato attraverso un’ambulanza privata dopo che per 19 giorni era stato a casa a seguito del riscontro del contagio da Covid.

L’uomo aveva già avuto 6 bypass e per questo la positività al virus era considerata maggiormente preoccupante dai suoi familiari.

L’uomo di 79 anni sarebbe morto al pronto soccorso dell’Ospedale Cardarelli ma i suoi averi non sono mai stati restituiti alla famiglia.Tra questi ultimi, oltre alla fede, anche il portafogli, due cellulari, un orologio ed una borsa.

La situazione in Campania diviene così sempre più preoccupante, e oltre che la malasanità, a destare pensieri a dir poco spiacevoli sono anche episodi poco chiari e di sciacallaggio.

 

 

[Foto: TeleclubItalia]

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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