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Casavatore

CASAVATORE – Buona la prima? Mica poi tanto…

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CASAVATORE – Deluse le aspettative, altissime considerata l’attesa per la composizione della Giunta composta interamente da superprofessionisti non residenti e totalmente sconosciuti al panorama politico locale, anche se il Sindaco ne ha garantito più volte competenza certificata in materia amministrativa, il primo consiglio comunale di Casavatore  si è tenuto all’insegna della polemica. Anzi, non proprio. Perché i continui, ripetuti appelli alla collaborazione e alla non belligeranza, incuranti della premessa del consigliere Luigi Maglione che, facendosi portavoce della minoranza, ha palesato inequivocabilmente la volontà di approvare qualunque provvedimento indirizzato in favore dei propri concittadini, si sono più volte sprecati, quasi con insistenza. Identica l’apertura della consigliera Elisabetta Puzone, che faceva notare al Sindaco come alcuni punti del programma del M5S fossero stati, con opportuno drag & drop, importati dalla maggioranza, motivo questo di orgoglio per la portavoce pentastellata, accompagnato all’augurio che si voglia dare concretamente avvio ad un nuovo corso di politica orientata al sociale. Pietosa la qualità della diretta streaming, quanto mai necessaria viste le limitazioni dovute al Covid-19. Da far rimpiangere le prime tecnologie GSM. Votazione con proporzioni bulgare terribilmente scontata (più che altro una mera formalità) per la Presidente del Consiglio Comunale, e nuove polemiche sull’assegnazione della carica di vice presidente, che l’opposizione ha cortesemente rispedito al mittente. Decisione evidentemente non gradita alla maggioranza, che imperterrita si ostinava a ripetere più volte una consultazione dall’esito scontato, attendendosi un risultato diverso, con buona pace del povero Einstein. Il fascino della carica, evidentemente, non vale per tutti. Molte interruzioni, dialoghi improntati più allo scontro che ad una reale volontà di collaborazione, la solita passerella di buone intenzioni con la citazione, decisamente da disco rotto, della ricerca di “un Paese migliore”, che ha preso il posto del “bene del Paese”. Da sostantivo ad aggettivo, non è poi tutta questa rivoluzione. Non sono mancati i richiami all’ordine, forse eccessivi considerata la difficile situazione sanitaria ed economica, ma pur sempre espressione di una maggioranza molto caratterizzata politicamente. Con queste premesse appare difficile instaurare da subito un dialogo costruttivo, almeno dal lato della maggioranza. A complicare il tutto, le mancate spiegazioni in merito alle importantissime deleghe per il momento non assegnate, tra le quali Lavori Pubblici e Bilancio, e motivo di visibile imbarazzo la risposta del Sindaco alla richiesta di un consigliere sulla drammatica situazione economica del Comune, liquidata laconicamente con la solita necessità di acquisire ulteriore documentazione. Come se non fosse già disponibile da mesi e di pubblico dominio. E allora da domani, ma solo da domani, avanti come un treno. Con la speranza che dall’iniziale Frecciarossa non si ripieghi per un più tradizionale e tranquillo convoglioregionale. Attendendo la navetta promessa e, restando in tema di treni, la famosa metropolitana. Si è già detto “lasciateli lavorare”?

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Aversa

Stragi sul lavoro, operaio 49enne di Casavatore trovato morto con vistoso trauma cranico

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Un operaio, di 49 anni, è morto in un incidente sul lavoro nella zona industriale di Carinaro, al confine con Aversa, nel Casertano.

E’ accaduto nell’area di una ditta attiva nel settore della distribuzione di prodotti farmaceutici. Il suo corpo presentava un vistoso trauma cranico, forse conseguenza dell’impatto della testa con l’asfalto, dopo un volo di diversi metri.
Dubbi però sulla dinamica, in mancanza di testimoni diretti.

Giunti i soccorsi, gli operatori del 118 non hanno potuto far altro che dichiararne il decesso.

Sul luogo dell’incidente sono sopraggiunti poi carabinieri e ispettori del lavoro. La salma si trova adesso presso l’istituto di mecidina legale di Giugliano, in attesa dell’eventuale autopsia.

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Casavatore

Casavatore: assaltata la caffetteria Glamour

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L’area nord di Napoli è in piena emergenza criminalità. I furti, tra attività commerciali e abitazioni, ormai, sono diventati innumerevoli.
Pochi giorni fa, è stato il turno di Casavatore in via Emilio Segrè, luogo in cui dei malviventi hanno letteralmente assaltato la caffetteria Glamour. Grazie all’ausilio delle telecamere, si è potuta notare la calma serafica che ha contraddistinto di due ladri in azione. Dapprima hanno sforzato con una spranga la saracinesca, hanno fatto ingresso all’interno, e poi sono andati spediti verso il registratore di cassa da cui hanno prelevato il consistente bottino.
Danni da migliaia di euro per il titolare tra contanti portati via e il devasto fatto all’ingresso.

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Casavatore

CASAVATORE – Consiglio monco, salta la seduta

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Un ordine del giorno decisamente nutrito, che avrebbe lasciato presagire una lunga maratona di interventi e discussioni: prevista infatti questa sera l’apposizione del vincolo di PRG preordinato all’esproprio dei terreni interessati al collegamento tra la stazione di Afragola e la rete metropolitana di Napoli, l’approvazione del bilancio consolidato dell’esercizio 2022, una formale modifica allo Statuto Festa relativa ai soli termini di presentazione delle istanze e le dimissioni del Presidente della Commissione trasparenza, il Consigliere Giovanni Del Prete.

Proprio da quest’ultimo punto l’opposizione è partita intervenendo a gamba tesa in apertura: con l’annuncio delle sue dimissioni, il Presidente ha sollevato alcune eccezioni meritevoli di opportuna riflessione, in particolare la gestione singolare delle tariffe da parte di alcuni operatori all’interno del Consorzio Cimiteriale e la curiosa permanenza dell’attuale direttore ad interim il cui incarico sembra essersi trasformato in perpetuum.

E’ stato in particolare sottolineato il duplice ruolo di controllore e controllato del Funzionario attualmente delegato. In merito alla vicenda della rimozione dei rifiuti combusti in prossimità di Via Saragat su terreni di proprietà di privati l’ormai ex Presidente manifesta seri dubbi sulla trasparenza dell’operazione, lamentando il notevole costo dell’operazione per le casse comunali dovuto ai continui ritardi nella pasticciata gestione dell’operazione che, ricorderete, comportò oltre un anno fa l’emissione di apposita ordinanza poi ritirata tra l’imbarazzo generale.

A nulla è valso il timido tentativo della Presidenza del Consiglio di mettere a tacere lo scomodo oratore, ormai un fiume in piena. Presenti in aula anche i Consiglieri “congelati” che abbandonano il civico consesso manifestando, con l’intervento di Francesco Napolitano, sincero apprezzamento per le dichiarazioni del Consigliere Del Prete. Assente uno dei quattro membri del locale PD. E proprio a causa di tale preziosa assenza è saltato il numero legale, generando evidente scompiglio in una maggioranza ormai traballante, rendendo così necessaria una nuova convocazione a stretto giro.

Ancora una volta si percepisce il clima di nervosismo nei banchi del Governo, per le inevitabili conseguenze che deriveranno da questa sorta di ammutinamento politico interno anche se, ne siamo sicuri, il tutto sarà puntualmente minimizzato dagli interessati, così come ci hanno tristemente abituati, derubricando l’accaduto a semplice verifica degli equilibri interni. Non si escludono, tuttavia, ulteriori ostracismi.

Intanto il Paese tra scuole a metà, strutture sportive in attesa di un destino migliore, strade sporche e nuove ondate di cemento in arrivo con la resurrezione del “piano casa”, resta a guardare da una finestra che appare giorno dopo giorno sempre meno trasparente. Curioso che solo poche ore dopo un evento a favore della legalità, con l’intitolazione di uno spazio verde ad una giovane vittima della mafia, per la verità poco partecipato, sia mancato stasera proprio il numero legale.

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