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Avv. Criscione: “La silenziosa archiviazione della procedura di infrazione del voucher”

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AVV. CRISCIONE: “LA SILENZIOSA ARCHIVIAZIONE DELLA PROCEDURA DI INFRAZIONE DEL VOUCHER”

Quando una norma non è più adeguata al tempo, un legislatore attento corre ai ripari e la adegua. E’ stato da sempre così. Il legislatore che in passato non mostrava questa qualità spesso è stato cambiato talvolta anche senza il filtro democratico delle elezioni.

Prima ancora del Lockdown, la norma che regola il recesso del pacchetto prima della partenza a causa della forza maggiore ha mostrato alcune pericolose falle che sono diventate vere e proprie voragini durante tutti i mesi della fase emergenziale.

L’art. 12 comma II della Direttiva Pacchetti 2015/2302, recepito con deferenza in Italia con l’art. 41 comma 4 del Codice del Turismo, ha messo a disposizione del Consumatore la tutela massima del rimborso integrale in caso di risoluzione del pacchetto per forza maggiore.

A parte l’imperfezione di una norma che prevede le “circostanze inevitabili e straordinarie” soltanto per il luogo di destinazione e che non contempla il necessario requisito soggettivo dell’imprevedibilità, fondamentale per la forza maggiore, la miopia del legislatore comunitario poteva essere giustificata in un periodo – gli anni di preparazione della Direttiva, antecedenti al 2015 – durante i quali non si potevano neppure lontanamente prevedere gli effetti devastanti di una pandemia nel settore turistico.

Tuttavia, appena percepita la portata catastrofica di questa norma che tutela al massimo soltanto il Consumatore, lasciando il Professionista in balia di contenziosi con i propri fornitori e costringendolo ad interpretare polizze assicurative di compagnie ovviamente sulla difensiva per evitare, a loro volta, crac finanziari, un Legislatore equilibrato e lungimirante doveva correre immediatamente ai ripari.

La Commissione UE non solo è stata alla finestra, spettatore passivo di un cataclisma, ma quando alcuni Stati membri, in assenza anche di misure di sostegno economiche serie, hanno escogitato il rimedio del voucher, si è fiondata all’attacco, dimostrando di essere incline a mettere al pubblico ludibrio il problema senza trovare tuttavia la soluzione.

Il voucher, puntello artigianale, provvisorio, ma efficace e tempestivo male minore (introdotto in Italia con il Decreto-legge n. 9 del 2 marzo 2020, pochi giorni dopo il primo Lockdown parziale) per salvare un sistema al collasso, ha subìto le invettive prima delle associazioni consumistiche di categoria e poi la “scomunica ufficiale” della Raccomandazione del 13 maggio 2020 della Commissione UE, un atto di soft law senza alcun contenuto precettivo con il quale il Governo di Bruxelles in pratica non bocciava il voucher, ma ne indicava alcune caratteristiche (durata, protezione e riscattabilità in caso di mancato utilizzo) imprescindibili.

I media, invece di prendere atto che l’Europa non aveva fatto nulla e si era limitata a “sfrondare” il lavoro già fatto dal legislatore domestico, senza neppure ringraziarlo per il suo intervento, ma scatenando una fatwa nei suoi confronti, seguivano immediatamente la moda della gogna mediatica scatenata nei confronti di un settore – quello turistico – ormai già in terapia intensiva.

Il colpo di grazia al sistema voucher – con tempismo quasi cronometrico – veniva assestato prima dall’Antitrust con la Segnalazione del 28 maggio 2020 – altro provvedimento senza alcun contenuto precettivo (come le “raccomandazioni” di recenti DPCM) – e poi dalla medesima Commissione UE con la famigerata procedura di infrazione del 2 luglio 2020.

Il legislatore interno – alle prese con la conversione in legge del Decreto-legge n. 34 del 19 maggio 2020 – correva ai ripari e si prodigava in un sottomesso “salutino” a Bruxelles, segnando di fatto il de profundis del voucher, unico strumento per dare ossigeno ad un settore in totale asfissia di incassi.

Tutto con grande clamore – con l’avallo di alcune associazioni di consumatori – e con l’effetto di ridurre T.O. e Agenzie di Viaggio agli occhi del Consumatore medio come una potente lobby affaristica sotto l’ala protettiva di un Governo compiacente e di non meglio indentificati poteri forti.

Gli effetti sono stati: discredito della categoria, aumento esponenziale del contenzioso con aumento di costi, azzeramento del fatturato ed azzeramento dei preventivi, senza prendere in considerazione il contenzioso che travolgerà i voucher emessi prima della riforma della legge n. 77 del 17 luglio 2020.

Infine, il DPCM del 24 ottobre 2020 che non ha avuto il coraggio di disporre esplicitamente la sospensione del Turismo, ma di fatto, lo ha messo in naftalina, infliggendogli il colpo di grazia. Adesso, in mezzo alle macerie, l’archiviazione della procedura di infrazione del 2 luglio 2020 da parte della Commissione UE suona come una beffa, un dolcetto-scherzetto tipico di Halloween.

Le trombe che avevano accompagnato la Raccomandazione del 13 maggio 2020 e la notifica del 2 luglio della procedura di infrazione non suonano adesso per cominciare urbi et orbi che la Commissione UE ha archiviato la procedura e che, come al solito, dopo aver trovato un problema ed averlo archiviato, non produce alcuna soluzione, neppure sotto le vesti di misure di sostegno economico o di riforme normative strutturali.

Anche la Chiesa – che ha il compito di preservare dogmi ferrei e necessari per la conservazione della Fede e non quello più agevole di adeguare norme giuridiche elastiche – ha chiesto scusa per il rogo di Giordano Bruno o la condanna di Galileo; la Commissione UE invece archivia in silenzio dopo aver lanciato crociate sommarie e sanguinarie.

Adesso che non c’è il voucher, il Turismo organizzato è fermo perché l’art. 41 comma 4, senza le necessarie deroghe della fase emergenziale, ha ripreso la sua piena efficacia. La vecchia legge è salva e pure il Consumatore, il Turismo, invece, no. Una vicenda, quella della Commissione UE, aguzzina di un voucher criminale, che ricorda I Miserabili di Victor Hugo e la figura giustizialista di Javert, per il quale l’ideale non consisteva nell’essere umano, grande, sublime; ma nell’essere irreprensibile. Un rigore che portò il povero Javert al suicidio. Il rigore meno nobile della Commissione UE porta soltanto all’eccidio del Turismo.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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Il piccolo Ethan riabbraccia finalmente la madre Claudia: “Sono felicissima”

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una madre e di un figlio che si sono ritrovati dopo circa tre mesi.

Si tratta del piccolo Ethan, che ha finalmente riabbracciato la madre Claudia, dopo che lo scorso agosto il padre del piccolo nonché ex marito della donna, Eric Howard Nichols, le aveva sottratto con l’inganno il bambino mentre erano in vacanza in Puglia.

Tuttavia, la Polizia statunitense è riuscita a rintracciare e bloccare l’uomo nella contea di Orange a Los Angeles, dove si era trasferito con il figlio dopo la fuga. Pertanto, intorno alle 23 di ieri la donna è arrivata a Los Angeles riabbracciando il figlio.

Ecco le parole della donna:

“Sono felicissima. Come mi ha visto, mi ha fatto il suo splendido sorriso. L’ho trovato cresciuto, molto più pesante, ormai ha sei denti e gattona velocissimo. Si mette dritto in piedi da solo, è meraviglioso essere di nuovo con lui”.

Adesso il piccolo è stato affidato temporaneamente alla madre Claudia Ciampa, poiché ci sarà un percorso giudiziario che vedrà come controparte il padre americano del bambino, con un giudice che deciderà sull’applicazione della Convenzione Internazionale de L’Aja e a chi spetterà tenerlo definitivamente.

“Ora cominceranno le udienze, di cui la prima sarà già domani. Speriamo che si risolva tutto per il meglio e al più presto, così che possiamo tornare insieme in Italia”, afferma Claudia dall’America.

L’avvocato Gian Ettore Gassani, difensore di Claudia e presidente dell’AMI ha aggiunto:

“Il ministero invita tutti alla calma e siamo d’accordo anche io e la madre. Siamo solo all’inizio di un’avventura difficile, che ci farà attendere ancora un po’ di tempo per la decisione finale del giudice sul rimpatrio della signora Ciampa e di suo figlio”.

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Napoli celebra Maradona con un raduno a lui dedicato: le ultime

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Diego Armando Maradona continua a vivere nel ricordo di chi lo ha amato e di chi ne ha ammirato le gesta, soprattutto quella città di Napoli che non lo ha mai dimenticato.

Pertanto, grazie all’idea dell’avvocato Sergio Pisani, la figura del Pibe de Oro sarà celebrata nel raduno intitolato ‘Maraduno’, che vedrà la partecipazione attiva del pubblico protagonista del primo murales umano dedicato al compianto campione argentino.

Il raduno si terrà all’Edenlandia di Napoli domenica 24 novembre, con l’obiettivo di unire i tifosi, i sostenitori di Diego e la città intera. Gli organizzatori invitano i partecipanti a portare foto dei loro tatuaggi e tributi artistici dedicati al campione argentino, che verranno poi trasformati in un murales collettivo.

L’inizio è fissato per le ore 12, con un dj set a tema Maradona e proiezioni su un maxischermo. Seguiranno l’esibizione della Banda Argentina e canti in onore di Diego; la raccolta e l’esposizione di cimeli e tatuaggi tributo a Maradona, con apertura del progetto murales umano; una mostra dei cimeli storici di Maradona; la premiazione dei 10 personaggi vicini a Diego e una foto di gruppo per il libro celebrativo realizzato con l’editore Cuzzolin, con le fotografie che verranno scattate dai professionisti Mario Durante e Nico Nocera.

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