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Cronaca

NAPOLI. Tenda dell’esercito con posti letto Covid al Cardarelli: l’annuncio

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Alle spalle dell’ospedale Cardarelli sarà allestita una tenda dell’esercito che ospiterà ben 20 posti letto per i pazienti covid.

Ad annunciarlo è stato il direttore generale del Cardarelli di Napoli Giuseppe Longo all’Ansa:

Alle spalle del pronto soccorso sarà allestita nei prossimi giorni una tenda dell’esercito da 240 metri quadrati con venti posti letto, che ospiteranno pazienti covid che necessitano di osservazione ma non hanno gravi sintomi.

La struttura sarà riscaldata e ci permetterà di decomprimere il pronto soccorso dove arrivano molti pazienti. Il momento è di forte pressione ma noi assisteremo tutti, non rifiuteremo mai un paziente.

La tenda dell’esercito sarà allestita nell’area tradizionalmente dedicata al parcheggio delle auto alle spalle del pronto soccorso, oggi i tecnici sono al lavoro per pianificarne l’istallazione. Credo potrà essere montata entro martedì-mercoledì.

Al suo interno lavoreranno i medici del Cardarelli. Nella nota della protezione civile nazionale è indicato che potrà essere fornito anche del personale, vedremo, per ora ci saranno i nostri medici e infermieri che stanno sostenendo uno stress molto forte ma lavorano con grande impegno, sanno di essere in un fronte di guerra.

In questo momento i pronto soccorso sono sottoposti a una forte pressione soprattutto la sera capita che arrivino anche 7-8 ambulanze contemporaneamente e quattro auto private. Noi accettiamo tutti, ho detto al personale che possiamo avere anche 50 pazienti insieme e non smetteremo di dare assistenza. Ma servono gli spazi per sopportare questa pressione e questa tenda ci aiuterà per i pazienti da tenere in osservazione con sintomi ma non gravi.

Il programma è nazionale, riguarda diverse Regioni come il Piemonte, la Liguria e anche la Campania e noi del Cardarelli siamo stati individuati per la fornitura della struttura”.

Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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