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Cronaca

Chiusura scuole dell’Infanzia in Campania, Mosca: “Chiedo al presidente di far chiarezza”

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L’ultima ordinanza di Vincenzo De Luca, presidente della regione Campania, è stata quella di chiudere le scuole dell’infanzia (QUI i dettagli). Il politico Raffaele Mosca, ex candidato al Consiglio Regionale con il partito Noi Campani e imprenditore del settore Scuola, ha espresso il suo pensiero su questa ordinanza.

Ancora che si parla degli asilo nido solo inserendo la dicitura scuola dell’ infanzia!!
Ma in Regione Campania ci sono o ci fanno?  Se non si conosce la differenza tra i diversi gradi di istruzione affidatevi ad esperti visto che sono passati 12 mesi e probabilmente non è ancora chiaro a qualcuno che dire asilo nido ( 0/3anni) non è dire scuola dell’ infanzia (3/6anni). L’ordinanza numero 86 della Regione Campania, stabilisce e sancisce la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado senza far riferimento alcuno agli asili nido, eppure le migliori testate giornalistiche riportano chiusura di asili nido”.

La richiesta. “Dunque chiedo al presidente di chiarire il punto e di far chiarezza, anche perché nel decreto ristoro non vengono citate le società gestori di scuole paritarie nonché strutture private che gestiscono scuole di ogni ordine e grado. Pertanto questa chiusura non prevista dal governo ma solamente dalla regione Campania andrà a creare un danno economico che porterà alla differenziazione socio-economica tra le diverse regioni di gestori che svolgono la stessa attività. In quanto ad esempio A Bari restano aperte le scuole dell’ infanzia e gli asili Nido e solo in Campania tutto chiuso!!!”.

Bonus alle scuole. “Chiedo altresì impegno del governo sull’ inserimento dei codici ateco delle scuole per il decreto ristoro. Dunque questo creerà un ulteriore chiusura definitiva di scuole di ogni ordine e grado gestite da privati.  Fate chiarezza, STIAMO UCCIDENDO IL FUTURO CHIUDENDO LE SCUOLE!!! Almeno cerchiamo di salvarle!!!”.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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