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Cronaca

Coronavirus, Decaro: “Che facciamo, chiudiamo le piazze con i cartelloni?”

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DECARO: “CHE FACCIAMO, CHIUDIAMO LE PIAZZE CON DEI CARTELLONI?”

di Carmine D’Argenio

Il sindaco di Bari e Presidente dell’Anci Antonio Decaro ha commentato a Sky Tg24 le restrizioni anti-movida previste nel nuovo Dpcm:

Noi Sindaci non abbiamo mai avuto problemi a prenderci le responsabilità: avrete sicuramente visto me stesso in qualche video allontanare i miei concittadini dalle piazze per evitare passati assemblamenti. Figurarsi se abbiamo problemi ad assumerci alcunché. Ma è una questione di correttezza istituzionale.

Per come è scritto il Decreto non si capisce quante persone possono stare su di un’area prima che si debba intervenire. Soprattutto il Questore ed il Prefetto devono dire chi controlla le aree che non possiamo coprire noi contemporaneamente.

I Sindaci non si sottraggono alle responsabilità, ma inserire una norma del genere all’interno del Decreto senza neanche interpellarli, è sembrato un voler scaricare sugli stessi sindaci gli effetti e le conseguenze di decisioni come quelle di un coprifuoco.

Dopodiché la comunicazione ai cittadini come deve avvenire? Chiudiamo le piazze ai pedoni con una cartellonistica? Non si riesce a vedere un punto d’incontro come invece avvenuto nelle ultime ore nella questione del Trasporto Pubblico – Scuola. Non potendo accettare l’80 per cento della capienza di un mezzo pubblico, che significa tenere assembrati in gruppi di cinque persone in un metro quadrato, avevamo chiesto di ampliare la disponibilità del numero dei mezzi di trasporto. Negataci anche questa possibilità, è stato trovato l’accordo sull’ingresso scolastico scaglionato.

Attendiamo indicazioni dal Prefetto, che rappresenta il Governo sui territori, per capire se dovranno essere i sindaci ad individuare tali aree“.

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Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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