AFRAGOLA – Non si fermano solo dietro al bilancio le responsabilità del sindaco Claudio Grillo. Dopo le dichiarazioni dell’On. Pina Castiello dove precisa che la Lega si tira fuori dalla maggioranza accusando il Sindaco di avere un atteggiamento troppo disinvolto per le proprie responsabilità, è doveroso porre l’accento anche su un’altra questione che sta tenendo banco in questi giorni, ossia la questione Lu.Mo. legata all’assegnazione delle aule delle scuole Mozzillo e A. Moro.
Abbiamo già raccontato che intermediario dell’operazione è stato il Prof. Michele Dulvi Corcione che per la sola amicizia che nutre nei confronti dei dirigenti scolastici si era tanto prodigato affinché con una sola trattativa venissero risolti due problemi, quello dell’assegnazione del Lu.Mo. e l’allargamento delle scuole Mozzillo e A. Moro in merito all’emergenza COVID.
Sembrava tutto fatto ma all’ultimo momento è saltato tutto. Galeotta fu quella bouvette che per l’Avv. Biagio Fusco – delegato dalla Società Atlantide vincitrice dell’affidamento del Lu.Mo. a trattare con l’ente comunale – poteva anche essere spostata all’interno della ludoteca – la seconda struttura presente nel complesso – mentre per chi ha realmente potere decisionale, la bouvette doveva insistere per forza dove ubicata nel progetto.
Ovviamente, senza voler ribaltare la questione, l’affidatario ha ragion da vendere nel decidere cosa e come, gratuitamente, cedere di nuovo alla proprietà del Comune di Afragola ed è anche vero che all’inizio si era chiesto solo la parte antistante per i soli mesi che riguardassero l’emergenza, salvo poi cambiare idea da parte dell’ente e richiedere lo stabile antistante per tutta la durata dell’affidamento, ossia nove anni e anche su quest’altra richiesta l’affidatario non ha avuto nulla da obiettare.
Dall’altro canto invece ci si indigna e non poco se ad un certo punto si trova un accordo e poi si fa saltare tutto solo perché si scopre che la persona delegata a trattare in realtà non è delegata affatto ma è solo un semplice portavoce senza alcun potere decisionale ed è anche logico il fatto che all’interno di una struttura dedicata ai bambini non ci fosse il contatto con attività estranee a quelle didattiche anche se a parere degli affidatari le aree possono tranquillamente essere divise.
Insomma una situazione torbida perché da un lato abbiamo un ente comunale che da più di due anni non consegna le chiavi al legittimo gestore della struttura, dall’altro lato l’ente non riesce a dialogare con chi realmente possiede potere decisionale e così si raggiunge la modalità kafkiana che chiunque si inserisca in questa trattativa cerca di trovare il proprio tornaconto personale e non sono mancati soggetti del genere in queste ultime battute, tanto è vero che anche un’associazione del territorio “Itaca” formata per lo più da ex amministratori ha tentato di strumentalizzare la vicenda ma pronta è stata la risposta dell’Assessore allo Sport Cristina Acri che insieme al suo capogruppo Antonio Boemio e al Consigliere Francesco Castaldo hanno inviato un Comunicato Stampa per chiarire la questione: “Ho letto con molta attenzione e stupore il comunicato dell’Associazione Itaca, che probabilmente ha smesso i panni di consesso culturale per assumere quelli di vero e proprio soggetto politico.
Tuttavia, se lo spunto di riflessione iniziale sembra essere condivisibile, non lo è nè la metodologia usata e non lo sono nemmeno le conclusioni cui l’associazione perviene. Innanzitutto la sottoscritta è alacremente a lavoro (da due anni a questa parte) ma sin dagli inizi di agosto per garantire la sicurezza e il reale distanziamento, nonché il reperimento di aule idonee per gli istituti scolastici della città.
La sottoscritta ha addirittura imposto il rientro anticipato dalle ferie al personale del settore tecnico per bandire con celerità assoluta la gara per l’edilizia scolastica di ben 400.000 mila euro. In pieno agosto, quindi, la sottoscritta ha lavorato per la SMA ricevendo il plauso ed il ringraziamento dei Dirigenti Scolastici ed ha partecipato insieme a pochi altri “sopravvissuti” alle diverse riunioni per la questione Lu.mo. (mentre altri erano bellamente a godere dei benefici dell’acqua marina!!!), da sempre alla propria attenzione e delle articolazioni dalla stessa dipendenti (sport e istruzione). Grazie all’intervento dell’ufficio tecnico e dell’avv Dulvi Corcione (intervenuto su richiesta espressa del Sindaco) si era pervenuti ad una soluzione ottimale ed insperata fino a poco tempo fa.
Soluzione che prevedeva la consegna del complesso LUMO alla società aggiudicataria (in pendenza del contenzioso medio tempore instaurato), eccezion fatta per l’immobile principale, destinato definitivamente al servizio delle scuole viciniore e quindi ad uso esclusivo di un fine pubblico alto e nobile, vale a dire la scuola Mozzillo e la scuola A. Moro.
Inopinatamente, l’intervento solo nelle ultime 24 ore (a transazione già definita tra le parti) di chi rivendicava la “primogenitura” delle proprie deleghe in materia, nonché la scoperta che il “plenipotenziario” della società era privo di qualsivoglia potere decisionale, in uno alla mancanza di un valido e “riconosciuto” interlocutore, che non fosse qualche imprenditore “occulto” privo di rappresentanza, hanno fatto si che l’accordo faticosamente e con sacrificio raggiunto naufragasse, per miseri interessi di bottega (diremmo anzi miseri interessi di un bar, che doveva nascere, udite udite, in piena emergenza covid in una struttura destinata ad accogliere minori!) a discapito dei nostri bambini e quindi dei figli di Afragola, nonché unica speranza del nostro futuro.
La mancata conoscenza dei fatti, quindi, ha portato l’Associazione Itaca a dare giudizi affrettati e a sparare ad “alzo zero” nei confronti di tutta l’amministrazione e della sottoscritta, che con sacrificio personale, a tutti noto, e rinunciando alle ferie ha portato e sta portando avanti una battaglia di civiltà e legalità all’interno della stessa amministrazione”.