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Conte: “Dialogo con le Regioni per le scuole”

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Alla seconda giornata della Festa del Fatto Quotidiano, il Premier Giuseppe Conte intervistato da Peter Gomez e Antonio Padellaro.

Sulle polemiche chiusura si chiusura no di Alzano e Nembro, il Premier Conte ha ripercorso come  “il verbale Cts del 3 marzo sia stato reso noto al ministro Speranza in quella stessa data, ed il 4 marzo ne discutemmo insieme al ministro Lamorgese. C’era già una diffusione del contagio in Lombardia e non solo. Nasceva cosi l’esigenza di capire perché si chiedeva una zona rossa limitata ad Alzano e le altre provincie, quando era coinvolta tutta la regione. Poi i dati del 5 marzo confermarono che era inutile chiudere a macchia, tale era l’inasprimento. E chiudemmo direttamente l’intera Lombardia“.

Così come il Governo ha detto no all’apertura delle discoteche, e le Regioni, adottando protocolli di sicurezza, hanno preso decisione contraria. Resta che il dialogo con le regioni, per il governo sia stato fondamentale per attraversare una crisi sanitaria del genere“.

-Ma guardando avanti – visto che a Roma ancora ci sono manifestazioni negazioniste, quando i numeri tuttora crescenti ci dicono che siamo tutt’altro che fuori dalla pandemia – afferma con decisione Giuseppe Conte – affronteremo l’autunno in modo mirato con misure circoscritte sul piano territoriale“.

Stiamo incrementando i test che costano ma che devono essere disponibili. Se poi il progetto pilota sul vaccino di Oxford ben sponsorizzato dal Governo italiano con lo stabilimento di Pomezia ci porterà ad avere svariati milioni di dosi di vaccino; il ministro di riferimento non vuole altri soldi attraverso il Mes. Ciò non toglie che se avremo bisogno di ulteriori fondi, soprattutto sulla sanità, andrò in Parlamento e ne discuteremo con atteggiamento ‘laico’ “.

Più importante al momento è la questione scuola. Dobbiamo privilegiare gli aspetti del vivere quotidiano, quali appunto la scuola ad altro, tipo il calcio. Molte regioni ne rimanderanno l’apertura, ma la data fissata da noi è il 14 settembre. Ristruttureremo le strutture delle scuole. Se ci saranno ritardi chiederemo penali alle ditte committenti”.

– Infine attenzione alla tematiche a maggiore rilevanza strettamente politiche del momento: “Da 945 a 600 parlamentari non credo si pregiudichi nulla, anzi chi viene eletto potrà sentir ancor di più la responsabilità della rappresentanza. L’Italia neppure con il piano Marshall ha mai avuto la possibilità di spendere 209 miliardi. Una sfida per la credibilità della stessa Italia in Europa. Siamo già nella fase di selezione dei centinaia di progetti. Ho la sensazioni che quando si indichi il nome di Draghi lo si tiri un poco per la giacchetta. Per il partito di Conte invece non c’è neanche il progetto. Le regionali non avranno incidenza sul governo nazionale“.

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Guerra, Putin avverte: “Il conflitto è globale, pronti a colpire Usa e Gran Bretagna”

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Durante un drammatico discorso alla nazione, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il test su un obiettivo militare in Ucraina di un nuovo missile balistico ipersonico, l’Oreshnik. Ecco le dichiarazioni del leader del Cremlino:

“Il permesso dato dagli Usa e dalla Gran Bretagna a Kiev di attaccare in profondità il territorio russo con i missili da loro forniti ha fatto assumere al conflitto un carattere globale, e Mosca si riserva il diritto di colpire anche le infrastrutture militari di Washington e Londra”.

Inoltre Putin ha precisato che contro il nuovo missile, capace di viaggiare a 2-3 km al secondo, non esistono difese aeree efficaci. Mosca continuerà a testarlo in questo conflitto, scegliendo gli obiettivi “sulla base delle minacce alla sicurezza della Federazione Russa”, ma avvertendo in anticipo i civili perché abbandonino le aree che potrebbero essere attaccate.

Tuttavia, il monito più inquietante lo ha lanciato agli Usa e alla Gran Bretagna, confermando che sei missili Atacms americani e un numero imprecisato di Storm Shadow britannici sono stati lanciati tra martedì e mercoledì sulle regioni russe di Bryansk e Kursk.

Pertanto, Putin ha aggiunto: “Ci consideriamo autorizzati a usare le nostre armi contro le strutture militari di quei Paesi che permettono l’impiego delle loro armi contro le nostre strutture. E in caso di un’escalation di azioni aggressive, risponderemo in modo deciso e simmetrico”.

Secondo il presidente, “la Russia è pronta a risolvere pacificamente tutti i problemi, ma è pronta anche a qualsiasi sviluppo degli eventi”.

Poi, l’attenzione del leader russo, si sposta sugli Stati Uniti e sul nuovo presidente Trump, il quale aveva promesso di riportare la pace tra Mosca e Kiev:

“Gli Stati Uniti hanno sbagliato a stracciare unilateralmente il Trattato sulle forze intermedie nucleari (Inf) che, firmato nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov, aveva messo al bando gli euromissili. E la decisione di abbandonarlo fu presa proprio durante la presidenza Trump, nel 2019. Quindi Mosca deciderà se e dove schierare missili a corto e medio raggio sulla base delle azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti”.

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Salvini sulla decisione della Corte Penale Internazionale: “Se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto”

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Il vicepremier Matteo Salvini è intervenuto a margine dell’assemblea Anci, parlando della recente decisione della Corte Penale Internazionale di elevare un mandato d’arresto nei confronti del leader israeliano Netanyahu.

Ecco le sue dichiarazioni:

“Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. I criminali di guerra sono altri. Non entro nel merito delle dinamiche internazionali. Israele è sotto attacco da decenni, i cittadini israeliani vivono con l’incubo dei missili e con i bunker sotto le case da decenni. Adesso dire che il criminale di guerra da arrestare è il premier di una delle poche democrazie che ci sono in Medioriente mi sembra irrispettoso e pericoloso, perché Israele non difende solo se stesso ma difende anche le libertà, le democrazie e i valori occidentali. Mi sembra evidente che sia una scelta politica dettata da alcuni paesi islamici che sono maggioranze in alcuni istituzioni internazionali”.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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