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Ambiente

CAIVANO, mentre dirigente e sindaco litigano, la Buttol continua coi trasbordi illeciti

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CAIVANO – Da anni la situazione rifiuti a Caivano è una delle più gravose, infatti malgrado il sindaco e quest’amministrazione si siano tanto prodigati per la gara europea, tuttora i cittadini caivanesi versano la tassa sui rifiuti per vedersi, a distanza di anni, offrire un servizio del tutto provvisorio che va avanti da anni a colpi di proroghe illegittime.

I disservizi offerti dalla ditta Buttol, non sempre sono dipesi dalla ditta stessa, il disservizio talvolta è sintomo derivante proprio dalla situazione di provvisorietà che non si è ancora capito se è obbligata o se è voluta fortemente, in buona fede o cattiva fede dai dirigenti all’ambiente che si sono succeduti, compreso il Dott. Vito Coppola che ieri si è visto scadere il decreto conferitogli dal sindaco come responsabile all’ambiente.

Uno su tutti, tra i disservizi, denunciato varie volte anche dalla nostra testata, è quello dei trasbordi illeciti che quotidianamente la ditta Buttol srl effettua all’interno dell’ex campo rom sulla S.S. Sannitica, la stessa ditta – è bene ricordarlo – non solo non dovrebbe effettuare quest’atto illecito perchè è vietato dalla legge, trasbordare rifiuti tra due autocompattatori, ma anche perché non ha, sul territorio, una struttura idonea e agibile per farlo.

La mancanza di una struttura idonea per il trasbordo tra scarrabile e compattatore e deposito automezzi dipende dal Comune di Caivano che, così come prevede il vecchio e il nuovo capitolato d’appalto, dovrebbe provvedere ad individuare una struttura agibile sul territorio.

Insomma, questa nuova amministrazione, così come quelle vecchie, oltre che denunciare le omissioni di indirizzi del dirigente all’ambiente, nulla sa fare, nè tantomeno offrire quel servizio che tanto ha decantato e che doveva derivare da quella famosa gara europea verificatasi poi illegittima pure quella come dichiarato dal TAR.

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Attualità

Campi Flegrei, il piano per la messa in sicurezza: 56 interventi da eseguire nell’arco di tre anni

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Cinquantasei interventi per le infrastrutture pubbliche nell’area del bradisismo ai Campi Flegrei, da eseguire nell’arco di tre anni con fondi per 260 milioni di euro.

E’ il massiccio piano di lavori per la sicurezza presentato oggi dal Ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, in un incontro con i sindaci del territorio svoltosi a Pozzuoli.

La riqualificazione sismica riguarderà anzitutto gli edifici scolastici, ma anche strutture pubbliche di rilevanza nazionale come la casa circondariale femminile di Pozzuoli e l’Accademia aeronautica, ma anche il comprensorio logistico della Guardia di Finanza a Miseno e quello militare di Nisida.
Un altro capitolo è dedicato alle opere idrauliche, cominciando dagli interventi sulla rete fognaria e su quella idrica a Pozzuoli e Bacoli.
Poi la rete viaria: previsto un nuovo ingresso per la Tangenziale di Napoli, dall’abitato di via Cigliano a Pozzuoli, e il completamento dello svincolo di via Campana.
Infine nel porto di Pozzuoli è prevista una nuova darsena traghetti e saranno eseguite opere di livellamento dei fondali con la creazione di moli galleggianti temporanei. Completano questa prima fase del programma gli interventi per la messa in sicurezza di costa e costoni a Bacoli.

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Attualità

Campi Flegrei, diminuzione del bradisismo: solo 18 eventi registrati in una settimana

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Il bollettino settimanale dell’Osservatorio Vesuviano, relativo alla settimana dal 14 al 20 ottobre 2024, ha evidenziato un rallentamento dell’attività sismica nell’area dei Campi Flegrei, con soli 18 eventi registrati, rispetto ai 30 della settimana precedente.

Il terremoto più forte della settimana, si è verificato il 20 ottobre alle ore 18:22 ed ha raggiunto una magnitudo di 1.3 con profondità 3 km con epicentro localizzato al largo del golfo di Pozzuoli.

Il fenomeno del bradisismo, ovvero il sollevamento del suolo nell’area flegrea, prosegue, sebbene si osservi una riduzione nella velocità del sollevamento a partire da agosto 2024.

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Ambiente

Fonti rinnovabili, Star Energia: “col sole potremmo diventare esportatori netti di energia”

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“L’Italia è il paese del sole e del vento. Potremmo diventare esportatori netti di energia, eliminando le politiche assistenziali per il Mezzogiorno e raggiungendo una vera indipendenza energetica”.

E’ quanto afferma Mario Palma, CEO di Star Energia, una delle aziende italiane più attive nel settore delle energie rinnovabili, che sottolinea come nella realtà “l’indipendenza energetica si scontri con le politiche governative attuali, che sembrano favorire interessi legati alle lobby delle energie fossili e nucleari”.

Capita per l’energia fotovoltaica, che rappresenta oggi una delle fonti più diffuse e accessibili a livello globale, con numerosi Paesi che stanno investendo pesantemente su questa tecnologia per accelerare la transizione energetica, e l’Italia che, come evidenziato da Palma, è dotata di un potenziale solare ineguagliabile, specialmente nelle regioni meridionali, con un boom nell’installazione di impianti fotovoltaici negli ultimi anni; un boom cui non corrisponde però, a suo avviso, un’adeguata politica di Governo.

(fonte: Ansa)

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