Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte si è recato oggi a Genova in occasione dell’anniversario del crollo del ponte, avvenuto il 14 agosto del 2018.
“Qualche giorno fa eravamo sopra per recuperare il filo di rete autostradale che si era interrotto, per colmare il vuoto che si era creato tra le due parti della città, tra levante e ponente. Abbiamo constatato la presenza di 43 steli altissimi che sono su quel ponte che si elevano nel cielo e dominano il mare a significare le 43 vittime del crollo del ponte” ha detto il Presidente in apertura del suo intervento.
Continuando “Questo non potremo mai dimenticarlo. E oggi invece stiamo qui a distanza di due anni esatti per il giorno della tragedia. Ricordo il dolore e l’angoscia. Il lavoro febbrile delle squadre di soccorso. La speranza ancora a distanza di ore di poter recuperare i propri cari“.
“Ricordo ancora, tra i momenti significativi, il 14 settembre dello stesso anno, del 2018, ci ritrovammo a Piazza De Ferrari. E’ stato un grande momento collettivo in cui con forza sono state chieste due cose: che Genova non fosse lasciata sola e che fosse assicurata giustizia per le vittime di questa tragedia” ha detto Conte, sottolineando l’importanza degli impegni presi.
“Oggi noi ci ritroviamo ed è un atto che non è una semplice cerimonia di ricordo. E’ qualcosa di più, di più significativo. E’ l’atto del rammemorare. Rammemorare significa recuperare quella giornata, quegli impegni. Io non le chiamo promesse perchè la politica quando promette rischia di creare delle illusioni. Noi garantiamo un impegno. Ci siamo assunti una responsabilità. E’ di non lascaire Genova sola” ha paffermato il Presidente del Consiglio.
“Stiamo lavorando con gli amministratori delegati, con tutta la comunità genovese affinchè Genova possa rinascere. Ci sono delle premesse. Continueremo a farlo e con il Nuovo Piano di Rilancio nazionale dedicheremo senz’altro attenzione anche a Genova“.
Ha poi continuato, affermando che il Governo affiancherà le famiglie nel fare lucidità su quanto accaduto “C’è stato poi l’altro impegno. Non avremmo lasciato soli i familiari delle vittime. Siamo qui oggi a rammemorare il fatto che sia fatta chiarezza. Continueremo a sostenervi in questa vostra richiesta di accertamento della verità e di attribuzione delle precise responsabilità per questo giorno. Vogliamo quindi star qui a significare che il vostro dolore, la vostra ferita è il nostro dolore, la nostra ferita. Noi vogliamo rassicurarvi sul fatto che quest’esperienza del dolore così intensa che avete vissuto e che continuerete a vivere non rimarrà confinata nell’ambito di un’esperienza di vita familiare personale”.
Concludendo con l’importanza di non dimenticare affinchè tragedie simili possano non accadere mai più “Vi sosterremo anche nel vostro sforzo di alimentare una memoria collettiva. Quindi continueremo a chiedere giustizia. Abbiamo magistrati, un’attività investigativa molto complessa che sta andando avanti. E poi c’è anche l’impegno a garantire che le nostre infrastrutture, perchè tragedie del genere non si ripetano, possano essere sempre più sicure, sempre più efficienti“.