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Il misterioso caso. Donna trovata morta in un incendio: le era stata spaccata la testa

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Il caso è avvenuto in Veneto, a Portogruaro. Il corpo di Marcella Boraso è stato trovato privo di vita mercoledì pomeriggio.

La donna abitava in un appartamento Ater in via Croce Rossa a Portogruaro, dove intorno alle 15 sono accorsi i vigili del fuoco per domare un incendio. L’allarme era stato dato dai vicini di casa. Sfondata la porta chiusa dall’interno, i pompieri hanno scoperto in bagno il corpo della 59enne, tutto intorno, sulle pareti e sul soffitto, schizzi di sangue.

Sono quindi subentrati gli uomini dell’Arma, assieme al pm di Pordenone e al medico legale Antonello Cirnelli, che ha eseguito un primo esame sul cadavere, rilevando numerose botte alla testa.

Gli investigatori hanno così fermato ed interrogato un cittadino marocchino 23enne, Wail Boulaieb che vive nello stesso complesso Ater dove aveva abusivamente occupato un alloggio. Il giovane è stato denunciato, nelle ultime settimane, anche per ricettazione delle attrezzature rubate ai vicini.

L’uomo conosceva la vittima, con cui aveva un rapporto confidenziale, tanto da avere le chiavi dell’appartamento della donna. In casa sua sono state individuate tracce di cenere compatibili con l’incendio dell’appartamento di Boraso.

Il 23enne era finito nei guai solo la scorsa settimana, dopo aver scassinato e ripulito il garage di un vicino, ma aveva provato a forzare anche le porte di altre rimesse: aveva fatto sparire attrezzi, apparecchiature elettroniche e attrezzatura sportiva, salvo poi abbandonare gran parte della refurtiva sul pianerottolo delle scale, dove il legittimo proprietario l’ha riconosciuta.

Ne è seguito uno scambio con il ragazzo straniero, che ha cercato di tamponare la questione dicendo al vicino di riprendersi pure tutto quello che era suo. Non è bastato: per il 23enne è scattata una denuncia per ricettazione.

Il suo telefono era sotto controllo e in una telefonata al fratello, pur senza ammettere l’omicidio, avrebbe parlato della morte della vicina di casa, rivelando dettagli conosciuti solo agli inquirenti.

A questo dettaglio, fondamentale, si aggiunge il contesto nel quale entrambi vivevano e il tipo di rapporto che avevano: si erano conosciuti al Sert, entrambi avevano problemi di dipendenze, e 20 giorni prima di questa tragedia era successo qualcosa.

Il giovane era stato accusato del furto di un decespugliatore e Marcella Boraso era stata sentita, visto che lo conosceva e frequentava. In quell’occasione la donna avrebbe dichiarato che il 23enne la picchiava e che ogni giorno si presentava da lei per avere i soldi per comprare le sigarette. Pare inoltre che il 23enne avesse le chiavi di casa della vittima.

Sul cadavere della 59enne c’erano diverse lesioni, provocate anche con un corpo contundente ritrovato dagli investigatori. L’autopsia, che sarà svolta dal medico legale Antonello Cirnelli, farà piena chiarezza per stabilire se l’oggetto trovato dai carabinieri sia l’arma del delitto.

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Guerra, Putin avverte: “Il conflitto è globale, pronti a colpire Usa e Gran Bretagna”

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Durante un drammatico discorso alla nazione, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il test su un obiettivo militare in Ucraina di un nuovo missile balistico ipersonico, l’Oreshnik. Ecco le dichiarazioni del leader del Cremlino:

“Il permesso dato dagli Usa e dalla Gran Bretagna a Kiev di attaccare in profondità il territorio russo con i missili da loro forniti ha fatto assumere al conflitto un carattere globale, e Mosca si riserva il diritto di colpire anche le infrastrutture militari di Washington e Londra”.

Inoltre Putin ha precisato che contro il nuovo missile, capace di viaggiare a 2-3 km al secondo, non esistono difese aeree efficaci. Mosca continuerà a testarlo in questo conflitto, scegliendo gli obiettivi “sulla base delle minacce alla sicurezza della Federazione Russa”, ma avvertendo in anticipo i civili perché abbandonino le aree che potrebbero essere attaccate.

Tuttavia, il monito più inquietante lo ha lanciato agli Usa e alla Gran Bretagna, confermando che sei missili Atacms americani e un numero imprecisato di Storm Shadow britannici sono stati lanciati tra martedì e mercoledì sulle regioni russe di Bryansk e Kursk.

Pertanto, Putin ha aggiunto: “Ci consideriamo autorizzati a usare le nostre armi contro le strutture militari di quei Paesi che permettono l’impiego delle loro armi contro le nostre strutture. E in caso di un’escalation di azioni aggressive, risponderemo in modo deciso e simmetrico”.

Secondo il presidente, “la Russia è pronta a risolvere pacificamente tutti i problemi, ma è pronta anche a qualsiasi sviluppo degli eventi”.

Poi, l’attenzione del leader russo, si sposta sugli Stati Uniti e sul nuovo presidente Trump, il quale aveva promesso di riportare la pace tra Mosca e Kiev:

“Gli Stati Uniti hanno sbagliato a stracciare unilateralmente il Trattato sulle forze intermedie nucleari (Inf) che, firmato nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov, aveva messo al bando gli euromissili. E la decisione di abbandonarlo fu presa proprio durante la presidenza Trump, nel 2019. Quindi Mosca deciderà se e dove schierare missili a corto e medio raggio sulla base delle azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti”.

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Salvini sulla decisione della Corte Penale Internazionale: “Se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto”

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Il vicepremier Matteo Salvini è intervenuto a margine dell’assemblea Anci, parlando della recente decisione della Corte Penale Internazionale di elevare un mandato d’arresto nei confronti del leader israeliano Netanyahu.

Ecco le sue dichiarazioni:

“Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. I criminali di guerra sono altri. Non entro nel merito delle dinamiche internazionali. Israele è sotto attacco da decenni, i cittadini israeliani vivono con l’incubo dei missili e con i bunker sotto le case da decenni. Adesso dire che il criminale di guerra da arrestare è il premier di una delle poche democrazie che ci sono in Medioriente mi sembra irrispettoso e pericoloso, perché Israele non difende solo se stesso ma difende anche le libertà, le democrazie e i valori occidentali. Mi sembra evidente che sia una scelta politica dettata da alcuni paesi islamici che sono maggioranze in alcuni istituzioni internazionali”.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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