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Idee confuse nella composizione delle liste di De Luca. Per alcuni si applicano due pesi e due misure

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NAPOLI – Ha le idee un po’ confuse il governatore De Luca o chi per esso nella composizione delle varie liste per le prossime elezioni regionali che si terranno il prossimo 20 e 21 settembre. Non si è capito ancora qual è il criterio fondamentale per riempirle. Non si è compreso se bisogna tutelare i candidati più vicini al governatore, garantire gli eletti, coprire i territori in maniera scientifica o fare incetta di consensi per portare quanti più consiglieri in maggioranza.

Finora si è tanto parlato. Nel PD specialmente hanno parlato quasi tutti e quasi tutti hanno annaspato sul tema trasfughi e trasformisti. Il primo a farlo è stato proprio il segretario Provinciale che ha messo il veto sulle candidature di Diego Venanzoni e Domenico Russo, rei di aver avuto in tasca per un periodo di tempo la tessera del PD e cercare la candidatura in una civica che rappresentasse una soglia più bassa per l’entrata in Consiglio regionale. Manco avessero avuto la malaria. Peccato per il segretario provinciale e chi ne sta facendo eco in questi giorni che nelle sue idee conservatrici non ci finisce Flora Beneduce, transfuga di “Forza Italia” e impresentabile poiché menzionata nella relazione del GIP al margine dell’inchiesta Antemio condotta dalla DDA di Napoli dove si evinceva la presenza della Consigliera regionale ad un incontro tenutosi l’8 Febbraio 2018 presso il mobilificio di Di Lorenzo (oggi agli arresti in carcere ndr), insieme a Luigi Puca (del Clan Puca ndr) e Vergara Michele. Il giorno successivo all’incontro la Polizia Giudiziaria delegata intercettava una conversazione nella stessa location dove stavolta erano presenti Chiariello Corrado e Borzacchiello Francesco che rivelava come Chiariello Corrado fosse stato avvicinato dal Senatore Luigi Cesaro che gli chiedeva di sostenere la candidatura al Senato di Flora Beneduce.

Attualmente è vero che tutte le candidature sono ancora date per incerte ma a quanto pare la Consigliera di Sant’Antimo ha tutte le buone chances per entrare alla corte del Governatore De Luca nella lista “Campania Libera” e non si spiega ancora il perché, magari sarà il governatore stesso a delucidarci un giorno in una delle sue dirette settimanali. Ma la Beneduce non è l’unica.

Voci insistenti vogliono anche un altro transfugo di lusso tra le fila deluchiane, ossia Carmine Mocerino che dopo il balletto fatto negli ultimi giorni da “De Luca” a “Caldoro Presidente” e viceversa, finalmente ha deciso di accomodarsi nella lista principale del governatore e lo fa con tutti i confort del caso. Infatti, il re della frutta secca si è assicurato la cordata insieme alla quota rosa Paola Raia, proveniente dal suo stesso territorio ma dal fronte politico opposto, in maniera tale che la coppia monopolizzasse l’intero consiglio comunale di Somma Vesuviana per la prossima campagna elettorale regionale e non solo, il Mocerino ha avuto, da chi sta organizzando la lista “De Luca Presidente” anche il lasciapassare per portare con sé altre due candidature di genere, in maniera tale da assicurarsi l’entrata in Regione Campania in stile trionfale. Ma le anomalie di “De Luca Presidente” non finiscono qui.

Un’altra candidata di spicco all’interno della lista De Luca Presidente è l’assessore uscente Lucia Fortini che essendo un assessore tecnico e non avendo mai fatto politica in vita sua, alla sua prima candidatura sta tentando strade alternative come quella di marcare territori con candidature di servizio, infatti con la scusa di organizzare eventi sui territori, rimarca la propria presenza e raccoglie adesioni maschili come quella del dirigente scolastico Bartolomeo Perna a Caivano che, in occasione delle elezioni amministrative, sta formando una lista di appoggio al candidato sindaco del centrosinistra Enzo Falco, dove la stessa lista possa fare da traino anche alle regionali alla coppia Perna-Fortini. Nella stessa maniera l’assessore alle Politiche Sociali tenta di fare a Sant’Antimo, in prima battuta ci ha provato con Edoardo D’Antonio e dopo aver ricevuto il diniego a presentare questo nome da parte dell’entourage preposto alla formazione della lista “De Luca Presidente”, adesso tramite l’intercessione della sua amica e collaboratrice Sofia Flauto detta anche Lady Welfare – il loro rapporto è ampiamente descritto in questo nostro articolo – si è riversato su Carlo Perfetto, uno degli uomini politici conosciuti sul territorio come cesariano della prima ora, artefice del passaggio in opposizione di Ilaria Di Gennaro ex consigliera del PD e firmataria insieme al consigliere Francesco Pio Di Lorenzo (attualmente agli arresti in carcere) dello scioglimento – tanto voluto dalla camorra locale, così come raccontano le 1498 pagine dell’inchiesta Antemio – della consiliatura di Aurelio Russo e marito di Giusy Guarino coordinatrice/dipendente di un Consorzio vicino alla Sofia Flauto, imprenditrice molto nota nell’Ambito n°19 per aver fatto incetta di aggiudicazioni.

Ma secondo i dominus delle liste del Presidente De Luca i problemi seri per la candidatura li ha gente come Diego Venanzoni e Domenico Russo che dal canto loro hanno solo la colpa di essere stati tesserati del PD e per la quale adesso, secondo l’entourage del Presidente,  avrebbero scelto una lista civica per ottenere un passaggio al volo in Regione Campania. Mentre tutto bene e nessun veto a gente intercettata tra le pagine di un’inchiesta che ha visto 59 arresti e 103 indagati, un transfugo dichiaratamente di destra che tenta di fare incetta di voti facendo accordi con tre candidature di genere e un assessore che non gli basta aver dato risposte politiche in cinque anni di assessorato ma che per collezionare consensi coinvolge una Presidente di una delle cooperative più operose e più chiacchierate della provincia di Napoli e Caserta e raccogliendo candidature maschili sui vari territori.

Se non è confusione questa allora gli attori di queste vicende farebbero bene a spiegare le loro intenzioni.

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Elezioni regionali 2025, Piantedosi chiarisce la sua posizione: “Sono onorato, ma faccio un altro mestiere”

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Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è intervenuto ieri sera durante la presentazione del libro di Italo Bocchino a Napoli, rispondendo alle domande dei cronisti sulla diffusione delle armi tra i giovani nel capoluogo campano. Ecco le sue parole:

“C’è un piano straordinario che stiamo affinando e che si alimenterà, realizzabile anche attraverso un notevole sforzo di attribuzione di altre risorse che faremo adesso da dicembre a gennaio, e comunque nei primi mesi dell’anno tra Polizia e carabinieri. Metteremo a disposizione delle risorse che saranno quasi tutte dedicate al rafforzamento di questi servizi, che saranno fatti in quadranti cittadini e in orari soprattutto notturni, che sono quelli in cui certi fenomeni hanno fatto registrare la maggiore incidenza”.

Poi, aggiunge: “C’è sicuramente questa grande iattura che riguarda soprattutto Napoli, non solo ma soprattutto Napoli, di una diffusione che crea una disponibilità soprattutto per i ragazzi. Siamo impegnatissimi su questo, sono grato al Prefetto Questore e autorità giudiziaria. Abbiamo avuto uno scambio proficuo di opinioni sul punto anche con il procuratore Gratteri, che ringrazio per il supporto che dà con l’attività giudiziaria che porta avanti ma anche per il contributo che dà all’attività di prevenzione. Io spero di poter ritornare quanto prima e di poter commentare e raccontare anche qualche risultato tangibile di quello che verrà messo in campo”.

Inoltre, il ministro ha risposto alle domande su una sua eventuale candidatura alle prossime elezioni regionali del 2025:

“Sono molto onorato e ringrazio persone come Cirielli, ma faccio un altro mestiere, il ministro dell’Interno; è molto difficile, per motivi soggettivi e oggettivi, che ci sia la mia candidatura. Non sarei un papa straniero, sono avellinese nato a Napoli, sono intimamente legato, ma è giusto che ci sia qualcosa che maturi dalla classe dirigente locale”.

Poi, conclude parlando del diverso peso che potrebbero avere i partiti del centrodestra:

“Segnalo che tutti i partiti del centrodestra registrano un margine di crescita, la stessa Lega registra in alcune province del Sud percentuali maggiori rispetto ad altre del nord e lo stesso accade per Forza Italia, lo dico non per contraddire il rapporto squilibrato tra i partiti, con Fdl che è accreditato al 30%”.

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Casalnuovo si prepara ad accogliere gli Stati Generali di Forza Italia: i particolari

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Il comune di Casalnuovo si prepara ad accogliere gli Stati Generali di Forza Italia per la Provincia di Napoli in vista delle elezioni regionali del 2025.

L’incontro si terrà domani, sabato 23 novembre, a partire dalle 16:30 presso Palazzo Lancellotti. Pertanto saranno presenti all’appuntamento vari sindaci, consiglieri e dirigenti azzurri per discutere del rilancio politico del territorio e del ruolo centrale di Forza Italia nella prossima campagna elettorale. Ad aprire i lavori sarà il senatore Francesco Silvestro, in qualità di Commissario Provinciale.

Inoltre sono previsti gli interventi degli amministratori locali, sindaci, consiglieri metropolitani, consiglieri regionali e dirigenti del partito azzurro. Le conclusioni politiche saranno affidate a due figure chiave del partito: l’onorevole Tullio Ferrante, Sottosegretario al MIT, e l’onorevole Fulvio Martusciello, Segretario regionale di Forza Italia Campania.

A chiudere l’incontro sarà il senatore Maurizio Gasparri, Capogruppo di Forza Italia al Senato, con un intervento sulle prospettive nazionali e regionali del partito.

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Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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