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Premio Strega 2020: vince Sandro Veronesi con “Il colibrì”

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Tu sei come un colibrì perché come il colibrì metti tutta la tua energia nel restare fermo. Settanta battiti d’ali al secondo per rimanere già dove sei. Riesci a fermarti nel mondo e nel tempo, riesci a fermare il mondo e il tempo intorno a te, certe volte riesci addirittura anche a risalirlo, il tempo, e a ritrovare quello perduto, così come il colibrì è capace di volare all’indietro” (Il colibrì, Sandro Veronesi)

Dopo il trionfo con “Caos calmo” nel 2006 per lo scrittore toscano è questa la seconda volta che riesce ad ottenere il rinomato premio letterario. Pubblicato dalla “Nave di Teseo” il suo romanzo “Il colibrì” segna così anche uno storico bis: ci era riuscito solo Paolo Volponi con La macchina mondiale nel 1965 e La strada per Roma nel 1991.

Il riconoscimento è arrivato ieri sera al Museo Etrusco di Villa Giulia conquistando 200 voti e battendo Gianrico Carofiglio con La misura del tempo (Einaudi), che si è fermato a 132 voti.

Quest’edizione, come era prevedibile, è stata un’edizione particolare, senza la folla chiassosa e animata ma con una diretta tv diventata sovrana e ben 75 minuti di assordante silenzio.

«Sto pensando alla mia famiglia, ai miei figli, a mia moglie, ai miei fratelli. Sto pensando al mio editore, a Elisabetta Sgarbi, a Umberto Eco che è stato così generoso da fondarla questa casa editrice. Sto pensando agli amici che mi hanno sostenuto, che hanno votato il libro. Sto pensando all’uomo nuovo, che poi è una donna. A tutte le persone nuove che ci sono e a tutte le navi in mare» ha detto Veronesi, dedicando il premio ai suoi affetti più cari.

Il romanzo parla del coraggio di restare fermi con una storia tutta raccontata in un libro dalla copertina gialla con al centro l’esile colibrì che, con una forza incredibile, riesce a stare fermo e immobile nell’aria. Il colibrì rappresenta il protagonista Marco Carrera ed è il soprannome datogli dalla madre perché era un bambino dall’esile figura e statura, un essere proporzionato e aggraziato nella sua piccolezza.

Ma a spegargli il reale senso del suo soprannome è la donna amata che in realtà non sarà mai realmente sua. Il loro è un amore sospeso nel tempo e nello spazio, entrambi sanno che l’uno è destinato all’altro ma ognuno ha la sua vita e così vivono in uno stato di perenne sospensione tra ciò che avrebbe potuto essere e ciò che potrebbe essere in futuro, forse però troppo incerto.

L’unico legame “stabile” è rappresentato dalle innumerevoli lettere che i due si scambiano ed è proprio in una di esse che Luisa gli spiega il senso reale del suo soprannome: perché come l’uccellino “metti tutta la tua energia per stare fermo. Settanta battiti d’ali al secondo per rimanere dove già sei. Per fermare il tempo, anche per risalirlo e per trovare quello perduto, così come il colibrì è capace di volare all’indietro“.

E’ questo il nocciolo del personaggio, che è poi allo stesso tempo l’essenza stessa del romanzo: la capacità di non cadere, di non precipitare in picchiata pur se la sua vita è un susseguirsi di accadimenti dolorosi e tragici.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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Il piccolo Ethan riabbraccia finalmente la madre Claudia: “Sono felicissima”

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una madre e di un figlio che si sono ritrovati dopo circa tre mesi.

Si tratta del piccolo Ethan, che ha finalmente riabbracciato la madre Claudia, dopo che lo scorso agosto il padre del piccolo nonché ex marito della donna, Eric Howard Nichols, le aveva sottratto con l’inganno il bambino mentre erano in vacanza in Puglia.

Tuttavia, la Polizia statunitense è riuscita a rintracciare e bloccare l’uomo nella contea di Orange a Los Angeles, dove si era trasferito con il figlio dopo la fuga. Pertanto, intorno alle 23 di ieri la donna è arrivata a Los Angeles riabbracciando il figlio.

Ecco le parole della donna:

“Sono felicissima. Come mi ha visto, mi ha fatto il suo splendido sorriso. L’ho trovato cresciuto, molto più pesante, ormai ha sei denti e gattona velocissimo. Si mette dritto in piedi da solo, è meraviglioso essere di nuovo con lui”.

Adesso il piccolo è stato affidato temporaneamente alla madre Claudia Ciampa, poiché ci sarà un percorso giudiziario che vedrà come controparte il padre americano del bambino, con un giudice che deciderà sull’applicazione della Convenzione Internazionale de L’Aja e a chi spetterà tenerlo definitivamente.

“Ora cominceranno le udienze, di cui la prima sarà già domani. Speriamo che si risolva tutto per il meglio e al più presto, così che possiamo tornare insieme in Italia”, afferma Claudia dall’America.

L’avvocato Gian Ettore Gassani, difensore di Claudia e presidente dell’AMI ha aggiunto:

“Il ministero invita tutti alla calma e siamo d’accordo anche io e la madre. Siamo solo all’inizio di un’avventura difficile, che ci farà attendere ancora un po’ di tempo per la decisione finale del giudice sul rimpatrio della signora Ciampa e di suo figlio”.

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Napoli celebra Maradona con un raduno a lui dedicato: le ultime

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Diego Armando Maradona continua a vivere nel ricordo di chi lo ha amato e di chi ne ha ammirato le gesta, soprattutto quella città di Napoli che non lo ha mai dimenticato.

Pertanto, grazie all’idea dell’avvocato Sergio Pisani, la figura del Pibe de Oro sarà celebrata nel raduno intitolato ‘Maraduno’, che vedrà la partecipazione attiva del pubblico protagonista del primo murales umano dedicato al compianto campione argentino.

Il raduno si terrà all’Edenlandia di Napoli domenica 24 novembre, con l’obiettivo di unire i tifosi, i sostenitori di Diego e la città intera. Gli organizzatori invitano i partecipanti a portare foto dei loro tatuaggi e tributi artistici dedicati al campione argentino, che verranno poi trasformati in un murales collettivo.

L’inizio è fissato per le ore 12, con un dj set a tema Maradona e proiezioni su un maxischermo. Seguiranno l’esibizione della Banda Argentina e canti in onore di Diego; la raccolta e l’esposizione di cimeli e tatuaggi tributo a Maradona, con apertura del progetto murales umano; una mostra dei cimeli storici di Maradona; la premiazione dei 10 personaggi vicini a Diego e una foto di gruppo per il libro celebrativo realizzato con l’editore Cuzzolin, con le fotografie che verranno scattate dai professionisti Mario Durante e Nico Nocera.

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