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Ambito n°19. Oltre le gare ci sono anche gli affidamenti diretti che fanno gola alla politica

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AFRAGOLA – Ancora una volta, a distanza di pochi giorni, siamo costretti di nuovo ad interessarci dell’Ambito n°19. All’indomani del nostro articolo dove descrivemmo il Settore delle Politiche sociali del Comune di Afragola una vera e propria scheggia impazzita, affidando circa il 90% dei servizi alla Cooperativa “Eco” di Sofia Flauto (leggi qui l’articolo), ci accorgiamo che sull’albo pretorio esistono una serie di determinazioni di affidamenti diretti distribuite qua e la ad alcune cooperative del territorio, una sorta di contentino per chi in questo periodo è rimasto a bocca asciutta, compreso qualche consigliere comunale. Tutto questo sempre alle spalle dell’ignaro sindaco che malgrado i suoi enormi sforzi nel cercare di raddrizzare la nave che già ha cominciato a imbarcare acqua da diversi mesi, non riesce a tenere a bada, forse per la mancanza di autorevolezza, la fame clientelare della sua maggioranza. Ma veniamo ai fatti.

La dirigente Iroso, quasi si è dimenticata che ad Afragola, a disposizione del suo settore ci sono ancora altri soldi da distribuire per i buoni pasto alle famiglie indigenti. Infatti non ha ancora pubblicato la graduatoria della riapertura dei termini. La dirigente di Santa Lucia si è preoccupata invece di affidare, in maniera diretta, dei progetti che altro non sono doppioni di servizi che addirittura scadono a Luglio ed altri perfino ad Ottobre, quindi secondo quale criterio ha deciso di badare a spendere prima circa 73 mila euro di soldi pubblici piuttosto che distribuire l’anticipazione del fabbisogno del Comune erogato dal governo per le famiglie indigenti? Perché tanta fretta? Ma descriviamo meglio i dettagli.

Il 7 maggio si pubblica sull’albo pretorio del Comune di Afragola una determinazione che ha per oggetto “Proposta progettuale dal titolo “Autismo in villa” presentata dalla Cooperativa “Fuoriclasse” un progetto da portare a termine pari a € 20.538,00. Qualcuno sa che fine abbia fatto questo progetto? Qualcuno ha visto eventi o manifestazioni in villa a favore di persone autistiche? Ma andiamo avanti.

Il 15 maggio si pubblica sull’albo pretorio del Comune di Afragola una determinazione che ha per oggetto “Proposta progettuale pronto intervento sociale” presentata dalla Cooperativa “C.A.O.S.” un progetto da portare a termine pari a € 12.000,00. Un progetto che possa dire tutto e niente. Si mette a disposizione un operatore reperibile dalle 15:00 alle 8:00 attraverso un numero telefonico appositamente costituito che ha il compito di intervenire in maniera “tempestiva ed immediata” a favore di una o più persone che si trovano in grave disagio e difficoltà e che richiedono un soccorso immediato. Cosa dovrà fare quest’operatore però nessuno lo sa! La Cooperativa C.A.O.S. non ci è nuova, infatti è famosa ad Afragola per aver annoverato nelle sue fila dirigenziali la figlia di Cosimo Boemio e cugina dell’attuale consigliere Antonio Boemio. Ma proseguiamo nel nostro percorso di informazione.

Il primo giugno si pubblica sull’albo pretorio del Comune di Afragola una determinazione che ha per oggetto “Proposta progettuale per il servizio di assistenza domiciliare ad anziani e disabili in situazione di emergenza da Covid-19” presentata dalla Cooperativa Sociale “L’Impronta” un progetto da portare a termine pari a 1500 ore di assistenza da erogare. Un servizio questo già presente in house e che scadrebbe il 7 Luglio ma poi, in che modalità cambierebbe il servizio domiciliare in tempo di covid, ammesso che stessimo ancora tutti in quarantena? Mah. Ai posteri l’ardua sentenza, ma andiamo avanti.

Il 4 Giugno si pubblica sull’albo pretorio del Comune di Afragola una determinazione che ha per oggetto “Proposta progettuale dal titolo #Riusciamo per il sostegno domiciliare delle persone anziane e disabili in situazione di emergenza da Covid-19” presentata dalla Cooperativa Sociale “Themis” un progetto da portare a termine pari a € 5.510,00. Praticamente già dal titolo si può vedere che rispetto alla precedente c’è l’aggiunta dell’hashtag #Riusciamo.

Attestata la parvenza di inutilità dei vari progetti succitati e qui monitoreremo la situazione assicurandoci che tali progetti siano realmente messi in atto e che tali servizi siano realmente erogati, la dirigente Iroso deve spiegare ai cittadini dei quattro comuni consorziati, visto che al Settore sono arrivati altri tipi di progetti, con quale criterio abbia scelto questi e con quale criterio sono stati scartati gli altri?

Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo tutte questi affidamenti rappresentino in realtà un’operazione politica di un gruppo molto solido nella maggioranza afragolese e che pare abbia volontà di rafforzarsi con l’inserimento di un altro consigliere in maniera tale da destabilizzare ancora di più la volontà del primo cittadino di non voler toccare gli equilibri della giunta, mettere anch’esso le mani sulle politiche sociali e fare da argine al “Sistema” ben consolidato che vige da anni all’interno dell’Ambito n°19.

Sarà stato questo forse il motivo per il quale si è avuta tanta fretta ad affidare questi servizi in maniera diretta? Qualcuno era rimasto a bocca asciutta? Lo scopriremo solo vivendo!

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AFRAGOLA. Raccolta Rifiuti come a Giugliano? Parenti e amici di politici assunti dalle vecchie ditte del servizio igiene urbana

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AFRAGOLA – Da poco più di un mese nel comune normanno si è insediata la nuova ditta del servizio di igiene urbana, affidataria di un appalto di svariati decamilioni per la durata di nove anni. Un appalto mostruoso mai visto prima in tutto l’hinterland napoletano. A vincerlo è stata una ditta che ha sede legale a Imperia ma il cui Amministratore è di origini afragolesi.

Premesso che per una querela sporta ai danni dell’ex Senatore Vincenzo Nespoli in merito proprio alle modalità che lo stesso voleva imporre alla funzionaria denunciante su come istruire l’indizione di gara sulla raccolta rifiuti, oggi è in corso un processo che vede coinvolti il dominus afragolese e l’attuale dirigente alle Finanze Marco Chiauzzi, oggi la nostra attenzione si focalizza su altre anomalie che riguardano lo stesso settore.

Prima che le chiavi del cantiere passassero nelle mani della Ecology srl il servizio era affidato alla Buttol mediante una gara indetta nell’ottobre del 2020 ma affidata nel dicembre 2021, quattordici mesi dopo e nel frattempo era sempre la Buttol ad espletare tale servizio, come? Non si sa. Ma andiamo oltre. La gara prevedeva l’affidamento per la durata di mesi 6+2 per un importo complessivo pari a € 4.009.967,62 iva esclusa di cui € 41.102,72 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso.

L’anomalia della nostra cronistoria sta nel fatto che la ditta Buttol, dopo la scadenza di 8 mesi previsti da questo affidamento abbia goduto di altre proroghe per altri 30 mesi per un valore pari a cinque volte a quello dell’affidamento previsto dal bando di gara.

Insomma. Per un appalto di circa 4 milioni di euro si è arrivati a far incassare alla ditta Buttol srl prima e Velia Ambiente srl poi una somma di 20 milioni di euro.

Ma le stranezze e le anomalie non finiscono qui. Fin dall’affidamento della prima gara ad oggi per quanto riguarda i 38 mesi presi in esame dal nostro articolo, non è stato mai firmato alcun contratto che potesse far valere un accordo tra le parti né dalla ditta Buttol srl e ne dalla ditta Velia Ambiente srl subentrata alla prima nello stesso appalto. Quindi le anomalie aumentano se si considera la possibilità di poter far subentrare una ditta in un appalto mai sottoscritto tra le parti.

Sarebbe tutto quasi normale se ci fermassimo qui. Invece no. L’Amministrazione Pannone su quest’affidamento si è superata. Oltre alle proroghe, sicuramente illegittime, che superano di gran lunga il valore dell’appalto iniziale e la mancanza delle firme sui contratti, quindi l’assenza di una legittimità da parte dell’azienda ad espletare il servizio, c’è da aggiungere, inoltre, che a tali ditte, prive di ogni legittimità – è bene ricordarlo sempre – sono stati affidati anche una serie di servizi aggiuntivi per diverse centinaia di migliaia di euro e la totale assenza di penali e ricorsi. Come se queste due ditte avessero sempre esplicato in maniera eccellente il proprio servizio di raccolta rifiuti.

Ma l’Amministrazione Pannone non si accontenta di farci chiudere le riflessioni sul vecchio appalto dei rifiuti in questo modo. Abbiamo ancora dell’altro. Poi non venissero a lamentarsi i cittadini sui costi esorbitanti della TARI. Da una parte devono uscire tutti questi soldi che beneficiano chissà chi. Ma andiamo avanti.

Durante questi 38 mesi queste due ditte hanno anche assunto del personale e da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che le due ditte abbiano anche ricevuto alcune pressioni da addetti ai lavori per far assumere parenti e amici e da quello che trapela, sembrerebbe che dietro ai camion della raccolta rifiuti ci siano finiti parenti o affini di consiglieri e/o di candidati nelle liste del Sindaco Pannone. Il dubbio che ci sovviene ora è: In che modo sono state assunte queste persone, tempo determinato o indeterminato? Hanno anche diritto al passaggio di cantiere e quindi sono finiti per essere dipendenti della nuova ditta? Lo scopriremo in questi giorni e vi daremo aggiornamenti.

Praticamente la vicenda somiglia tanto a quella di Giugliano che ha visto indagati il Sindaco Nicola Pirozzi e il vicesindaco Antonio Poziello. Solo che qui ad Afragola non si hanno traccia di mazzette e orologi di lusso e si spera tanto per l’Amministrazione ma soprattutto per il Sindaco Pannone, persona onesta, perbene e ottimo professionista, che il disegno portato avanti dai settori non sia lo stesso.

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AFRAOGLA. Processo SEAN. I PM della Corte di Appello chiedono la conferma della pena di primo grado. 8 anni di reclusione per Nespoli

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AFRAGOLA – In queste ore si è conclusa l’udienza di Appello al Processo “SEAN” che vede coinvolti l’ex Senatore Vincenzo Nespoli e il commercialista Maurizio Matacena accusati in relazione alla vicenda della bancarotta fraudolenta e riciclaggio. In riferimento al complesso residenziale in Afragola al rione San Marco.

I PM hanno chiesto la conferma delle condanne di primo grado, che per Nespoli prevedevano una pena di otto anni di reclusione e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, mentre per Maurizio Matacena la condanna ad anni quattro di reclusione e interdizione di 5 anni dai pubblici uffici.

Questa vicenda giudiziaria non è solo che la punta dell’iceberg che vede il vero dominus dell’Amministrazione afragolese coinvolto in altri procedimenti.

Infatti solo pochi mesi fa la stessa Corte di Appello conferma e condanna l’ex Senatore a 9 anni di reclusione in merito al processo “La Gazzella” accusato, anche in questo caso di bancarotta fraudolenta, riguardante il fallimento della società di vigilanza La Gazzella di Afragola, che presentava un passivo di 25 milioni di euro.

Per gli stessi fatti a Luglio scorso Nespoli è stato condannato dalla Corte di Appello di Napoli, quinta sezione civile, a risarcire il Curatore del fallimento de La Gazzella S.R.L. per i danni arrecati alla società e ai suoi creditori. La somma complessiva, aggiornata alla data della decisione, ammontava a € 16.231.428,71. Inoltre, Nespoli si dovette farsi carico anche delle spese legali dei due gradi di giudizio relative alla controversia, quantificate in € 127.729,00.

A dicembre è stata fissata la data per le arringhe difensive degli avvocati di Nespoli e Matacena. Una volta concluse le arringhe, si attende la sentenza entro la fine dell’anno o, al limite, nel primo bimestre del nuovo anno.

Tempi duri per il deus ex machina dell’Amministrazione afragolese. Per lui l’anno prossimo sarà un anno molto intenso che si spera, lo vedrà un po’ più occupato nelle sue faccende personali e un po’ più lontano dalla vita pubblica afragolese.

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AFRAGOLA. Il Parco residenziale che doveva sostituire il Cinema Splendido non sarà più costruito. Annullato in autotutela il PDC.

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AFRAGOLA – Sono passati cinque mesi da quando l’Ufficio Tecnico del Comune di Afragola rilascia il Permesso di Costruire legato ad una Convenzione Urbanistica che vedeva la monetizzazione degli standard urbanistici nel lotto di terreno dove una volta sorgeva il Cinema Splendido.

Rilasciato il Permesso, iniziano i lavori di abbattimento di quello che fino a poco tempo fa rappresentava un luogo di aggregazione e di cultura. La ditta firmataria della Convenzione e richiedente del PDC nonché esecutrice dei lavori di abbattimento e ricostruzione è la Ditta Gralise Costruzioni srl di Afragola.

All’indomani di questo provvedimento amministrativo si è messa in moto una macchina investigativa che ha perfino interessato gli alti piani della Procura della Repubblica di Napoli, infatti tante sono state le visite delle Forze dell’Ordine delegate che in questi cinque mesi hanno raccolto documenti ed escusso quasi tutti i funzionari comunali coinvolti nell’iter burocratico inerente la Convenzione di cui sopra, fino ad arrivare alle ore 14:42 di oggi pomeriggio quando al protocollo compare la determinazione della sospensione dei lavori e di avvio del procedimento di annullamento in autotutela del Permesso di Costruire sopra citato.

Ma cosa è successo di così tanto grave al punto da scomodare la Procura della Repubblica? A un certo punto si è messa in moto una imponente azione info investigativa e in pochi giorni sono stati escussi dalla caserma dei carabinieri di Afragola funzionari e dirigenti comunali, l’ingegnere dell’urbanistica Valerio Esposito, Maria Pedalino e quattro responsabili dell’ufficio Gare e Appalti.

L’oggetto delle investigazioni era quello di verificare se prima del rilascio della Convenzione e della relativa produzione edilizia si è provveduto a fare le verifiche preliminari e quello che è emerso è che le verifiche preliminari sono state fatte in maniera tardiva e soprattutto sono state effettuate sulla base di autocertificazioni ma la cosa più eclatante emersa è che il richiedente del Permesso era detentore di un debito tributario di circa € 130mila nei confronti del Comune di Afragola e per i regolamenti dei tributi e regolamento di contabilità con tale difformità non avrebbe mai potuto firmare quella convenzione.

Allora le domande che ci poniamo sono: Se non si fosse mossa la Procura, per giunta una Sezione non di competenza territoriale dato che Afragola è sotto la giurisdizione di Napoli Nord, quindi non è escluso un interessamento diretto del Procuratore Capo di Napoli e della DDA, il Comune di Afragola nello specifico l’Amministrazione Pannone avrebbe mai sospeso questi lavori? Perchè i controlli non sono stati fatti prima di far firmare la Convenzione e prima dell’abbattimento del Cinema Splendido? Saremmo mai stati messi in grado di sapere tali difformità nell’iter burocratico al netto delle indagini?

A tal proposito, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, per le stranezze attuate dall’Ufficio Tecnico circa l’andamento burocratico di certi provvedimenti, anche la concessione edilizia di via Ciaramella sarà annullata in autotutela perché, allo stesso modo, dopo aver abbattuto l’immobile pre esistente, dagli uffici competenti si sono accorti che in quella porzione di area nel sottosuolo dovrà sorgere la stazione della Metropolitana. Insomma una sprovvedutezza tale da mettere l’Ufficio Tecnico ancor di più sotto la lente di ingrandimento.

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