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Addio a Massimo Villa, tra le più grandi voci radiofoniche italiane

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Massimo Villa, musicista e conduttore che ha fatto grande la musica italiana si è spento a 72 anni. Viveva da anni in Portogallo ed è proprio qui che ci ha lasciati.

Prima che nascessero le radio private era già ai microfoni di Radio Rai, e l’ultima volta che ha trasmesso è stato poche settimane fa, dall’emittente online Radio Francigena. E’ stato uno dei più grandi protagonisti nascosti della musica in Italia negli ultimi cinquant’anni.

Negli anni ’70, fece parte del gruppo Stormy Six, in cui sostituì Claudio Rocchi. Con questi ultimi contribuì alla realizzazione dei singoli Il venditore di fumo, Alice nel vento, Rossella e Leone. Sempre in quegli anni, il gruppo partecipò anche alla propaganda elettorale del PCI.

In quegli anni fu anche la voce “milanese” degli storici programmi radio tipicamente romani della Rai: Per Voi Giovani, Un Certo Discorso, Popoff. Nell’immaginario dei giovani ascoltatori era colui che incarnava la Milano della politica e del movimento studentesco. Alla radio aveva una voce calda, suadente, e un’enorme conoscenza musicale.

Il bassista degli Stormy Six, la band che meglio rappresentava quel mondo milanese di musica e lotta di classe, aveva prodotto i primi album della carriera di Eugenio Finardi (Non Gettate Alcun Oggetto Dai Finestrini) e Alberto Camerini (Cenerentola E Il Pane Quotidiano).

E’ stato proprio Finardi  a ricordarlo calorosamente, raccontando quanto sia stato importante con la sua esperienza e ilo suo talento: “Massimo era il personaggio centrale della Milano musicale, è stato lui che ha introdotto tutti noi all’ascolto di Miles Davis, dei Weather Report e di tutta la “fusion” che ha influenzato i nostri dischi. […] Era il ganglio attorno al quale giravano tutte le realtà musicali della città e rappresentava anche il nostro punto di contatto con Roma, con Paolo Giaccio, Carlo Massarini e tutto quel mondo radiofonico”.

E’  stato Villa a presentare il concerto per Demetrio Stratos all’Arena di Milano il 14 Giugno del 1979. Negli anni ’80 si trasferì a Roma per dirigere la rivista Fare Musica, preziosa scuola di una nuova generazione di giornalisti musicali.

Durante l’esplosione della new wave fonda per gioco il supergruppo dei “451″ insieme a elementi delle band bolognesi Skiantos e Windopen, con cui incide un unico 45 giri: una cover del classico dell’Equipe 84 “Ho in mente te”. Sulla facciata B una sua composizione: “New Wave Rho”.

E’ poi diventato direttore della rete tv musicale Videomusic, in Toscana, e finita quell’esperienza è tornato a Milano, dove ha presentato vari programmi su Radio Popolare e poi su Lifegate.

Massimo Villa era un mentore per tanti. Ricorda ancora Finardi: “Nel 1980, dopo i successi di Extraterrestre e Musica Ribelle, mi sentivo abbattuto e demoralizzato. Mi sembrava che la musica, con l’arrivo del punk, si fosse involgarita e che non ci fosse più niente da dire. Lo confidai a Massimo, che poco dopo si presentò a casa mia con una pila di dischi, saranno stati almeno una ventina. Tutti capolavori. Remain In Light dei Talking Heads, London Calling dei Clash, i Police, la new wave più di classe, il post punk di valore. Mi disse: ascolta questi. Vedrai che c’è ancora musica”.

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Guerra, Putin avverte: “Il conflitto è globale, pronti a colpire Usa e Gran Bretagna”

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Durante un drammatico discorso alla nazione, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il test su un obiettivo militare in Ucraina di un nuovo missile balistico ipersonico, l’Oreshnik. Ecco le dichiarazioni del leader del Cremlino:

“Il permesso dato dagli Usa e dalla Gran Bretagna a Kiev di attaccare in profondità il territorio russo con i missili da loro forniti ha fatto assumere al conflitto un carattere globale, e Mosca si riserva il diritto di colpire anche le infrastrutture militari di Washington e Londra”.

Inoltre Putin ha precisato che contro il nuovo missile, capace di viaggiare a 2-3 km al secondo, non esistono difese aeree efficaci. Mosca continuerà a testarlo in questo conflitto, scegliendo gli obiettivi “sulla base delle minacce alla sicurezza della Federazione Russa”, ma avvertendo in anticipo i civili perché abbandonino le aree che potrebbero essere attaccate.

Tuttavia, il monito più inquietante lo ha lanciato agli Usa e alla Gran Bretagna, confermando che sei missili Atacms americani e un numero imprecisato di Storm Shadow britannici sono stati lanciati tra martedì e mercoledì sulle regioni russe di Bryansk e Kursk.

Pertanto, Putin ha aggiunto: “Ci consideriamo autorizzati a usare le nostre armi contro le strutture militari di quei Paesi che permettono l’impiego delle loro armi contro le nostre strutture. E in caso di un’escalation di azioni aggressive, risponderemo in modo deciso e simmetrico”.

Secondo il presidente, “la Russia è pronta a risolvere pacificamente tutti i problemi, ma è pronta anche a qualsiasi sviluppo degli eventi”.

Poi, l’attenzione del leader russo, si sposta sugli Stati Uniti e sul nuovo presidente Trump, il quale aveva promesso di riportare la pace tra Mosca e Kiev:

“Gli Stati Uniti hanno sbagliato a stracciare unilateralmente il Trattato sulle forze intermedie nucleari (Inf) che, firmato nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov, aveva messo al bando gli euromissili. E la decisione di abbandonarlo fu presa proprio durante la presidenza Trump, nel 2019. Quindi Mosca deciderà se e dove schierare missili a corto e medio raggio sulla base delle azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti”.

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Salvini sulla decisione della Corte Penale Internazionale: “Se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto”

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Il vicepremier Matteo Salvini è intervenuto a margine dell’assemblea Anci, parlando della recente decisione della Corte Penale Internazionale di elevare un mandato d’arresto nei confronti del leader israeliano Netanyahu.

Ecco le sue dichiarazioni:

“Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. I criminali di guerra sono altri. Non entro nel merito delle dinamiche internazionali. Israele è sotto attacco da decenni, i cittadini israeliani vivono con l’incubo dei missili e con i bunker sotto le case da decenni. Adesso dire che il criminale di guerra da arrestare è il premier di una delle poche democrazie che ci sono in Medioriente mi sembra irrispettoso e pericoloso, perché Israele non difende solo se stesso ma difende anche le libertà, le democrazie e i valori occidentali. Mi sembra evidente che sia una scelta politica dettata da alcuni paesi islamici che sono maggioranze in alcuni istituzioni internazionali”.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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