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Castellammare

CASTELLAMARE. Polizia scopre e arresta due attentatori: avevano provato ad ucciderlo

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La Polizia di Stato, nella mattinata di ieri, è intervenuta presso un cantiere edile, sito in Castellammare di Stabia, poichè un imprenditore, era stato aggredito da due persone, una delle quali aveva anche esploso un colpo di pistola nei suoi confronti.

Le indagini hanno consentito, nell’immediatezza, di accertare che i due erano a bordo di un motociclo di colore scuro al quale era stata alterata la targa. Identificato il proprietario che ha riferito che lo aveva ceduto a GRECO Francesco, di anni 25, per farlo riparare.

Il GRECO è poi risultato essere colui che ha esploso un colpo d’arma da fuoco all’indirizzo dell’imprenditore, mentre il complice è stato identificato per VENTURA Francesco, di anni 38, il quale con una mazza di ferro avrebbe colpito al braccio la vittima.

Le indagini hanno consentito di appurare che il GRECO voleva vendicarsi di un affronto subito dall’imprenditore, facendosi aiutare dal VENTURA.

Le armi e gli indumenti utilizzati per compiere l’azione criminosa sopra descritta, sono stati dai presunti colpevoli gettati nel fiume Sarno pertanto, con personale specializzato dei VV.FF. si è effettuata una ricerca che al momento ha avuto esito negativo.

Il GRECO e il VENTURA sono stati  arrestati per  tentato omicidio e porto abusivo d’arma da fuoco e trasferiti presso il carcere di Poggioreale, come disposto dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, che ha condiviso pienamente le risultanze investigative della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Castellammare di Stabia.

Castellammare

Reati tributari, maxi operazione Gdf: sequestri per oltre 500mila €, nel mirino anche società di biscotti di Castellammare

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Il Gruppo della Guardia di Finanza Torre Annunziata ha eseguito un decreto di sequestro preventivo, per l’importo di € 548.157,06, emesso da1 Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su conforme richiesta di questa Procura della Repubblica, a carico di quattro società aventi sede nelle province di Roma (due), Firenze e Cosenza, nonché dei relativi rappresentanti legali pro-tempore, indagati, in concorso tra loro, per il delitto di indebita compensazione.

In particolare, a seguito di attività di verifica fiscale nei confronti di una s.r.1. riconducibile ad un prestanome con sede a Castellammare di Stabia – esercente la “produzione di fette biscottate, biscotti, pasticceria conservata” nonché di successive indagini delegate da questo Ufficio – è emerso che le società destinatarie del provvedimento cautelare reale, operanti nel settore edile, logistico o del commercio all’ingrosso di abbigliamento, non avrebbero versato le somme dovute per gli anni d’imposta 2020 e 2021, mediante l’utilizzo in compensazione di un credito IVA inesistente vantato dalla predetta società verificata.

Gli accertamenti svolti dalle Fiamme Gialle hanno fatto emergere un articolato sistema fraudolento alla base del meccanismo di evasione, consistente nella presentazione di una dichiarazione IVA per l’anno 2020 riportante acquisti mai effettuati dalla società stabiese, per oltre 48 milioni di euro, da cui è scaturita un’imposta a credito di oltre 10 milioni di euro.

L’esecuzione del provvedimento di sequestro ha permesso di sottoporre a gravame giudiziario beni riconducibili alle società e agli indagati fino a concorrenza dell’importo disposto pari ad €548.157,06 ed ha avuto ad oggetto disponibilità finanziarie per € 232.358,76, immobili per € 171.848,30, quote societarie per € 116.150 e veicoli per € 27.800.

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Attualità

Pizzo ai commercianti: 10 persone in manette

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Il GIP del Tribunale di Napoli ha emesso un’ordinanza applicativa di misure cautelari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, eseguita dalla Polizia di Stato, rivolta ad undici persone (nove in carcere, una con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, una agli arresti domiciliari).

I reati a loro ascrivibili sarebbero di associazione di stampo mafioso, estorsione, tentata estorsione, detenzione di armi e spaccio di droga. Le aggravanti riguardano il metodo mafioso al fine di agevolare l’associazione camorristica del clan del Rione Moscarella, attiva nei comuni di Castellamare di Stabia, Sant’Antonio Abate, Pompei e altre zone limitrofe.

C’è un particolare: uno degli indagati, seppur detenuto, avrebbe mantenuto contatti telefonici con i propri complici, così da pianificare e dirigere le attività estorsive.

Ad ora, il provvedimento riguarda la misura cautelare in sede di indagini preliminari, i cui destinatari sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

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campania

Castellammare: Carabinieri setacciano le strade. In un’auto i dispositivi della criminalità organizzata.

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I Carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia hanno effettuato un servizio a largo raggio setacciando le strade della città. Nella lente dei controlli – preziosissimo il contributo del nucleo cinofili di Sarno – il quartiere Savorito. Decine le perquisizioni con particolare attenzione alle aree comuni. A Traversa Lattaro i carabinieri hanno perquisito l’intera area e lì sono stati controllati scooter e auto sospette.

In una mercedes, intestata ad una società di noleggio, sono stati rinvenuti e sequestrati 2 jammer, dispositivi utili per inibire le frequenze radio e un rilevatore di “cimici” e di sistemi di videosorveglianza. Nelle aree condominiali, invece, sono stati trovati più di 40 grammi di droga tra cocaina e marijuana. I servizi continueranno anche nei prossimi giorni.

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