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Economia e Finanza

Frattamaggiore – Bilancio approvato, meno tasse e maggiore attenzione al sociale

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Il Sindaco Del Prete: “Abbiamo dimostrato, con fatti concreti, la nostra attenzione verso le fasce più deboli della popolazione”

 

Il Comune di Frattamaggiore è stato tra i primi nell’hinterland partenopeo ad approvare il bilancio preventivo, ovvero il provvedimento che rendiconta entrate ed uscite del comune. Un’altra prova di buongoverno per il Sindaco di Frattamaggiore Marco Antonio Del Prete, che dimostra lo stato di serenità della propria maggioranza. All’interno del documento c’è un’attenzione particolare alle fasce meno abbienti. L’Assessore al Bilancio Giuseppe Pedersoli ha dichiarato: “Nonostante l’ennesimo ed ulteriore taglio da Roma, ovvero minori entrate per il Comune, riteniamo di essere riusciti a incidere nel quotidiano dei frattesi, sulle spese che devono affrontare, anche se per poco. Le tasse non sono aumentate: addizionali, tariffe cosap e quant’altro sono rimaste invariate. La Tari, la tassa sulla spazzatura è diminuita in media del 4,51% nonostante la quasi totale eliminazione della stessa sui box auto: da 118 euro a 10 euro. Sono stati stanziati, inoltre, i 50 mila euro per il bilancio partecipativo. L’agevolazione Tari sarà riproposta così come il contributo straordinario per le famiglie in difficoltà. Ma un altro sforzo è stato compito in termini di trasparenza: una mia relazione “semplificata” per spiegare il bilancio del Comune con grafici e tabelle. Con un obiettivo: far capire che il bilancio non è roba da alchimisti, non ci sono formule segrete né riti magici, molto di quello che c’è da sapere e capire è on line”. Sulla stessa linea il Sindaco Del Prete che dichiara: “Con questo provvedimento abbiamo dimostrato, con fatti concreti, la nostra attenzione verso le fasce più deboli della popolazione. Inoltre, siamo riusciti a non diminuire i servizi per la cittadinanza e ci siamo fatti portatori di un nuovo modo di fare le cose: abbiamo scelto di tagliare le spese inutili, pur di non aumentare le tasse, anzi le abbiamo addirittura ridotte. Nonostante le mille difficoltà che incontriamo quotidianamente, siamo riusciti a mettere in cantiere opere che cambieranno il volto della nostra città. Questo è solo il primo anno di amministrazione e penso che i risultati del buon lavoro svolto siano già sotto gli occhi dei cittadini. Con il tempo, statene certi, cambieremo ulteriormente in meglio il volto della nostra città e renderemo Frattamaggiore sempre più il salotto buono dell’area metropolitana di Napoli”.

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Il Cda di banco Bpm definisce ‘ostile’ l’offerta presentata dal Ceo di Unicredit: le ultime

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Si tratta di un’offerta ostile quella presentata dal Ceo di Unicredit, Andrea Orcel, almeno secondo quanto dichiarato dal consigliere di banco Bpm, Mauro Paoloni.

Contestualmente, il Cda di banco Bpm ha così precisato in una nota:

“Le sinergie di costo lorde stimate da Unicredit per 900 milioni sono più di un terzo della base costi di Banco Bpm, e per questo destano forti preoccupazioni sulle prevedibili ricadute a livello occupazionale e sociale. Peraltro tali sinergie, al pari di quelle di ricavo, non sono per nulla valorizzate nelle condizioni dell’offerta”.

Poi, prosegue: “L’offerta di Unicredit non riflette in alcun modo la redditività e l’ulteriore potenziale di creazione di valore per gli azionisti di Banco Bpm. Il valore potenziale di Piazza Meda è ulteriormente rafforzato dalle operazioni straordinarie recentemente annunciate, che si aggiungono alle azioni già contenute nel piano industriale 2023-26 e che si tradurranno in un aggiornamento degli obiettivi del piano medesimo, già in parte anticipati al mercato”.

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Economia e Finanza

La sfida dell’Irpef: ridurla fino a 50mila euro

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Alleggerire l’Irpef per i redditi fino a 50mila euro.

E’ la nuova sfida che il governo potrebbe realizzare con la prossima manovra economica. Rappresenterebbe un nuovo passo in avanti rispetto all’ultimo intervento che ha ridotto – ma solo per quest’anno – le aliquote da quattro a tre, con un beneficio soprattutto per i redditi bassi.

Il nodo rimane però sempre lo stesso, quello delle risorse. Che, conti alla mano, potrebbero non essere di poco conto. Tutto comunque dipenderà dalla riuscita dell’operazione ‘concordato preventivo biennale’. Il governo ha semplificato e reso conveniente questo strumento pensato per le partite Iva ma in concreto la prima scadenza di pagamento con le adesioni è prevista per il 31 ottobre prossimo e solo dopo sarà possibile verificare le risorse.

Intanto è già caccia alle risorse per confermare quanto già approvato per quest’anno. Non solo il taglio del cuneo e la prima tranche dello sconto Irpef, ma anche le decontribuzioni per le mamme lavoratrici. Proprio su quest’ultimo capitolo sembrano arrivare prime certezze. Non solo per confermare lo sgravio, ora limitato ad un solo anno per le mamme lavoratrici con soli due figli, ma anche per estenderlo dalle dipendenti alle lavoratrici professioniste, alle mamme con partita Iva.

La nuova sfida Irpef, comunque, non è una suggestione. Il vice-ministro all’economia, Maurizio Leo, non aveva nascosto già dal novembre scorso, quando si decise la riduzione da 4 a 3 aliquote l’obiettivo di fare ulteriori passi avanti per i redditi fino a 50.000 euro. Un mantra che ha ripetuto più volte a anche in una recente intervista.

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Economia e Finanza

Napoli chiama Milano per gestire il patrimonio immobiliare: MM come partner della nuova società di Palazzo San Giacomo

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La Newco per il patrimonio arriverà in giunta a strettissimo giro e si chiamerà con ogni probabilità “Napoli Patrimonio” e gestirà l’intero patrimonio del Comune. 

La novità è che il Comune ha attivato «interlocuzioni di carattere politico – si legge nel corpo della delibera proposta dall’assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta – per esplorare la possibilità di attivare una collaborazione istituzionale con li Comune di Milano anche per li tramite della sua società in house MM Spa che gestisce l’Erp (Edilizia pubblica residenziale) per Milano e Bergamo finalizzata».

La sostanza è che da un lato la costituzione delle nuova Società corrisponde alla necessità di una gestione dello sterminato patrimonio di Palazzo San Giacomo tesa a valorizzare lo stesso. Dall’altro è il primo passo concreto per dare seguito all’ultimo pezzo dell’attuazione del “Patto per Napoli” cioè la riorganizzazione delle aziende comunali. Perché Milano come partner? Perché MM è un colosso che funziona già da mezzo secolo e ha un know how unico non solo per la gestione del patrimonio, ma anche per altri rami che riguardano i servizi delle amministrazioni locali. Una operazione “pubblico-pubblico” che garantisce la valorizzazione del patrimonio con una gestione totalmente pubblica. La delibera serve a liberare definitivamente NapoliServizi dalla gestione degli immobili comunali e costituire per quest’ultima una nuova strategia e finalità: sarà una società “Global service”. Si occuperà di verde, impianti sportivi e impianti comunali, servizi cimiteroale e servizi scolastici, anche qui il nuovo piano industriale è in via di redazione. NapoliServizi infatti continuerà a lavorare sul patrimonio – sull’ordinario – fino al 31 dicembre. Dal Primo gennaio la palla sarà tra i piedi della Newco. In autunno – in ogni caso – tutte le Partecipate dovranno avere una loro mission ben definita che deve avere come bussola «i principi di efficienza, di efficacia e di economicità».


(fonte: ilmattino.it)

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