Nei prossimi giorni sarà annunciato il Decreto Rilancio, contenente le misure economiche per la ripartenza di imprese e attività. La bozza del testo conta ben 258 articoli.
In particolare il nuovo Decreto prevede una delle misure più attese dagli italiani: i contributi a fondo perduto, con ricavi non superiori a 5 milioni di euro, a favore dei soggetti titolari di reddito d’impresa, di lavoro autonomo e di partita Iva, a condizione che “il fatturato e i corrispettivi del mese di aprile 2020 siano inferiori ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019“.
Il contributo sarà determinato applicando, a tale differenza, una percentuale, che sarà del 25%, 20% e 15% per i soggetti con ricavi o compensi non superiori rispettivamente a centomila, quattrocentomila e cinque milioni di euro, nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto.
Il Decreto Rilancio prevede inoltre un credito di imposta all’80%, per un massimo di 80 mila euro, per le spese di investimento necessarie per la riapertura in sicurezza delle attività economiche: “interventi edilizi per il rifacimento spogliatoi, mense, realizzazione di spazi medici, ingressi e spazi comuni; gli arredi di sicurezza o quelli per l’acquisto di tecnologie per l’attività lavorativa e le apparecchiature per il controllo della temperatura dei dipendenti“.
Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, è stato confermato il Bonus Vacanze, un credito, utilizzabile dal 1° Luglio al 31 Dicembre 2020, in favore dei nuclei familiari con un reddito ISEE non superiore a 35.000 per le vacanze: si parla di 500 euro per i nuclei familiari numerosi, 300 euro per le famiglie composte da due persone e 150 euro per i single. Tale bonus sarà fruibile nella misura del 90% in forma di sconto sul corrispettivo dovuto e per il 10% in forma di detrazione di imposta nella dichiarazione dei redditi.
Tra le misure troviamo:
– la cancellazione definitiva delle clausole di salvaguardia che prevedevano aumenti di Iva e accise a partire dal 2021;
– il rinvio al 2021 di Sugar e Plastic Tax;
– l’introduzione del Reddito di Emergenza, in due quote tra i 400 e gli 800 euro ciascuna in base alla composizione del nucleo, per le persone, con un isee di 15mila euro e un patrimonio entro i 10mila euro, che non possono beneficiare di altri sussidi;
– premi fino a 1000 euro per i dipendenti della Sanità, quindi per tutti gli operatori sanitari, medici, infermieri, tecnici, in prima linea contro il Coronavirus;
– lo stanziamento di 150 milioni per potenziare, anche in collaborazione con istituti privati, i centri estivi diurni e i servizi socioeducativi territoriali per i bambini tra i 3 e i 14 anni.
La bozza prevede, infine, un incremento, da parte delle Regioni, dei fondi della contrattazione integrativa per riconoscere un premio, commisurato al servizio prestato, al personale sanitario dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale impegnati nella lotta al Covid-19.