La storia che sto per raccontarvi è scandalosa.
Se avete un animo troppo “femminista” (nella stupida accezione moderna), vi consiglio di chiudere tutto, perchè vi arrabbierete, mostrerete forte disaccordo e forte resistenza.
Questa storia parla di un’altra donna che ha scelto di sottomettersi al marito, alla vita, al mondo, alla “croce”?
No. Parla di una santa in terra, una Donna laica che ha fatto della sua vita e del suo dolore un capolavoro di spiritualità contemporanea.
E’ una donna che non ha abortito, che non ha scelto se stessa, che ha saputo annunciare il Vangelo in maniera cruda e concreta, con un coraggio che non può non arrivare da una fonte che supera l’ordine naturale della fisica.
Mi chiamo Chiara sono cresciuta in una famiglia cristiana che sin da bambina mi ha insegnato ad avvicinarmi alla fede.
Quando avevo 5 anni mia madre cominciò a frequentare una comunità del Rinnovamento dello Spirito e così anche io e mia sorella cominciammo questo percorso di fede che ci ha accompagnato nella crescita e mi ha insegnato a pregare e a rivolgermi in maniera semplice a Gesù come ad un amico a cui raccontare le mie difficoltà e i miei dubbi, ma soprattutto mi ha insegnato a condividere la fede con i fratelli che camminavano con me.
Per quanto se ne voglia (e possa) dire delle comunità, ho provato in prima persona a partecipare a una delle preghiere con il RnS e ne ho tratto non pochi benefici. Lo Spirito Santo viene lasciato spesso nel dimenticatoio, io credo che la dimensione mistica della fede debba essere bilanciata alla dimensione razionale, così come avrebbe voluto Santa Teresa D’Avila. All’età di 18 anni in un pellegrinaggio incontrai Enrico e pochi mesi dopo ci fidanzammo.
La storia di Enrico e Chiara viene messa a dura prova varie volte: si lasciano, poi provano a seguire un corso vocazionale ad Assisi dove ritrovano la forza della Fede. La relazione tra Dio e Chiara comincia a trovare un ordine e…
…Finalmente libera dalle aspettative che mi ero creata ho potuto vedere con occhi nuovi quello che Dio voleva per me. Poco dopo, contro ogni nostra aspettativa, superate le nostre paure abbiamo deciso di sposarci.
E’ quì che la vita di Chiara comincia veramente a cambiare.
Arriva subito la prima bambina, Maria, ma purtroppo alla bimba, sin dalle prime ecografie, viene diagnosticata un’anencefalia. Senza alcun tentennamento l’hanno accolta e accompagnata nella nascita terrena e, dopo circa 30 minuti, alla nascita in Cielo.
Ho assistito personalmente al funerale -scrive Gianluigi De Palo sul sito dedicato a Chiara- che è stata una delle esperienze più belle della mia vita. Una vittoria di Cristo sulla morte, ribadita da questa piccola bara bianca e da due genitori che hanno scritto e cantato, ringraziando e lodando il Signore per tutta la Messa
Chiara ed Enrico ricevono un secondo dono dal cielo, questa volta un maschietto, ma il bimbo era senza gambe. Si fa giusto in tempo per battezzarlo e consegnarlo nelle mani del Padre.
Ma Chiara è una donna forte, che decide di accompagnare con gioia i suoi neonati verso una Nuova Casa: le domande sono tante, le risposte poche, ma la fede in Dio mette tutto sotto una luce diversa.
Scrive ancora Gianluigi De Palo:
C’ero anche al funerale di Davide. Anche lì tanta bellezza, tanta fede e una sorta di invidia per quella gioia portata nonostante la croce. Una gioia non finta e di circostanza, ma esempio per molte famiglie coetanee.
Non c’è spiegazione, nessuna logica dietro la morte di due figli, eppure Chiara quella logica la vede sempre più.
Finalmente una nuova gravidanza: Francesco… Tutti noi amici abbiamo gioito non poco per questa notizia e per la speranza di Chiara ed Enrico verso la vita. Molti avrebbero – comprensibilmente – desistito dal riprovarci. E mentre le ecografie confermavano la salute del bimbo, al quinto mese di nuovo la croce. A Chiara è stata diagnosticata una brutta lesione della lingua e fatto, un primo intervento, i medici le hanno detto che si trattava di un carcinoma.
Nonostante tutto, Chiara decide di difendere il suo bambino, rifiutando le chemioterapie cominciate dopo la gravidanza, quando ormai era troppo tardi.
Ho parlato più e più volte con Chiara ed Enrico di come in tutte queste prove mai si son lasciati sconvolgere, ma solo hanno accettato la volontà di Colui che non fa nulla per caso. E di come, sempre, hanno ripetuto la loro preghiera quotidiana di consacrazione a Maria terminante con Totus Tuus… Potrei raccontare molte altre cose… i mesi difficili di chemio e radioterapia, il rosario familiare del giovedì sera messo in piedi da varie famiglie a loro vicine, la consacrazione del loro figlio a Maria nella Porziuncola… Ora Chiara è nata in cielo. E in molti siamo testimoni di questa vita Santa.
Ieri vi ho parlato del ruolo della Donna nella vita della Chiesa e, quindi, dell’Umanità.
Credo che questa sia solo una delle infinite testimonianze a favore della docilità e dell’armonia femminile. Si, ho detto “docilità”, questo termine che ci fa così paura. Questo termine che io uso senza compromessi, che significa “disponibilità a farsi istruire” e non “sottomissione”, significa “diponibilità all’attesa, alla pazienza” e non “disponibilità al patriarcato”.
L’accettazione ci fa paura, dare la vita per coloro che amiamo ci sembra un’assurdità, invece è l’unica rivoluzione possibile.
Niente manifesti, niente sfilate in piazza, niente litigi in televisione: solo una madre, capace di rimanere in silenzio, gioire, affidare, concepire e donarsi completamente.
“Qual è l’atteggiamento che il Signore chiede da noi, perché il Regno di Dio cresca e sia pane per tutti e abitazione, anche, per tutti? La docilità. Il Regno di Dio cresce con la docilità alla forza dello Spirito Santo. La farina lascia di essere farina e diventa pane, perché è docile alla forza del lievito, e il lievito si lascia impastare con la farina … non so, la farina non ha sentimenti, ma lasciarsi impastare si può pensare che c’è qualche sofferenza lì, no? E poi, si lascia cucinare, no? Ma, anche il Regno … ma il Regno cresce così, e poi alla fine è pasto per tutti”.
Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.
Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.
“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.
“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem.
La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.
La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.
Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.
Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.
Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.
GUIDA IN STATO DI EBREZZA: – se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi. – se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno. – se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.
CELLULARI: – la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro. – la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti. – mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.
DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI: – per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni – sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità – revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.
MONOPATTINI: devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.