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Cronaca

POMPEI: ecco cosa trovano i carabinieri in un centro massaggi

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Pompei – Una maxi operazione dei carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata contro la prostituzione. La scorsa notte, gli uomini dell’Arma hanno perlustrato la zona degli scavi archeologici e del Santuario, e qui tra i vicoli del centro antico di Pompei sono state individuate 20 donne dedite alla prostituzione, per loro sanzioni amministrative per violazione a ordinanza sindacale. Proposta per foglio di via obbligatorio da Pompei una prostituta 44enne di Sorrento. Dai controlli e successive verifiche è risultato che tra le donne, ce n’era una che risultava agli arresti domiciliari per furto, sorpresa dunque in stato di evasione a prostituirsi nei pressi di ”villa dei misteri”. La donna tratta in arresto è una trentasettenne di Boscoreale, sorpresa a prostituirsi alle 02.30 in via Plinio, nei pressi della “villa dei misteri”. La donna, già nota alle forze dell’ordine si trova agli arresti domiciliari per furto aggravato, ora attende il rito direttissimo per l’evasione. L’arresto è stato convalidato dal giudice che in attesa del processo ha disposto la misura cautelare della presentazione alla Polizia Giudiziaria tutti i giorni. Ci sono state in seguito sanzioni amministrative per atti osceni in luogo pubblico per una prostituta russa quarantasettenne e a un suo cliente di 28 anni,  sorpresi a consumare atti sessuali.  Inoltre una rumena di 39 anni, domiciliata a Napoli, è stata sorpresa e denunciata perché violando il rimpatrio con foglio di via obbligatorio dal comune di Pompei, vi era tornata a prostituirsi.

Le indagini erano scattate proprio negli ultimi giorni e alla fine l’azione dei carabinieri della stazione di Pompei è proseguita con un blitz in un centro di massaggi orientali, pubblicizzato su un sito internet di annunci. Qui è stata arrestata con le accuse di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione Zhou Aihua, la titolare quarantunenne di nazionalità cinese. Da tempo i militare osservavano quello che accadeva intorno al centro massaggi. Qui hanno accertato che una donna di 40 anni di nazionalità cinese, offriva contemporaneamente massaggi e prestazioni sessuali. I proventi di questa attività venivano comunque incassati esclusivamente dalla titolare. Nel corso della perquisizione del locale, sono stati rinvenuti e sequestrati 500 euro, ritenuti provento delle attività. Anche la struttura, grande 90mq è stata sottoposta a sequestro.

 

Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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