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POLITICA

[La pucELLE] – John Henry Newman, il cardinale “tecnologico”

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« Dall’ombra e dai simboli alla verità. »

 

Succedeva a Oxford, nel 1883, il periodo del liberalismo razionalista e del protezionismo statale: il parlamento soppresse una grossa quantità di diocesi in Irlanda.
Per la Chiesa Anglicana fu un grave colpo, così gli ambienti religiosi di Oxford si difesero con un vero e proprio movimento intellettuale: il movimento di Oxford.
I protagonisti della lotta furono Kelbe, Pusey, Ward, Faber, a cui si aggiunse, come loro guida spirituale, John Henry Newman.

Newman fu un cardinale, teologo e filosofo inglese, tra i più importanti nella storia della Chiesa e del cristianesimo, vissuto durante un periodo di grandi scoperte tecnologiche.
Questo meraviglioso personaggio, profeta dei nostri tempi, si rese immediatamente conto di quanto il falso progresso, portatore di un fantomatico benessere, stesse portando gli uomini a diventare sterili spiritualmente.

In tempi non sospetti, distinse l’umanesimo laico dall‘umanesimo cristiano, che pone la Coscienza alla base di ogni azione:

 

« Senza dubbio, se fossi obbligato a introdurre la religione nei brindisi dopo un pranzo (il che in verità non mi sembra proprio la cosa migliore), brinderò, se volete, al Papa; tuttavia prima alla Coscienza, poi al Papa. »

Fu molto bersagliato, su tutti i fronti.
Non starò ad approfondire la storia della guerra tra Newman e i suoi nemici, ma vorrei riportarvi una curiosità che trovo molto interessante: Pio IX, nel 1850, tentando di rinnovare la gerarchia ecclesiastica, nominò Wiseman cardinale e arcivescovo di Westminster.
Wiseman era altrettanto un grande personaggio: scrittore e filosofo, studiò molto le connessioni tra scienza e fede, ma soprattutto i rapporti tra la chiesa anglicana e quella cattolica. Non era apprezzato dall’ambiente conservatore, che al tempo giudicava il Papa come l’Anti-cristo e, di conseguenza, giudicò Newman un apostata -poichè sostenitore di Pio IX.

Corsi e ricorsi della (micro) Storia.

Il cardinale Newman mi ha affascinata molto, credo che la sua figura potrebbe aiutarci a comprendere meglio le dinamiche dell’ecumenismo e della storia della chiesa cristiana contemporanea, non solo cattolica.

Al centenario della sua morte, Ratzinger tenne uno dei suoi bellissimi discorsi.
Ve ne propongo una parte (il discorso intero lo trovi qui):

Perciò era un fatto per noi liberante ed essenziale da sapere, che il “noi” della Chiesa non si fondava sull’eliminazione della coscienza, ma poteva svilupparsi solo a partire dalla coscienza. Tuttavia proprio perché Newman spiegava l’esistenza dell’uomo a partire dalla coscienza, ossia nella relazione tra Dio e l’anima, era anche chiaro che questo personalismo non rappresentava nessun cedimento all’individualismo, e che il legame alla coscienza non significava nessuna concessione all’arbitrarietà – anzi che si trattava proprio del contrario.

Da Newman abbiamo imparato a comprendere il primato del Papa: la libertà di coscienza non si identifica affatto col diritto di “dispensarsi dalla coscienza, di ignorare il Legislatore e il Giudice, e di essere indipendenti da doveri invisibili”. In tal modo la coscienza, nel suo significato autentico, è il vero fondamento dell’autorità del Papa. Infatti la sua forza viene dalla Rivelazione, che completa la coscienza naturale illuminata in modo solo incompleto, e “la sua raison d’être è quella di essere il campione della legge morale e della coscienza”.

 

 

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Politica

Caso Boccia, il Ministro Gennaro Sangiuliano si è dimesso

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Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si è dimesso.
La decisione è stata comunicata alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni con una lettera: “Il lavoro non può essere macchiato da gossip”, scrive il ministro presentando le sue “irrevocabili dimissioni”. La situazione sarebbe precipitata nelle ultime ore, dopo le interlocuzioni tra via del Collegio Romano, sede del Ministero, e Palazzo Chigi. 
Nella sua lunga intervista al Tg1 – dopo avere ammesso la “relazione affettiva” con Boccia – Sangiuliano aveva dichiarato di avere presentato le sue dimissioni a Meloni, ma la premier le avrebbe respinte. Adesso, invece, la vicenda arriva al capolinea.

“Caro presidente, cara Giorgia, dopo aver a lungo meditato, in giornate dolorose e cariche di odio nei miei confronti da parte di un certo sistema politico mediatico, ho deciso di rassegnare in termini irrevocabili le mie dimissioni da Ministro della Cultura”, scrive Sangiuliano nella sua ultima lettera da ministro. Ringrazia la Premier per averlo “difeso” e per “avere respinto una prima richiesta di dimissioni” e anche “per l’affetto che mi hai testimoniato”.
“Sono consapevole” di aver “toccato un nervo sensibile e di essermi attirato molte inimicizie avendo scelto di rivedere il sistema dei contributi al cinema ricercando più efficienza e meno sprechi. Questo lavoro non può essere macchiato e soprattutto fermato da questioni di gossip”.

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Avellino

Inchiesta Avellino: di nuovo annullato il sequestro all’ex Sindaco Gianluca Festa

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Il Tribunale di Avellino ha nuovamente annullato il sequestro di 40 mila euro disposto nei confronti dell’ex sindaco Gianluca Festa, nell’ambito del filone delle indagini su presunti episodi corruttivi nel quale, insieme all’ex sindaco, sono coinvolti tre imprenditori e l’architetto Fabio Guerriero: le indagini portarono il 10 luglio scorso alla emissione di una seconda ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per Festa e Guerriero, dopo quella emessa il 18 aprile scorso.

I giudici hanno ritenuto che il sequestro, in un procedimento dove viene contestata anche l’associazione per delinquere, non si applica la sospensione feriale e, dunque, il Tribunale del Riesame che dopo il primo annullamento, su richiesta della Procura, aveva ribadito il sequestro del denaro, avrebbe dovuto pronunciarsi entro e non oltre il 30 agosto scorso.

Intanto è stato fissato il calendario degli inviti a comparire da parte del pm Fabio Massimo Del Mauro, propedeutici alla richiesta di giudizio immediato al Gip del Tribunale di Avellino, Giulio Argenio, che evita passaggio dell’udienza preliminare.
L’ex sindaco è stato convocato il 12 settembre, ma il suo difensore, il penalista Luigi Petrillo, sta valutando se aderire o meno, anche in vista dell’udienza della Corte di Cassazione, fissata il 18 settembre, chiamata a pronunciarsi sulla illegittimità delle intercettazioni che coinvolgono l’ex sindaco e di escludere alcuni capi di imputazione a lui contestati.
I primi a comparire davanti al Pm, il 10 settembre, saranno i due vincitori dei concorsi banditi dal comune di Avellino che sarebbero stati manipolati, insieme al genitore di uno dei due.
L’architetto Guerriero dovrebbe comparire il 17 settembre mentre il giorno successivo sarà la volta dei tre imprenditori indagati a piede libero per concorso in corruzione.

(fonte: Ansa)

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POLITICA

Confesercenti Napoli sostiene il Commissario della Camera di Commercio Cannizzaro: “L’unità può aiutare la nostra economia”

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Si è tenuto ieri un importante incontro tra il Commissario Straordinario della Camera di Commercio, l’ex Prefetto Raffaele Cannizzaro e il presidente di Confesercenti Napoli Vincenzo Schiavo. Al centro del dialogo il tema delle future attività di sviluppo dell’Ente del capoluogo campano.
Al proficuo confronto oltre a Schiavo, che ricopre anche il ruolo di vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno, hanno partecipato anche il coordinatore di Confesercenti Napoli, Alessandro De Santis, e l’avvocato Daniele Marrama.

Nel corso della riunione, il presidente Schiavo, a nome di Confesercenti, ha ribadito al Commissario Cannizzaro la piena fiducia nel suo operato e la totale disponibilità dell’associazione per tutelare al meglio l’economia cittadina, manifestando la volontà di collaborare al fine di offrire le adeguate risposte alle imprese del territorio.
“La Camera di Commercio è un punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo economico delle nostre Imprese – ha detto Vincenzo Schiavo -. Siamo certi che il Commissario Cannizzaro, uomo di elevata esperienza amministrativa, saprà presto intuire di cosa ha effettivamente bisogno la Camera di Commercio di Napoli. E, nonostante si sia insediato da poche settimane, siamo sicuri che saprà scegliere i passi da compiere. Il Commissario in questo percorso troverà la totale disponibilità a collaborare da parte di Confesercenti, in modo da svolgere il suo ruolo nelle migliori condizioni possibili. Siamo pronti a indicargli le necessità degli imprenditori e delle imprese del nostro territorio, cercando di mettere a sua disposizione tutte le informazioni in possesso della nostra storica struttura confederale che ha più di 70 anni. Noi di Confesercenti crediamo che solo collaborando, tutti insieme, con le altre associazioni, e unendo le forze e le conoscenze, potremmo sostenere il lavoro difficilissimo che attende il Commissario della Camera di Commercio di Napoli.
È questa, a nostro avviso, l’unica via per favorire l’economia del nostro territorio”.

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