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Attualità

Coronavirus, De Luca: “In Campania 13 contagiati. Ogni cittadino ha una grande responsabilità”

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In conferenza stampa, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha ha dato nuovi aggiornamenti sulla vicenda Coronavirus:

Ogni cittadino ha una grande responsabilità personale, senza problema resta difficilmente governabile. In Campania non sempre abbiamo riscontrato responsabilità. Ognuno è responsabile per sé e per la comunità. Denunceremo chi non rispetta obblighi. Chi dovesse avere problemi, rimanga a casa e contatti in primo luogo il medico di famiglia che deciderà se avviare la procedura. 

Alle 23 di ieri erano 11 i casi positivi, attualmente abbiamo 13 casi conclamati, non tutti certificati dall’Istituto di Sanità, ma sono risultati positivi al Cotugno. Nove a Napoli, due a Caserta e Mondragone e uno a Vallo della Lucania. La priorità adesso è contenere il contagio. Evitare la diffusione del contagio in maniera incontrollata. A Napoli abbiamo avuto una vicenda che ha riguardato un professionista. La persona è stata in movimento una settimana e ha svolto attività nel suo studio per altri quattro giorni. Il 26 si è recato al Cotugno e gli è stato fatto un tampone i cui risultati gli sono stati comunicati a casa. Da questo paziente derivano tra i sei e gli otto contagi. Tutti i colleghi di studio. Alcuni hanno partecipato a udienze in tribunale. Ha coinvolto lui stesso altri 11 avvocati suoi colleghi.

E’ la dimostrazione di come si diffonde il contagio quando non c’è senso di responsabilità. Per quanto riguarda il caso nel Cilento. La tecnica di laboratorio impiegata in ospedale a Cremona dove ci sono almeno 80 casi. Un tecnico di laboratorio deve avere consapevolezza piena e deve mettere in campo comportamenti di responsabilità nei confronti della propria comunità. Noi abbiamo dovuto ricostruire tutto il sistema di contatti avuti da questo soggetto. Complessivamente stiamo presentando un’immagine di efficienza come sanità campana. Grazie ai medici del Cotugno. 

Parliamoci con chiarezza, è un ragionamento che faccio per i sindaci che possono adottare due comportamenti. Quello opportunistico è bloccare tutto e non avere responsabilità. Oppure sentirsi parte dello Stato e adottare provvedimenti seguendo la scienza e non far morire l’economia del nostro Paese. La salute prima di tutto ma quando abbiamo gli elementi utili è giusto non bloccare l’economia. Non possiamo tenere per esempio le scuole chiuse per mesi in zone dove non c’è un’emergenza. Questo prima o poi rischia di produrre un altro danno enorme e pesante sulla formazione di migliaia di studenti che rischiano di perdere un anno scolastico. 

Per quello che riguarda la realtà della Campania abbiamo pazienti specifici e sui 13, tre pazienti sono ricoverati e in buone condizioni e gli altri sono a casa per la quarantena ma non abbiamo casi drammatici di pazienti ricoverati in rianimazione. Per quanto riguarda le forniture di materiale sanitario abbiamo avuto delle preoccupazioni ma ieri abbiamo risolto con l’arrivo di 300mila maschere chirurgiche e non abbiamo problemi per l’approvvigionamento del materiale sanitario. Stiamo lavorando anche per capire quanti posti letto riservati abbiamo per i casi più gravi. E’ chiaro che siamo di fronte a un problema che richiede un aggiornamento continuo. Tra un’ora farò una videoconferenza con il presidente del Consiglio per avere direttive. Nella situazione attuale tutte le attività pubbliche possono e devono essere riprese salvo diverse indicazioni che dovessero arrivare dal governo. A oggi rimane fermo quello che è stato stabilito. Possiamo riprendere con grande tranquillità l’attività scolastica dal 2 marzo. Gli uffici devono rimanere aperti, i concorsi devono essere espletati. Va avanti la vita, se dovesse prevalere il panico si fa male sul serio. 

Per le attività economiche ci saranno delle disdette e dobbiamo cominciare a dire al Governo che i colpi della ricaduta li abbiamo anche noi in Campania ma ne parleremo nelle prossime ore. Lunedì incontrerò le categorie economiche.

Infine una considerazione politica. Mi pare che si stia riprendendo un clima positivo. Abbiamo avuto un clima schizzoide. Poi prevale il carattere italiano e genetico a fare il casino. Pare che siamo tornati alla normalità. Nei mesi scorsi abbiamo avuto un dibattito sull’Autonomia differenziata. La Campania è andata contro quindi credo di avere titolo di dire che le polemiche fatte sono venute fuori tempo massimo e sull’argomento sbagliato. Mai come in questo caso è emersa la necessità di una funzione regionale della sanità. Come faceva Roma a interloquire con ottomila comuni d’Italia. Evitiamo cose propagandistiche. Noi dobbiamo essere uno Stato, una Nazione, salvaguardando il carattere nazionale di Sanità e Scuola. Senza regioni il problema sarebbe stato ingovernabile”.

https://www.facebook.com/minformonline/videos/202832840959990/

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Il piccolo Ethan riabbraccia finalmente la madre Claudia: “Sono felicissima”

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una madre e di un figlio che si sono ritrovati dopo circa tre mesi.

Si tratta del piccolo Ethan, che ha finalmente riabbracciato la madre Claudia, dopo che lo scorso agosto il padre del piccolo nonché ex marito della donna, Eric Howard Nichols, le aveva sottratto con l’inganno il bambino mentre erano in vacanza in Puglia.

Tuttavia, la Polizia statunitense è riuscita a rintracciare e bloccare l’uomo nella contea di Orange a Los Angeles, dove si era trasferito con il figlio dopo la fuga. Pertanto, intorno alle 23 di ieri la donna è arrivata a Los Angeles riabbracciando il figlio.

Ecco le parole della donna:

“Sono felicissima. Come mi ha visto, mi ha fatto il suo splendido sorriso. L’ho trovato cresciuto, molto più pesante, ormai ha sei denti e gattona velocissimo. Si mette dritto in piedi da solo, è meraviglioso essere di nuovo con lui”.

Adesso il piccolo è stato affidato temporaneamente alla madre Claudia Ciampa, poiché ci sarà un percorso giudiziario che vedrà come controparte il padre americano del bambino, con un giudice che deciderà sull’applicazione della Convenzione Internazionale de L’Aja e a chi spetterà tenerlo definitivamente.

“Ora cominceranno le udienze, di cui la prima sarà già domani. Speriamo che si risolva tutto per il meglio e al più presto, così che possiamo tornare insieme in Italia”, afferma Claudia dall’America.

L’avvocato Gian Ettore Gassani, difensore di Claudia e presidente dell’AMI ha aggiunto:

“Il ministero invita tutti alla calma e siamo d’accordo anche io e la madre. Siamo solo all’inizio di un’avventura difficile, che ci farà attendere ancora un po’ di tempo per la decisione finale del giudice sul rimpatrio della signora Ciampa e di suo figlio”.

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Napoli celebra Maradona con un raduno a lui dedicato: le ultime

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Diego Armando Maradona continua a vivere nel ricordo di chi lo ha amato e di chi ne ha ammirato le gesta, soprattutto quella città di Napoli che non lo ha mai dimenticato.

Pertanto, grazie all’idea dell’avvocato Sergio Pisani, la figura del Pibe de Oro sarà celebrata nel raduno intitolato ‘Maraduno’, che vedrà la partecipazione attiva del pubblico protagonista del primo murales umano dedicato al compianto campione argentino.

Il raduno si terrà all’Edenlandia di Napoli domenica 24 novembre, con l’obiettivo di unire i tifosi, i sostenitori di Diego e la città intera. Gli organizzatori invitano i partecipanti a portare foto dei loro tatuaggi e tributi artistici dedicati al campione argentino, che verranno poi trasformati in un murales collettivo.

L’inizio è fissato per le ore 12, con un dj set a tema Maradona e proiezioni su un maxischermo. Seguiranno l’esibizione della Banda Argentina e canti in onore di Diego; la raccolta e l’esposizione di cimeli e tatuaggi tributo a Maradona, con apertura del progetto murales umano; una mostra dei cimeli storici di Maradona; la premiazione dei 10 personaggi vicini a Diego e una foto di gruppo per il libro celebrativo realizzato con l’editore Cuzzolin, con le fotografie che verranno scattate dai professionisti Mario Durante e Nico Nocera.

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Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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