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Terra dei Fuochi: la colpa non è solo delle istituzioni!

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Negli ultimi mesi in Campania abbiamo assistito a diversi roghi tossici, che stanno continuando a torturare la cosiddetta Terra dei Fuochi: gli ultimi, in ordine di tempo, si sono verificati nella fabbrica di smaltimento pneumatici a Battipaglia e nella fabbrica di plastiche per batterie ad Avellino.

Tutto ciò avviene, guarda caso, in contemporanea con lo stop del Termovalorizzatore di Acerra.

Non credo sia una coincidenza, ma il problema della Terra dei Fuochi e dei roghi tossici non è da ricondurre a tale circostanza, c’era prima e purtroppo ci sarà anche dopo e la colpa non è solo delle istituzioni, che di certo non sono pure al riguardo.

Ad aggravare la situazione, infatti, è l’irresponsabilità delle persone, che, come nell’episodio increscioso verificatosi ieri pomeriggio allo Stadio San Paolo, non perdono mai l’occasione per dimostrare la propria inciviltà e strafottenza, ad esempio non facendo la raccolta differenziata.

Le stesse persone, magari, quando si verifica un incendio, sono subito pronte a puntare il dito contro le istituzioni e il sistema, senza interrogarsi del come e del perché accadono determinate cose: tutti i cittadini dovrebbero quindi provvedere a fare un esame di coscienza prima di puntare il dito.

Solo in questo modo, forse, si può iniziare a migliorare e a sperare in un futuro, che al momento assume le sembianze di una nube di fumo nero, generata dall’ennesimo rogo tossico.

Il nostro Direttore Mario Abenante, attraverso il proprio profilo Facebook, ha espresso il suo parere al riguardo:

Nella stessa identica maniera ci comportiamo quando non curante delle conseguenze continuiamo a comprare borse della Luis Vitton contraffatte, scarpe parallele, cambiamo il treno gomme all’automobile con delle usate senza farci fare la fattura (per risparmiare) e ci facciamo fare il collaudo dall’amico meccanico che ci mette il timbrino sul libretto di circolazione, ci scocciamo di fare la differenziata e troviamo la scusa: “vabbè ma poi tanto mischiano tutto”.

E dopo tutti insieme a gridare No alla Terra dei Fuochi, No agli inceneritori, No alle discariche, scusate ma se continuate a produrre merda (indifferenziata) mi dite dove metterla?

E allora anche lì, quando vediamo la colonna di fumo nero, diamo la colpa alle istituzioni, ai ministri, vogliamo fare passerelle, ci mettiamo con i bimbi in braccio e gridiamo allo scandalo perché i politici non pensano al loro avvenire.

E noi? Pensiamo all’avvenire dei nostri figli? Siamo in grado di avere cura della cosa pubblica così come dell’ambiente? Abbiamo fatto un serio mea culpa per tutto questo? No? Allora non c’è nulla da fare!

MERITIAMO L’ESTINZIONE.

#NonSoPiuComeDirlo“.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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Il piccolo Ethan riabbraccia finalmente la madre Claudia: “Sono felicissima”

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una madre e di un figlio che si sono ritrovati dopo circa tre mesi.

Si tratta del piccolo Ethan, che ha finalmente riabbracciato la madre Claudia, dopo che lo scorso agosto il padre del piccolo nonché ex marito della donna, Eric Howard Nichols, le aveva sottratto con l’inganno il bambino mentre erano in vacanza in Puglia.

Tuttavia, la Polizia statunitense è riuscita a rintracciare e bloccare l’uomo nella contea di Orange a Los Angeles, dove si era trasferito con il figlio dopo la fuga. Pertanto, intorno alle 23 di ieri la donna è arrivata a Los Angeles riabbracciando il figlio.

Ecco le parole della donna:

“Sono felicissima. Come mi ha visto, mi ha fatto il suo splendido sorriso. L’ho trovato cresciuto, molto più pesante, ormai ha sei denti e gattona velocissimo. Si mette dritto in piedi da solo, è meraviglioso essere di nuovo con lui”.

Adesso il piccolo è stato affidato temporaneamente alla madre Claudia Ciampa, poiché ci sarà un percorso giudiziario che vedrà come controparte il padre americano del bambino, con un giudice che deciderà sull’applicazione della Convenzione Internazionale de L’Aja e a chi spetterà tenerlo definitivamente.

“Ora cominceranno le udienze, di cui la prima sarà già domani. Speriamo che si risolva tutto per il meglio e al più presto, così che possiamo tornare insieme in Italia”, afferma Claudia dall’America.

L’avvocato Gian Ettore Gassani, difensore di Claudia e presidente dell’AMI ha aggiunto:

“Il ministero invita tutti alla calma e siamo d’accordo anche io e la madre. Siamo solo all’inizio di un’avventura difficile, che ci farà attendere ancora un po’ di tempo per la decisione finale del giudice sul rimpatrio della signora Ciampa e di suo figlio”.

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Napoli celebra Maradona con un raduno a lui dedicato: le ultime

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Diego Armando Maradona continua a vivere nel ricordo di chi lo ha amato e di chi ne ha ammirato le gesta, soprattutto quella città di Napoli che non lo ha mai dimenticato.

Pertanto, grazie all’idea dell’avvocato Sergio Pisani, la figura del Pibe de Oro sarà celebrata nel raduno intitolato ‘Maraduno’, che vedrà la partecipazione attiva del pubblico protagonista del primo murales umano dedicato al compianto campione argentino.

Il raduno si terrà all’Edenlandia di Napoli domenica 24 novembre, con l’obiettivo di unire i tifosi, i sostenitori di Diego e la città intera. Gli organizzatori invitano i partecipanti a portare foto dei loro tatuaggi e tributi artistici dedicati al campione argentino, che verranno poi trasformati in un murales collettivo.

L’inizio è fissato per le ore 12, con un dj set a tema Maradona e proiezioni su un maxischermo. Seguiranno l’esibizione della Banda Argentina e canti in onore di Diego; la raccolta e l’esposizione di cimeli e tatuaggi tributo a Maradona, con apertura del progetto murales umano; una mostra dei cimeli storici di Maradona; la premiazione dei 10 personaggi vicini a Diego e una foto di gruppo per il libro celebrativo realizzato con l’editore Cuzzolin, con le fotografie che verranno scattate dai professionisti Mario Durante e Nico Nocera.

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