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Ambiente

CAIVANO. L’Asl dichiara non idonea l’area delle ecoballe. Angelino: “Sciacallo chi grida alla vittoria”

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CAIVANO – Questa mattina alle ore 11 nell’area della Zona ASI dove dovevano essere stoccato le ecoballe c’è stato il sopralluogo da parte dell’Asl Napoli 2 Nord e da parte dell’Arpac così come richiesto da Città Metropolitana.

Alla fine del sopralluogo l’Asl decide di dichiarare non ideonee le aree 1,2 e 4 di proprietà della Pontin & Co. srl mentre nell’area 3 di proprietà della Di Gennaro SpA non è stato possibile effettuare il sopralluogo perché ancora sottoposta a sequestro giudiziario, così come ha dichiarato il Dott. Pesce che rappresentava l’ex IGICA.

Le aree visitate non solo hanno presentato forti criticità dal punto di vista strutturale ma le parti non sono state neanche in grado di fornire la documentazione richiesta dai due enti e pertanto si è deciso di rinviare la sussistenza dei presupposti ambientali ed igienico sanitari solo dopo l’acqusizione e la valutazione della documentazione richiesta.

Alla fine si tratta di un rinvio e non di una vittoria di chicchessia. Se da una parte c’è già chi, approfittando del clamore mediatico, grida alla vittoria, per il solo fatto che forzatamente ha richiesto ci sia anche la propria presenza, dall’altra parte c’è chi sul territorio cerca di fare chiarezza come l’ex Consigliere Antonio Angelino che sul proprio profilo Facebook dichiara: “Non prestate ascolto a chi parla di “battaglie” vinte e si mette la medaglia al petto. 
Non è un risultato ma una notizia. 
Non c’è stato l’intervento di nessun eroe, il sito è stato solo ritenuto “al momento” non idoneo. 
Bisogna essere onesti con i cittadini e non marciare sulle loro speranze. 
Chi lo fa è solo uno sciacallo! 
Sono molto felice! 
Prendiamolo come buon auspicio per il ritorno ad una comunità che affronta con serietà e responsabilità i problemi, risolvendoli”.

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Attualità

Campi Flegrei, il piano per la messa in sicurezza: 56 interventi da eseguire nell’arco di tre anni

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Cinquantasei interventi per le infrastrutture pubbliche nell’area del bradisismo ai Campi Flegrei, da eseguire nell’arco di tre anni con fondi per 260 milioni di euro.

E’ il massiccio piano di lavori per la sicurezza presentato oggi dal Ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, in un incontro con i sindaci del territorio svoltosi a Pozzuoli.

La riqualificazione sismica riguarderà anzitutto gli edifici scolastici, ma anche strutture pubbliche di rilevanza nazionale come la casa circondariale femminile di Pozzuoli e l’Accademia aeronautica, ma anche il comprensorio logistico della Guardia di Finanza a Miseno e quello militare di Nisida.
Un altro capitolo è dedicato alle opere idrauliche, cominciando dagli interventi sulla rete fognaria e su quella idrica a Pozzuoli e Bacoli.
Poi la rete viaria: previsto un nuovo ingresso per la Tangenziale di Napoli, dall’abitato di via Cigliano a Pozzuoli, e il completamento dello svincolo di via Campana.
Infine nel porto di Pozzuoli è prevista una nuova darsena traghetti e saranno eseguite opere di livellamento dei fondali con la creazione di moli galleggianti temporanei. Completano questa prima fase del programma gli interventi per la messa in sicurezza di costa e costoni a Bacoli.

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Attualità

Campi Flegrei, diminuzione del bradisismo: solo 18 eventi registrati in una settimana

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Il bollettino settimanale dell’Osservatorio Vesuviano, relativo alla settimana dal 14 al 20 ottobre 2024, ha evidenziato un rallentamento dell’attività sismica nell’area dei Campi Flegrei, con soli 18 eventi registrati, rispetto ai 30 della settimana precedente.

Il terremoto più forte della settimana, si è verificato il 20 ottobre alle ore 18:22 ed ha raggiunto una magnitudo di 1.3 con profondità 3 km con epicentro localizzato al largo del golfo di Pozzuoli.

Il fenomeno del bradisismo, ovvero il sollevamento del suolo nell’area flegrea, prosegue, sebbene si osservi una riduzione nella velocità del sollevamento a partire da agosto 2024.

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Ambiente

Fonti rinnovabili, Star Energia: “col sole potremmo diventare esportatori netti di energia”

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“L’Italia è il paese del sole e del vento. Potremmo diventare esportatori netti di energia, eliminando le politiche assistenziali per il Mezzogiorno e raggiungendo una vera indipendenza energetica”.

E’ quanto afferma Mario Palma, CEO di Star Energia, una delle aziende italiane più attive nel settore delle energie rinnovabili, che sottolinea come nella realtà “l’indipendenza energetica si scontri con le politiche governative attuali, che sembrano favorire interessi legati alle lobby delle energie fossili e nucleari”.

Capita per l’energia fotovoltaica, che rappresenta oggi una delle fonti più diffuse e accessibili a livello globale, con numerosi Paesi che stanno investendo pesantemente su questa tecnologia per accelerare la transizione energetica, e l’Italia che, come evidenziato da Palma, è dotata di un potenziale solare ineguagliabile, specialmente nelle regioni meridionali, con un boom nell’installazione di impianti fotovoltaici negli ultimi anni; un boom cui non corrisponde però, a suo avviso, un’adeguata politica di Governo.

(fonte: Ansa)

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