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CRISPANO. Alcune maestre di Giuseppe si opporranno al provvedimento di sospensione

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CRISPANO – Fonti molto vicine alle maestre del piccolo Giuseppe, il bambino ucciso dal patrigno a Cardito il 27 Gennaio scorso, fanno sapere, attraverso i propri legali, che alcune maestre faranno ricorso al Giudice del Lavoro al provvedimento di sospensione emanato dall’Ufficio Regionale del Provveditorato degli Studi.

Infatti da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, le maestre del piccolo Giuseppe baserebbero la propria difesa sul fatto che secondo quanto previsto dal proprio ruolo loro hanno espletato tutte le forme di tutela attuabili.

Infatti nessuno poteva avere la certezza, all’epoca dei fatti, che il piccolo Giuseppe subiva violenze fisiche e né tanto meno una maestra lo può affermare con assoluta certezza ma è dovere dell’insegnante segnalare eventuali stranezze all’organo superiore, in questo caso la preside. Una maestra delle scuole elementari però è tenuta ad informare il reale stato di cose e non le proprie impressioni o sospetti, poiché questi se rilevati infondati, si rischia il rovescio della medaglia e fino a qui, fanno sapere i legali delle insegnanti, le loro assistite hanno adempito ad ogni dovere.

Infatti a difesa delle insegnanti esisterebbe un ampio dossier documentale che descrive tutte le azioni perpetrate dalle insegnanti e non si riesce bene a comprendere la natura della sospensione da parte del Provveditorato che nell’atto del provvedimento lega l’azione perpetrata all’enorme cassa di risonanza mediatica che il caso ha dovuto subire.

Ad onor del vero c’è da sottolineare inoltre che le tre insegnanti sospese, in realtà, all’epoca dei fatti sono state solo convocate a SIT (Sommaria informazione testimoniale) perché persone informate sui fatti. Esse non sono mai state indagate e né tanto meno raggiunte da nessun rinvio a giudizio ma nonostante ciò non si riesce a comprendere perché queste semplici servitrici dello Stato siano state sottoposte alla gogna mediatica, facendole passare, specialmente in questo momento, le ore più brutte della propria esistenza.

Anche questo è quello che tentano di far comprendere, specialmente a noi mezzi di stampa, i difensori delle insegnanti del piccolo Giuseppe.

Attualità

Crispano, il 16enne Vincenzo tra gli allievi della Scuola Militare della Nunziatella

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Il Sindaco di Cardito, Michele Emiliano, attraverso il suo profilo social, ha voluto congratularsi con il sedicenne Vincenzo Imbembo, un giovane crispanese ammesso a frequentare il 237° corso degli allievi della Scuola Militare della Nunziatella.

“Questa mattina – si legge sul profilo facebook del Sindaco – ho ricevuto al Comune Vincenzo Imbembo, 16 anni, un giovane crispanese ammesso a frequentare il 237° corso degli allievi della Scuola Militare della Nunziatella. Sabato mattina ha prestato il giuramento.
‘Con il giuramento di questa mattina, voi, allievi del 237° corso, avete accettato, consapevolmente, la responsabilità di diventare figure di riferimento per chi vi circonderà, attori autorevoli per la nostra società e futuri leader della nostra nazione’.
Con queste parole il generale Luciano Portolano, capo di Stato Maggiore della Difesa ha salutato gli allievi alla cerimonia di giuramento.
Vincenzo è cresciuto nel nostro paese, frequentando con ottimi risultati l’Istituto Comprensivo Quasimodo di Crispano.
Da Sindaco ho espresso a Vincenzo l’orgoglio della nostra comunità per la sua scelta coraggiosa di servire il paese in giovane età scegliendo di non privilegiare aspetti effimeri e materiali. Un bellissimo esempio per tutti i nostri giovani”, ha concluso.

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Crispano, pedina la ex seguendo la traccia del gps, poi la picchia e tenta di investirla: arrestato

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Pedina la ex seguendo le tracce del gps sul cellulare. Poi picchia lei e il suo nuovo compagno e tenta anche di investire la donna.

E’ accaduto a Crispano, in provincia di Napoli, dove un uomo di 43 anni è stato arrestato dai carabinieri; denunciato il fratello risultato coinvolto.
I due erano separati da circa sei mesi ma lui non voleva che la sua ex moglie ricominciasse una nuova vita. Sospettava che avesse un altro uomo e così decide di installare un ‘tag’ nell’auto, vale a dire un dispositivo dotato di gps solitamente collegati ad uno smartphone di ultima generazione. Una sorta di portachiavi smart che consente a chi lo porta con sé di localizzare sempre la posizione del piccolo dispositivo. La donna non lo sapeva ma così lei era costantemente pedinata.
Nel pomeriggio di ieri l’aggressione. La donna era in auto con il nuovo compagno. I due erano in un parcheggio di un’attività commerciale di Crispano quando l’ex marito ha spalancato lo sportello del veicolo. Lui ed il fratello erano armati di mazze e tubi in ferro. Li hanno insultati, picchiati.
Poi il 43enne li ha trascinati fuori dall’auto, si è messo alla guida e ha tentato di investire la donna che è riuscita a fuggire. La richiesta di auto al 112 è stata immediata e i carabinieri della compagnia di Caivano si sono messi alla ricerca dei due fratelli. Pochi minuti e la gazzella ha individuato la Lancia Y segnalata. I due sono stati fermati: l’ex marito della vittima è stato arrestato per atti persecutori, lesioni personali e maltrattamenti. Ora è in carcere. Il fratello è stato invece denunciato. Trovato anche il tag nascosto nel vano dove alloggia il gancio di rimorchio. La donna è in osservazione in ospedale: non è in pericolo di vita.

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Comune di Crispano, approvata mozione contro Autonomia differenziata: è tra i primi in Italia

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L’amministrazione comunale di Crispano, è tra le primissime in Italia ad aver approvato una mozione contro la legge sull’autonomina differenziata.

Ieri pomeriggio in consiglio comunale, la mozione – firmata dal sindaco e da tutti i consiglieri di maggioranza – è stata approvata all’unanimità.

Il sindaco Michele Emiliano ha sottolineato che con la mozione approvata, si esprime una posizione di disapprovazione rispetto alla legge 86/2024 di introduzione del siste­ma di autonomia regionale differenziata per le evidenti ripercussioni negative che la sua attuazione avrà sul sistema dei diritti essenziali del nostro Paese e, segnatamente, delle comunità socio­economiche più deboli, per la forma di assegnazione della compartecipazione al gettito tributario che penalizzerà le Regioni più deboli e rafforzerà ulteriormente quelle più ricche, per l’evidente rischio di minare l’unità nazionale, in termini istituzionali e di riconoscimento dei diritti dei citta­dini.

La mozione verrà trasmessa in ogni forma e a ogni livello istituzionale, parlamentare, governativo, regionale anche al fine di promuovere l’adesione del Comune di Crispano a interventi, determina­zioni, ricorsi e ogni altra forma di contrarietà all’autonomia differenziata che venisse stabilita.

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