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NAPOLI. Il Comune invia dossier in Regione per le vie di fuga in caso di eruzione del Vesuvio

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NAPOLI – Il Comune di Napoli in queste ore vediamo che invia dei dossier alla Regione Campania per un eventuale eruzione del Vesuvio o della Caldera dei Campi Flegrei che porterebbe ad avere diversi problemi. Inoltre ci sono già strade palazzi e quartieri da ristrutturare o tenere d’occhio come anche via Camillo Guerra tra Camaldoli e il Comune di Marano che poi dovrà essere rimessa a posto verso i prossimi mesi.  Nei dossier inviati dal Comune di Napoli c’è anche una mappa di strade che intende ristrutturare. Nei prossimi mesi, ovviamente, dovrà essere fatto tutto in poco tempo. Tanto è vero che in caso di eruzione   la macchina dei soccorsi  dovrà partire immediatamente ed evacuare oltre un milione di persone in poco tempo.

Come dichiarato a Fampage L’assessore Alessandra Clemente :“Il piano di Protezione Civile della città si aggiorna ogni anno. Sono state individuate le aree di emergenza, che sono quelle dove le persone sono invitate ad assembrarsi ed è stata autorizzata e predisposta tutta la segnaletica verticale legata ai punti di sosta e tutta la filiera che si deve attivare in caso di necessità: dal sindaco, che è la prima autorità di Protezione Civile territoriale fino al singolo volontario. Tutte quelle professionalità che sono fondamentali affinché tutto vada nel modo migliore. Anche le Municipalità saranno coinvolte”. Quindi proprio la municipalità avvisa il Comune di Napoli sul aver individuato strade e piazze in via di fuga ed è per questo che  il presidente della X Municipalità di Bagnoli-Fuorigrotta, Diego Civitillo spiega: “Stiamo elaborando la documentazione  da inviare a Palazzo San Giacomo. Lo faremo già nelle prossime settimane, per trovarci pronti in occasione delle grandi prove di evacuazione che si terranno in autunno”.

Civitillo poi conclude con queste parole: “Nel nostro caso tra le strade principali per l’evacuazione ci sarà la Tangenziale di Napoli – che è già oggi costantemente monitorata e manutenuta – Ma l’attenzione sarà rivolta soprattutto sulle strade interne che portano alla Tangenziale. Un altro aspetto che abbiamo chiesto di analizzare è lo stato di salute dei fabbricati che si trovano lungo il percorso. Dobbiamo verificare che la tenuta della staticità sia assicurata. Non possiamo correre il rischio che palazzi malmessi possano crollare su una strada individuata come via di fuga in caso di pericolo”. Al Palazzo di Santa Lucia c’è stato un incontro dove si sono firmati dei moduli c’ erano anche il presidente della VIII Municipalità Apostolos Paipais e il vice Salvatore Passaro dove costui ha dato un suo commento al riguardo: “Tutto dovrà funzionare alla perfezione in caso di calamità Per questo siamo in costante contatto con l’amministrazione centrale per mettere a punto tutte le misure di prevenzione necessarie”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Cronaca

Truffe ad anziani in tutto il Sud Italia, sgominata la centrale dei “finti carabinieri”

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Maxi operazione dei Carabinieri nel cuore di Napoli, dove i militari del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dei colleghi partenopei, hanno sgominato una ‘centrale delle truffe’, con base operativa nei pressi di Porta San Gennaro, ma che operava in tutto il Sud Italia.

L’operazione è stata avviata dai Carabinieri di Reggio Calabria grazie a una segnalazione su una truffa avvenuta lo scorso maggio a San Giorgio Morgeto, piccolo centro della provincia di Reggio Calabria. Nei guai due pregiudicati che, utilizzando l’ormai consueto metodo del ‘falso carabiniere’, avevano raggirato un’anziana signora, invalida al 100%, convincendola a consegnare tutti i gioielli che custodiva in casa.

Per persuaderla, avevano inscenato un falso incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il nipote, e avevano richiesto una finta cauzione per evitare l’arresto del giovane. Spaventata e preoccupata per il nipote, la donna ha ceduto i suoi preziosi, ricordi di una vita, per un valore stimato superiore ai 40mila euro.

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Cronaca

Droga e telefonini in carcere, beccati i corrieri

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Stamane è in corso un’operazione della Polizia a Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale partenopeo, su richiesta dalla Procura. Quindi sono 12 le persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate dei reati associativi di traffico di droga e l’accesso indebito di cellulari per i detenuti. I reati scoperti sono aggravati dal metodo mafioso.

Lo scorso settembre il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha tenuto una conferenza stampa in seguito al blitz contro i clan casertani. “I detenuti continuano a comunicare dal carcere, a mandare video di feste e compleanni, riescono a comunicare tra di loro e quando ho proposto di comprare i jammer almeno nelle carceri di alta sicurezza, non sono stato ascoltato, mi hanno detto che fanno male alla salute“. Gli jammer sono inibitori di segnale che costano ognuno 60mila euro.

Mi è stato detto – ha aggiunto il magistrato calabrese – che la penitenziaria deve comunicare con il telefonino, mi risulta invece che c’è un telefono con il filo per chiamare i superiori e gli uffici. Non avendo preso provvedimento seri, per ora vengono usati in alcune carceri l’inibizione dei droni anche se poi nella realtà sono già stati usate anche delle contromisure per inibire gli inibitori di droni“.

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Cronaca

“Renà non mi lasciare”, le ultime parole di Arcangelo Correra

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Prima di perdere i sensi avrebbe detto “Renà non mi lasciare”, Arcangelo Correra, il 18enne morto sabato scorso in ospedale dopo essere stato ferito a morte alla testa da un colpo di pistola esploso dall’amico Renato Caiafa di 18 anni che, a suo dire, stava maneggiando una pistola trovata poco prima sulla ruota di una macchina parcheggiata.
Il giovane ha voluto riferire la circostanza stamattina nel corso dell’udienza di convalida del fermo emesso dalla Procura di Napoli (pm Capasso) e notificato dalla Polizia di Stato; fermo che poco fa il gip non ha convalidato disponendo comunque la detenzione in carcere per l’indagato.

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