Resta sintonizzato

Napoli

NAPOLI – Iniziativa referendaria contro l’Autonomia differenziata delle regioni.

Pubblicato

il

Sabato 13 aprile a Palazzo Zapata, in P.zza Trieste e Trento, n. 48, alle ore 10,00 il Movimento Italia Mediterranea proporrà un’assemblea per avviare l’azione referendaria “contro ogni secessione per l’unità del Paese”. Parteciperanno le delegazioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, in rappresentanza del nucleo promotore di Italia Mediterranea. Aprirà i lavori Claudio Signorile e subito dopo i saluti del Coordinatore della Campania Felice  Jossa con la sua relazione introduttiva. Seguiranno gli interventi dei portavoce delle delegazioni partecipanti.

“L’obiettivo del Movimento Italia Mediterranea, nel promuovere questa iniziativa referendaria, è quello di fermare quei processi  distorsivi  nella  realizzazione  delle  autonomie  differenziate,  prima  che  divengano irreversibili ed il Paese venga vulnerato nella sua unità sostanziale. Questa unità deve essere il risultato, per tutti  i  cittadini,  della  definizione  del  livello  essenziale  delle  prestazioni  concernente  i  diritti  civili  e  sociali garantiti su tutto il territorio nazionale, senza disuguaglianze pregiudiziali. È  quello  che  prescrive  l’articolo  117  della  Costituzione  Italiana  alla  lettera m del  secondo  comma.  La mancata  attuazione  come  decisione  prioritaria  di  questo  dettato  costituzionale  è  stato  un  atto  di  miopia politica e di debolezza istituzionale, che va immediatamente corretto. Per  determinare  le  condizioni  necessarie  ed  urgenti  per  la  definizione,  da  parte  dello  Stato,  del  livello essenziale  delle  prestazioni  si  chiedono  due  referendum  abrogativi: il  primo,  riguarda  parte  dell’art  1  del Dlgs n. 216/2010 sulla definizione transitoria dei fabbisogni standard; il secondo, riguarda parte del comma 449 della legge 232/2016, sul dimezzamento della per equazione comunale. In  tal  modo  Governo  e  Parlamento  potranno  usare  i  poteri  di  urgenza,  che  sono  nella  loro  disponibilità,  e sanare questa ferita nell’unità nazionale e nell’uguaglianza dei cittadini. Il secondo obiettivo del Movimento Italia Mediterranea è coerente alla ragione sociale della sua costituzione e  riguarda  i  referendum  regionali,  finalizzati  ad  accellerare  il  processo  federativo  nelle  Regioni  del Mezzogiorno. Secondo  le  norme  statutarie  di  ciascuna  Regione,  si  stanno  costituendo  comitati  regionali  che  definiscano referendum  per  l’attuazione  in  senso  federativo  dei  poteri  di  legislazione  concorrente  sanciti  dal comma  3  dell’art  117  della  Costituzione  Italiana,  determinando  una  coordinata  e  sinergica  capacità  di Governo interregionale dell’Italia Mediterranea. Il Mezzogiorno è stato tradito da chi doveva rappresentarlo; cancellato nelle prospettive da chi doveva guidarlo. Nel  pieno  della  crisi  che  colpisce  il  Paese,  dal  Mezzogiorno  deve  crescere  con  forza  un  soggetto omogeneo euromediterraneo per  lo  sviluppo.  Una  nuova  visione;    una  grande  sfida  che  merita impegno di una generazione”.

Un appuntamento importante, fondamentale, per aprire un dibattito serio contro questa visione divisiva del governo gialloverde che in apparenza propone temi a favore degli italiani senza però affermare una grande verità, in particolare racchiuso in uno slogan del leader della Lega Matteo Salvini: “Prima gli italiani”, dimenticando di specificare “del Nord”. Sarà fondamentale partecipare e sostenere questa iniziativa che guarda all’Italia, all’Europa, ma soprattutto al nostro Sud.

 

Continua a leggere
Pubblicità
Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cronaca

Truffe ad anziani in tutto il Sud Italia, sgominata la centrale dei “finti carabinieri”

Pubblicato

il

Maxi operazione dei Carabinieri nel cuore di Napoli, dove i militari del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dei colleghi partenopei, hanno sgominato una ‘centrale delle truffe’, con base operativa nei pressi di Porta San Gennaro, ma che operava in tutto il Sud Italia.

L’operazione è stata avviata dai Carabinieri di Reggio Calabria grazie a una segnalazione su una truffa avvenuta lo scorso maggio a San Giorgio Morgeto, piccolo centro della provincia di Reggio Calabria. Nei guai due pregiudicati che, utilizzando l’ormai consueto metodo del ‘falso carabiniere’, avevano raggirato un’anziana signora, invalida al 100%, convincendola a consegnare tutti i gioielli che custodiva in casa.

Per persuaderla, avevano inscenato un falso incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il nipote, e avevano richiesto una finta cauzione per evitare l’arresto del giovane. Spaventata e preoccupata per il nipote, la donna ha ceduto i suoi preziosi, ricordi di una vita, per un valore stimato superiore ai 40mila euro.

Continua a leggere

Cronaca

Droga e telefonini in carcere, beccati i corrieri

Pubblicato

il

Stamane è in corso un’operazione della Polizia a Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale partenopeo, su richiesta dalla Procura. Quindi sono 12 le persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate dei reati associativi di traffico di droga e l’accesso indebito di cellulari per i detenuti. I reati scoperti sono aggravati dal metodo mafioso.

Lo scorso settembre il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha tenuto una conferenza stampa in seguito al blitz contro i clan casertani. “I detenuti continuano a comunicare dal carcere, a mandare video di feste e compleanni, riescono a comunicare tra di loro e quando ho proposto di comprare i jammer almeno nelle carceri di alta sicurezza, non sono stato ascoltato, mi hanno detto che fanno male alla salute“. Gli jammer sono inibitori di segnale che costano ognuno 60mila euro.

Mi è stato detto – ha aggiunto il magistrato calabrese – che la penitenziaria deve comunicare con il telefonino, mi risulta invece che c’è un telefono con il filo per chiamare i superiori e gli uffici. Non avendo preso provvedimento seri, per ora vengono usati in alcune carceri l’inibizione dei droni anche se poi nella realtà sono già stati usate anche delle contromisure per inibire gli inibitori di droni“.

Continua a leggere

Cronaca

“Renà non mi lasciare”, le ultime parole di Arcangelo Correra

Pubblicato

il

Prima di perdere i sensi avrebbe detto “Renà non mi lasciare”, Arcangelo Correra, il 18enne morto sabato scorso in ospedale dopo essere stato ferito a morte alla testa da un colpo di pistola esploso dall’amico Renato Caiafa di 18 anni che, a suo dire, stava maneggiando una pistola trovata poco prima sulla ruota di una macchina parcheggiata.
Il giovane ha voluto riferire la circostanza stamattina nel corso dell’udienza di convalida del fermo emesso dalla Procura di Napoli (pm Capasso) e notificato dalla Polizia di Stato; fermo che poco fa il gip non ha convalidato disponendo comunque la detenzione in carcere per l’indagato.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy